Italia: Esclusivo: Luoghi misteriosi e Acam intervistano i massimi esponenti degli archeomisteri sull'abdicazione del Papa
Addio a Papa Benedetto XVI. Dal 28 febbraio 2013 viene ceduto l’incarico religioso più importante del mondo con la motivazione “Non ho le forze, è per il bene della Chiesa”. E lo è stato, mai come in questo periodo gli interessi si sono focalizzati sul Vaticano. Molti fedeli hanno ammirato il suo gesto, altri sono rimasti sospesi, in attesa di qualcosa che dovrà avvenire, altri ancora sono certi che accadrà qualcosa di “grosso”, ma cosa ?
In ogni parte del mondo ma soprattutto in Italia, sempre più persone avvertono una inspiegabile inquietudine che non si limita alle normali preoccupazioni di una società in crisi. Suggestione? Fatti incredibili coinvolgono l’economia, con le peggiori crisi dal dopoguerra e la natura si è manifestata con terribili terremoti, fulmini sul Vaticano e con “stelle cadute dal cielo”. Emergono scenari (fino ad ora noti ma ignorati) di torbidi intrighi di sesso, potere e, si sospetta, magia nera. Stanno accelerando i tempi per l’elezione del nuovo Papa. Isabella Dalla Vecchia di luoghimisteriosi.it ed Enrico Galimberti di ACAM.it hanno intervistato in esclusiva i maggiori esponenti degli archeo misteri toccando tematiche che spaziano dalla profezia alla scienza e raccolto le loro versioni.
ADRIANO FORGIONE (direttore rivista Fenix) – La versione profetica Nessuno me lo leva dalla mente, le dimissioni del Papa annunciate l’11 febbraio scorso, a mio parere hanno a che fare con un altro evento che coinvolge il Vaticano: il Terzo Segreto di Fatima, reso noto nel 2000 dalla Santa Sede in modo incompleto. La parte “ufficializzata” proprio da Joseph Ratzinger, poi divenuto Benedetto XVI, è una visione dai forti toni simbolici, con un un “Vescovo vestito di Bianco” che veniva assassinato, poi associata all’attentato di Giovanni Paolo II. Personalmente lo escludo, Papa Wojtyla non fu assassinato, sopravvisse all’attentato, e dunque la visione non si adatta a lui. Questa parte del Terzo Segreto, a mio parere, fa riferimento a fatti ancora da verificarsi. L’articolo pubblicato il 10 febbraio 2011 dal Fatto Quotidiano su documenti fuoriusciti dai sacri palazzi referenti a un futuro attentato a Benedetto XVI sembra collegarsi a queste dimissioni e proprio alla visione profetizzata dal Terzo Segreto. Sono certo che le paure nel Vaticano sono legate a quella visione, da loro ufficializzata, della morte di un “Vescovo vestito di bianco”. Nel 1999 il grande esperto di Fatima e studioso dei “segni degli Ultimi Tempi”, Monsignor Corrado Balducci, demonologo ed esorcista accreditato presso la Santa Sede (deceduto nel settembre 2008) durante un’intervista che gli feci, mi confermò che il Terzo Segreto divulgato è solo parziale e, per la sua parte ancora non ufficializzata, strettamente legato alla fine di questo tempo. Successivamente, nel 2004 Balducci mi confidò, durante una cena privata a Roma, che: «Satana cammina nelle stanze Vaticane. Spesso quando entro quelle stanze mi trovo ad incrociare il saluto di alcuni porporati che conosco e dentro di me, nella mia testa gli chiedo: buongiorno, come sta il cornuto?». Balducci si riferiva ad alcuni specifici cardinali di cui, però, non ha mai fatto nomi, avvertendomi però che le profezie, in quanto monito, possono essere soggette ad essere cambiate attraverso l’azione: «Come uomini - mi disse Balducci - possiamo influire nell'avverarsi di una profezia, spostandone la data e nell'intensità degli eventi profetizzati, mitigandoli». Forse Papa Ratzinger ha voluto allontanare un destino profetizzato da una visione che i Papi tengono molto in conto? Il Papa ha voluto cambiare il corso degli eventi in un atto storico che ha avuto un solo precedente, Celestino V, il papa eremita del “gran rifiuto” dantesco? Oppure si è arreso di fronte ad oscure minacce consapevole del fatto di essere un uomo impotente di fronte a una deriva irreparabile? Balducci mi disse che il Terzo Segreto di Fatima anticipa la fine della Chiesa romana, segnata nel testo apocrifo dall’apostasia (l’allontanamento dalla Fede), come già confermato nel 1990 dal deceduto cardinale Silvio Oddi. Non tutti sanno che il 10 dicembre 2012 è circolato un nuovo documento apocrifo datato 1 aprile o 1 settembre 1944 che pubblichiamo per la prima volta in Italia(vedi box pag.26) in cui Suor Lucia avrebbe scritto «Ora rivelerò la terza parte del segreto: questa parte è l’apostasia nella Chiesa! (...). Se 69 settimane dopo che quest’annuncio sarà rivelato, Roma continuerà nella sua abominazione, la città sarà distrutta». Oramai è dura dipanare la matassa dal vero dal falso (la data del primo aprile è sospetta), ma qui si parla esplicitamente di “apostasia”, proprio come anticipato da Oddi e Balducci, al contrario di quanto reso noto nella versione ufficiale dove l’apostasia è scomparsa. La distruzione di Roma successiva alla crisi della Chiesa ricorre anche nelle profezie della mistica Caterina Emmerick (vedi articolo all’interno). Con queste dimissioni inaspettate (checchè ne dicano gli ambienti vicini al papa che parlano di una lenta preparazione all’annuncio), emerge ancora una volta una strana e occulta lotta per i seggi del potere all’interno del Vaticano. Se un Re abdica vuol dire che il suo Regno è diviso. Quando leggerete questa rivista forse il nuovo Papa sarà stato già eletto. Sarà davvero Pietro il Romano come profetizzato da Malachia?
CICAP – La versione scettico/scientifica Le molte teorie complottistiche e dietrologiche sorte dopo l’abdicazione di papa Benedetto XVI hanno iniziato a diffondersi subito dopo la comunicazione dell'inatteso evento, che ha lasciato interdetta una parte del mondo cattolico. Probabilmente il terreno di coltura favorevole per il loro sviluppo è stato costituito dalla relativa rarità dell’evento in sé: se pur ventilata anche per il precedente pontefice, l’abdicazione di un papa è sconosciuta al mondo contemporaneo e, di conseguenza, ha fatto sensazione e ha avuto un peso mediatico non indifferente. Tra queste spiccano le presunte profezie, ma come accade di solito in questi casi, la presunta capacità profetica sparisce del tutto quando viene verificata accuratamente. La quartina 57 della II centuria di Nostradamus, tirata nuovamente in ballo dai cultori dell’astrologo occitano (in particolar modo Renucio Boscolo), parla genericamente di crollo di qualcosa di “grande” ed è stata riferita, nel corso del tempo, ai più svariati eventi, tra i quali la seconda guerra mondiale e il crollo del muro di Berlino. Si tratta, pertanto, della classica profezia estremamente vaga, nella quale è possibile cercare di cogliere un significato solo a posteriori; in questi casi la ricerca di paralleli con gli eventi che si verificano è virtualmente infinita e, di conseguenza, oziosa. Un discorso simile può essere fatto per il celebre terzo segreto di Fatima, la cui formulazione, estremamente vaga e dal sapore allegorico, ha aperto la strada a una pluralità di interpretazioni. In particolar modo, se dopo la morte di Giovanni Paolo II si dava per scontato che il famoso «vescovo vestito di bianco» non potesse essere altri che lui, ora si sostiene che i veggenti alludessero invece a Joseph Ratzinger, schiacciato sotto il peso di una chiesa divenuta difficile da gestire. Molto probabilmente in futuro la profezia verrà riciclata per qualche altro papa. Tra le profezie più specificatamente legate al papato vi è quella attribuita allo pseudo-Malachia, che viene regolarmente citata in occasione di un imminente conclave. Si tratta di un elenco di 112 papi, a ciascuno dei quali è assegnata una breve e criptica descrizione latina, attribuito al monaco cistercense Malachia (1098-1148), ma, in realtà, redatto alla fine del Cinquecento. Dall’esame del testo si potrà facilmente notare come i motti latini che si riferiscono ai pontefici risultino calzanti e appropriati fino alla fine del sedicesimo secolo (guarda caso l’epoca in cui è stata scritta l’opera), per poi divenire estremamente vaghi e generici. La ragionevole conclusione è che si tratti anche in questo caso di una classica “profezia a posteriori”. Diverso il caso di altri presunti profeti quali il Monaco Nero o Ragno Nero e la Monaca di Dresda, della cui esistenza abbiamo ogni ragione di dubitare, dal momento che fonti uniche della loro storia sono le opere fanta-storiche di Renzo Baschera, quindi appare ancor meno opportuno cercare corrispondenze tra le loro parole – peraltro, come di regola, estremamente fumose – e gli eventi storici. In generale è bene sottolineare che l’uomo ha la naturale tendenza a cogliere nessi causali anche in fenomeni del tutto indipendenti, che vengono, pertanto, interpretati in modo misterioso e finalistico. Un evento naturale e non certo raro, come un fulmine che cade in prossimità della cupola di San Pietro, avvenuto nelle ore successive all’abdicazione, viene, senza alcuna ragione, messo in connessione con le dimissioni papali, individuando un nesso causa-effetto del tutto arbitrario. In conclusione non vi sono motivi ragionevoli per ritenere che qualcuno abbia effettivamente previsto l’abdicazione di papa Ratzinger o per attribuirla a dinamiche paranormali che sono, invece, il frutto di un errore di percezione.
SAM SEMIR OSMANAGICH (ricercatore) - La versione spirituale La nostra Madre Terra non ha mai visto così tanti esseri intelligenti sulla sua superficie, ma nello stesso tempo più paure, manipolazioni, tecnologia, hanno lasciato inappagati i sogni. Abbiamo limitato i nostri 30 sensi spirituali a uno solo e stiamo addirittura limitando i nostri 5 sensi fisici. Non viviamo in armonia col Pianeta, Abbiamo perso la connessione con le Civiltà Avanzate del passato. Un cambiamento è indispensabile. Comincia con noi. Dentro di noi. Abbiamo bisogno di aprirci alla conoscenza e agli insegnamenti che ci arrivano dal passato, di modo che si possa cambiare al meglio il nostro futuro. Isabella Dalla Vecchia di luoghimisteriosi.it Scoperta un'immagine della profezia sull'ultimo papa in Italia Addio a Papa Benedetto XVI. Da oggi viene ceduto l’incarico religioso più importante del mondo con la motivazione “Non ho le forze, è per il bene della Chiesa”. E lo è stato, mai come in questo periodo gli interessi si sono focalizzati sul Vaticano. Il suo è un gesto ancora inspiegabile per il quale si cerca ogni tipo di motivazione che verrà compresa con il tempo, come per tutti gli eventi della nostra vita per i quali ne capiamo il perché solo dopo molti anni. Un papa non può che adempiere il volere divino e, sia stata una debolezza umana, forti pressioni o una voce divina interiore, l’evento in sé è già esso stesso sinonimo di “adempimento del grande disegno”. Possiamo chiamarla “profezia” o semplicemente “caso”, ma il coronamento catastrofico di questa decisione legata alla religione più seguita del mondo non lascia dubbi. Fulmini su San Pietro, meteoriti che cadono dal cielo, terremoti e vulcani in riattivo, tutti eventi narrati nel passato, in occasione di Apocalissi e venuta dell’ultimo papa. Basti osservare il Cappellone della Basilica dei Santi Legonziano e Domiziano di Lanciano in cui viene rappresentata una fine del mondo molto realistica dalla caduta di meteoriti agli alberi che sanguinano a rappresentazione della natura ferita. Quello di Ratzinger sembra più che un gesto di sottomissione e di sconfitta, un tentativo di comunicare al Vaticano non con le parole ma attraverso le azioni, che non lui in quanto uomo, ma è il Papa a non essere degno di avere questa carica divina. Una chiesa corrotta che si basa sui tre principi arcontici di fama, potere e denaro, non può più essere considerata tale. Sembra questo un concetto nuovo che sciocca, in realtà è già stato incredibilmente espresso in un affresco del 1375 ad opera di Giusto de Menabuoi che sembrerebbe aver realizzato un immagine profetica davvero poco conosciuta, nella sua Apocalisse del battistero di Padova presentato in esclusiva su Fenix di marzo 2013. La bestia che emerge dal mare con sette teste di cui una sembra morta, dipinta da Giusto, porta su ogni capo delle evidenti tiare papali, come ad indicare che il mostro sarebbe in realtà il papato. L’artista avrebbe in tal modo lanciato un messaggio profetico? Ma è il particolare all’interno del particolare a lasciarci senza parole, una delle teste è reclinata verso il basso come ferita o sottomessa e porta due santi copricapi.“ Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita. Allora la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia”. Questa frase riporta l’attenzione al gesto di Papa Benedetto XVI, la cui scelta sta progressivamente ricevendo consensi da parte dei fedeli, ammirazione da parte delle folle che gli “stanno vicino” che vedono nelle sue parole di abbandono un’azione di un uomo ferito dal male emerso ultimamente dalle viscere della Chiesa e che cerca con il suo gesto di dire al Vaticano “siate umili, abbandonate ciò che siete e ricominciate daccapo”. La testa ferita indossa due tiare, quasi ad intendere due papi (le altre teste che ne portano due, sono posizionate quasi sequenziali). E proprio due saranno i papi nello stato vaticano, l’uno solo nominale, in quando papa Benedetto XVI manterrà il proprio nome, e l’altro effettivo, colui che gli succederà che secondo la profezia di Malachia sarà colui che distruggerà la Chiesa affinchè possa istituirsi un nuovo cristianesimo delle origini, con il ritorno di Gesù. Sarà Pietro II il Romano a chiudere l’epoca, un nome che tutti ci aspettiamo come nuovo papa, apertamente o in maniera più occulta. Ma a volte ci si focalizza troppo sul nome e non sul concetto del nome stesso. Celestino V fu il solo altro papa che rinunciò nel 1294 al pontificato ma non vi rimase perché fuggì subito dopo. Dunque è fatto unico nella storia che due Papi resteranno in Vaticano. Due Pietri. E chissà, forse Petrus II Romanus, l’ultimo papa della profezia, potrebbe essere semplicemente chiamato così, perchè il “secondo papa” in carica. Pietro I e Pietro II; Benedetto XVI e colui che verrà.
ENRICA PERUCCHIETTI (scrittrice) – La versione complottistica Non bisogna essere dei tradizionalisti per notare i cosiddetti "Segni" dei Tempi: un Papa che abdica parlando di Chiesa "deturpata" dai gravi personalismi e lotte intestine all'interno della Curia; un neo governo italiano "spaccato" e impossibilitato numericamente a svolgere il proprio lavoro; una crisi economica che ha spazzato via la piccola e media borghesia; i movimenti di "protesta" che riempiono il vuoto dei vecchi partiti politici di professione. Il periodo in cui stiamo vivendo è un punto di non ritorno. Sta effettivamente finendo il "vecchio mondo", il vecchio "ordine" (vetus ordo) delle cose per cedere il passo al "nuovo". Eppure ciò che verrà costruito sulle ceneri del "vecchio" dipenderà anche da noi, perchè i Poteri Forti hanno bisogno del nostro "consenso". Ma che cos'è questo "nuovo" ordine mondiale che sempre più politici, Capi di Stato e guide religiose invocano? Ci hanno abituato a pensare che il totalitarismo sarebbe stato cupo e "violento" sullo stile del Grande Fratello di 1984 di George Orwell. Nessuno ha invece ipotizzato che avrebbe avuto i connotati del totalitarismo dolce del Mondo Nuovo di Aldous Huxley. La dittatura globale immaginata da Huxley avrebbe visto il consenso attivo della popolazione, perchè questa sarebbe stata condizionata fin dalla nascita. Per creare un "mondo nuovo", infatti, si deve creare "l'uomo nuovo": distruggere antropologicamente quello vecchio per ricondizionare quello che verrà. In questo modo, scriveva Huxley: «la maggior parte degli uomini e delle donne crescerà nell'amore della servitù e mai sognerà la rivoluzione». Non ci accorgiamo neppure che la "manipolazione" di massa di cui si parla tanto, avviene dalle basi, fin dalla nostra nascita, con la diffusione di "stati di spirito" che noi adottiamo quasi fossero mode: rivoluzione psichedelica, diffusione di psicofarmaci, OGM, denatalismo, libertà sessuale, nuova spiritualità (la New Age). Soffermiamoci su quest'ultimo punto. Per creare una nuova spiritualità si devono però prima svuotare e poi abbattere le vecchie religioni. Lo scacco della modernità è stato quello di far penetrare la massoneria ecclesiastica anche all'interno della Chiesa cattolica. Invece di opporsi a queste trame, il Vaticano si è reso più volte complice dell'ideologia mondialista. Ed é forse questa una chiave di lettura per interpretare certe sconcertanti “aperture” di Benedetto XVI verso il Nuovo Ordine Mondiale, a partire dal famoso discorso del 25 dicembre 2005, quando un Ratzinger da poco eletto pronunciò una sconcertante "benedizione" all'ideologia mondialista: «Uomo moderno, adulto eppure talora debole nel pensiero e nella volontà, lasciati prender per mano dal Bambino di Betlemme; non temere, fidati di Lui! La forza vivificante della sua luce ti incoraggia ad impegnarti nell'edificazione di un nuovo ordine mondiale». Eppure Papa Benedetto XVI è quello stesso Cardinal Ratzinger che nel 1999, nell’introduzione al libro del professor Michel Schooyans, Nuovo Disordine Mondiale, condannava con coraggio il progetto mondialista come una “dittatura mondiale”, plaudendo alla posizione anti-globalista di Schooyans: «Secondo l’Autore, il Nuovo Ordine Mondiale altro non è che il tentativo di imporre la “filosofia dell’egoismo” dei paesi ricchi ai paesi poveri o in via di sviluppo, ed il dominio di pochi su tutti gli altri». In soli sei anni Ratzinger avrebbe cambiato totalmente la sua posizione. Che cosa era successo? Come abbiamo spiegato Gianluca Marletta ed io nel saggio Governo Globale. La storia segreta del nuovo ordine mondiale, è a partire da queste indubbie contraddizioni che si è sviluppata in molti la percezione di un Papa fragile e indeciso, ricattabile da Poteri mondialisti contro i quali egli non sembra aver potuto opporre alcuna resistenza. Se per alcuni, dunque, l’abdicazione di Benedetto XVI potrebbe essere spiegabile come l’effetto di un clamoroso diktat imposto al Pontefice dai Poteri Forti, essa potrebbe al contrario ipotizzarsi anche una sorta di disperato non possumus da parte di un Papa che, pur di non rendersi complice fino in fondo della svendita della Chiesa a un'ideologia massonica e anticristiana, avrebbe preferito farsi da parte magari nell’improbabile speranza di suscitare, nei laici come nei sacerdoti, un ultimo sussulto di indipendenza e di riscossa.
LAVINIA PALLOTTA (Direttrice della rivista X Times) - La versione ufologica ed esopolitica Mi è stato chiesto come stia affrontando questo particolare momento storico, e la mia riposta è: in modo laico e pragmatico, come cerco di fare sempre. Per quanto possa valere il mio parere, mi trovo d’accordo con chi ritiene che stiamo attraversando una fase molto importante, in cui mi pare ovvio che alcuni punti di riferimento quali la Chiesa, lo Stato e la dualità di ideali politici e sociali che hanno caratterizzato il secolo scorso, si stiano sgretolando in favore di uno scenario diverso. Sono sempre meno le persone che si lasciano influenzare dai poteri in essere, mentre aumenta il numero di chi vuole informarsi, dissentire dai valori imposti, e tutto questo grazie anche a un più facile e veloce accesso all’informazione. Di contro abbiamo una crisi economica che mina la sicurezza dei cittadini, e quindi la loro libertà – anzi, la nostra libertà – rispetto a un’élite finanziaria sempre più ricca e influente. In questo senso ci troviamo probabilmente vicino a un possibile punto di svolta, ma siamo ancora impegnati in un braccio di ferro abbastanza impari, tra chi vuole mantenere e rafforzare il controllo politico, economico, sociale, e dell’informazione, e chi vuole cambiare gli equilibri. Mi occupo soprattutto di informazione ufologica ed esopolitica, e ho l’impressione che anche in questo ambito stia cambiando l’atteggiamento di parte del mondo scientifico - eccezion fatta per quello italiano che pare cristallizzato - e anche mediatico. Vi sono importanti aperture e non necessariamente dagli Stati Uniti, che finora hanno gestito la questione con pugno di ferro. La questione UFO è fondamentale, non marginale come alcuni vorrebbero farci credere, quindi anche su questo argomento dobbiamo continuare a informarci, parlarne, dimostrare di essere un pubblico attivo. La consapevolezza è l’unica arma che abbiamo e dobbiamo sfruttarla senza risparmiarci, e senza farci prendere dal panico millenarista, che annebbia la nostra obiettività e scredita chi vuol portare avanti un’informazione libera. In breve, la storia la facciamo noi e non è già scritta. Ecco cosa ne pensiamo noi: Enrico Galimberti di ACAM.it “Vieni a veder la tua Roma che piagne vedova e sola, e dì e notte chiama: «Cesare mio, perché non m'accompagne?»” Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio VI I segni dei tempi Nell’aria si avverte palpabile una concentrazione di quelle indescrivibili forze che si riflettono negli stati d’animo e nelle emozioni delle persone. Molti di noi nelle ultime settimane alla domanda tutt’altro che retorica “come ti senti in questo periodo” rispondono: “sospeso, in attesa di qualcosa che deve avvenire, di cui ho la certezza che avverrà, ma non so descrivere..” Chiunque è attento e osserva il mondo intorno a lui, chiunque ascolta ciò che l’istinto o l’intuito gli sussurrano, non trova quiete e freme. In ogni parte del mondo ma soprattutto in Italia, sempre più persone avvertono una inspiegabile inquietudine che non si limita alle normali preoccupazioni di una società in crisi. Suggestione? A voler scorrere la storia, difficilmente si trovano tante coincidenze che si susseguono e calpestano. Da Economista e operatore nel settore della Finanza e Assicurativo, osservo giorno per giorno l’evolvere della crisi economica peggiore da quando esiste l’economia del mercato globale. Si fanno stime ottimiste, ma puntualmente vengono smentite. Preoccupazioni in USA, la Germania non sembra più continuare sulla via della crescita, si ferma la Francia, mentre Spagna, Grecia, Portogallo e Italia sono sempre più il fanalino di coda di un’Europa senza identità. Da attento amante della Natura, osservo intimorito i terremoti sempre più frequenti, gli ultimi in Messico e in Italia (ieri sera 3,2 gradi Richter sul Lago di Iseo). C’è chi sta iniziando a temere che il Vesuvio, a lungo addormentato, si possa risvegliare con tutta la sua terrificante carica esplosiva, che nel giro di pochi attimi coglierebbe ancora, come fu per Pompei, gente stoltamente impreparata, oscurando il sole. L’Etna sorprende con una ripresa pirotecnica della sua effusione. E nel frattempo “le stelle del cielo”, meteoriti, si riversano sulla terra e altri sono attesi nei prossimi mesi. Una moria di delfini di proporzioni mai registrate prima d’ora si sta verificando sulle coste italiane. Sempre più creature marine perdono l’orientamento a causa di un campo magnetico terrestre disturbato e una insolita attività del campo magnetico solare. La Corea minaccia il mondo con l’atomica. La Russia non è ben chiaro che cosa stia covando sotto al cuscino del Cremlino. In Siria da ormai un anno Bashar Al Assad (il cui nome in Ghimatria ci dà 666, secondo l’interpretazione di Luciano Sampietro delle profezie di Nostradamus) commette atroci repressioni e nello stesso scenario si innestano complotti dei servizi segreti internazionali e attacchi di Al Qaeda (sempre che esista una tale organizzazione). Nel mondo c’è un acutizzarsi di tensioni, conflitti, che arrivano a coinvolgere clan, famiglie, etnie. Aumentano gli omicidi per futili motivi, anche familiari. Aumentano le violenze sui più deboli, bambini, donne, disabili. Aumentano le perversioni e la giustizia si accanisce sui deboli, lasciando impuniti reati inconfessabili! Russia, Cina, Corea, stati arabi anti-occidente, scalpitano per dimostrare al mondo la loro potenza e detengono gran parte del credito nei confronti delle nazioni occidentali, potendo vantare il potere di condizionarne le scelte. I Re del Petrolio e del gas decidono se, quando e per quanto ancora potremo muoverci e scaldarci. I nostri Governi stanno sfacciatamente operando nell’interesse esplicito dei più forti, mascherati da una democrazia che a rigor dei fatti NON esiste, soprattutto in Europa dove ogni Stato ha ceduto e continua a cedere sovranità a questa entità astratta con potere concreto, incoronata di 12 stelle! L’Italia, all’indomani dell’ultimo risultato elettorale, come previsto non ha un Governo, sta per decadere il Presidente della Repubblica e si è dimesso il Capo Spirituale. Aumenta la voglia di ribellarsi. Siamo su una polveriera in cui il tutti contro tutti, se i bisogni primari continueranno a non essere tutelati, potrebbe sfociare in apocalittici scenari. Un Papa, considerato tradizionalista e rigido conservatore, si è dimesso con gran sorpresa compiendo di fatto il gesto più innovatore della storia moderna, non solo della Chiesa. Emergono scenari (fino ad ora noti ma ignorati) di torbidi intrighi di sesso, potere e, si sospetta, magia nera (Paolo VI parlò di stranezze compiute in alcune stanze vaticane e disse che il fumo di Satana si era insinuato nella millenaria istituzione). Benedetto XVI ha motivato la scelta per via di motivi di salute e di età avanzata. Dice che la Chiesa, per il suo bene, ha bisogno di un nuovo Papa più vigoroso, in spirito e soprattutto in fisico. Ha permesso di accelerare i tempi per l’elezione del nuovo Papa. Ratzinger perderà il titolo di Papa il 28 febbraio, giorno di San Romano, e formalmente prenderà le sue veci il Cardinale Camerlengo Tarcisio Pietro Evasio Bertone, nato a Romano Cavagese. Recita la profezia di Malachia: “« Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà il Pietro romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine. » Il termine romano potrebbe significare Italiano, oppure vaticano, e Pietro significare semplicemente Papa (successore di Pietro). Ma il verbo usato è “siederà”. E se non venisse eletto il nuovo Papa? In quel caso a sedere sarebbe proprio Bertone. Ma se questa profezia è falsa, come dicono in molti, allora perché in un periodo mai tanto terribile per la Chiesa come questo, in cui si associano ai più alti ministri di Cristo i reati più pruriginosi e comportamenti di moralità indegna, ci si affanna per eleggere un nuovo Papa? Cosa sta per accadere a Roma che fa dire a un vecchio Papa che ne serve uno “giovane e in forze”? Si sta avverando o facendo avverare la profezia sulla distruzione della Grande Meretrice descritta anche da Giovanni nella Rivelazione? E cosa significa per un evangelista descrivere Roma e quindi il Vaticano, Santa Sede della Chiesa, come una meretrice che fa affari con i potenti e commette nefandezze? Oggi molti la considerano tale. Che ruolo avrà Bertone? Ci sarà davvero un nuovo Papa o sarà un non eletto a guidare la Chiesa in una Grande Tribolazione? Giovanni Paolo II disse che quella Tribolazione era in atto già durante il suo Pontificato! Perché nella Profezia di Fatima si parla di un “Vescovo vestito di bianco” che sembra un Papa? Perché non dire un Papa? Forse perché Ratzinger, nei prossimi giorni, in vacanza di pontificia rappresentanza, tornerà ad essere un semplice Vescovo? Dante era un profeta o semplicemente la storia si ripete vittima dei suoi stessi errori? “Ahi serva Italia, di dolore ostello,/nave sanza nocchiere in gran tempesta,/non donna di province, ma bordello!” La sensazione condivisa da molti e avvertita da fine anni 90, è che nei primi giorni di marzo si stia per verificare un evento o una serie di eventi che renderanno evidente a tutti che il 21 dicembre 2012, deriso da molti per via delle errate e fantasiose interpretazioni, è iniziata davvero una nuova Era. Il transito potrebbe non essere indolore. Dopo tutto ogni nascita è accompagnata da travaglio e doglie. Come non aspettarselo per una rinascita? Sempre che ci si riesca a credere… Enrico Galimberti Presidente e Direttore di ACAM-Associazione Culturale Archeologia e Misteri www.acam.it Isabella Dalla Vecchia Sergio Succu Luoghi Misteriosi
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Il sito dei Luoghi Misteriosi www.luoghimisteriosi.it www.mysteriousplaces.it Comunicato stampa Luoghi Misteriosi del 27 febbraio 2013
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