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NapoliNews - Attualità
Scritto da Slai Cobas   
Mercoledì 30 Ottobre 2013 12:10

Napoli: Fiat Pomigliano operaio si butta dal ponte autostradale

Le mogli degli operai: “A fronte dei tentati suicidi di operai Fiat e l'escalation di gesti disperati, proporre l'assistenza psichiatrica per i lavoratori e' un inquitante, pericoloso e depistante palliativo”
SLAI COBAS AI LAVORATORI: “I PARROCI FANNO LE OMELIE NELLE PARROCCHIE MA IN FIAT IL MIRACOLO LO FA MARCHIONNE”
Non era un “disturbato psichico”, ma uno dei 2.000 operai cassintegrati e senza futuro della Fiat di Pomigliano d’Arco,  l’uomo che nella notte di sabato scorso si è gettato dal ponte dell’autostrada A16 (la Napoli-Bari) in prossimità del comune di Marigliano. “Non è stato il primo degli operai Fiat a tentare il suicidio e, sappiamo che, purtroppo, non sarà l’ultimo” dichiara lo Slai cobas: “l’allarmante disagio lavorativo e sociale che cresce a Pomigliano é frutto del mancato adempimento Fiat degli impegni presi sul rientro in fabbrica di tutti i 5.000 addetti di Pomigliano e Nola, e quelli dell’indotto, mentre oggi la metà dei lavoratori è in cigs senza alcuna prospettiva”. E, “mentre nelle chiese di Pomigliano i preti recitano le omelie su supposti disagi psichici l’unico vero miracolo a Pomigliano lo ha fatto Marchionne”, come recita un volantino che è stato distribuito proprio oggi, al cambio turno, ai cancelli della fabbrica: “a fronte del disastro industriale, occupazionale e sociale in atto, il suo “piano” è stato un trionfo che ha consentito agli azionisti di guadagnare tra i  6 e gli 8 euro per ogni azione da 50 euro mentre Marchionne, nel solo 2012, ha ricevuto dalla Fiat circa 50 milioni di euro in azioni nonchè un nuovo piano di azioni gratuite da 7 milioni di euro (di cui 1/3 è già maturato nel febbraio 2013). Inoltre ha ricevuto in questi anni opzioni e/o assegnazioni per un valore economico di circa 123 milioni di euro e, sempre nel 2012, il suo stipendio base annuo è aumentato di quasi il 50% passando da 4,5 milioni di euro a 7,4 milioni. Il  fatto è che Marchionne, col suo piano, ha miracolato solo gli Agnelli, gli azionisti e se stesso diventando il <numero uno> nella classifica dei manager più pagati d’Italia parassitando i lauti compensi dagli operai e dallo Stato”.
Lo Slai cobas è a conoscenza di minacce di suicidio fatte pervenire alla Fiat (a capisquadra, assistenti sociali, direttore di stabilimento e direzione del personale di Torino) da decine di  lavoratori disperati. A fronte di ciò continuare ad appoggiare le “veline Fiat” come fanno sindacalisti confederali, sindaci, governi o addossare genericamente la colpa alla crisi come nei sermoni in parrocchia, significa solo disarmare i lavoratori aiutandone il licenziamento”. 
Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 30/10/2013
Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale 
S.L.A.I. cobas

FIAT: IL “MIRACOLO” DI POMIGLIANO

Sono passati ormai 6 anni dall’ “annunciazione” del cosiddetto “miracolo di Pomigliano”. E intanto Fabbrica Italia è fallita, lo stabilimento (come tutti gli altri della Fiat) va a rotoli e si prospettano nuovi e lunghi periodi di cassa integrazione anche per i “fortunati prescelti” (quei lavoratori che “chinarono la testa” ed espressero il “SI” all’accordo-capestro).
I sindacati confederali, coi partiti politici collegati (insieme ai sindaci, al presidente della giunta regionale, al governo… e ai prelati) stanno “scherzando col fuoco” continuando a mentire a tutti i  lavoratori (al lavoro e cassintegrati, in Fiat e nell’indotto) spingendoli sul ciglio del baratro di un disastro industriale, occupazionale e sociale e rinviato nel tempo con la cassa integrazione (ma ancora per quanto…?!|).
E quando, come la scorsa domenica, nelle chiese di Pomigliano i preti cominciano a recitare le “omelie” sul disagio psicologico che cresce nelle famiglie operaie (come per i funerali) allora possiamo ben dire che il “disastro”… si avvicina!

IL MIRACOLO DI MARCHIONNE
Ciononostante nessuno può oggi affermare, in tutta onestà, che a Pomigliano il “miracolo di Marchionne” non c’è stato: IL SUO PIANO E’ STATO UN VERO E PROPRIO TRIONFO che ha consentito agli azionisti di guadagnare da 6 a 8 euro per ogni azione di 50 euro. Marchionne, solo nel 2012,  ha ricevuto dalla Fiat ben 50 MILIONI DI EURO IN AZIONI. Sempre nel 2012 la Fiat ha inoltre avviato un nuovo piano di azioni gratuite per Marchionne da 7 milioni di euro, di cui un terzo sono già maturati nel febbraio di quest’anno (come riportato da il sole 24 ore del 22 luglio 2013) ! A tal proposito va inoltre detto che Marchionne, a parte i 50 milioni datogli dalla Fiat nel 2012, ha ricevuto dall’azienda in questi anni opzioni ed assegnazioni economiche per un valore economico di circa 123 milioni di euro. E ancora, nel 2012 lo “stipendio base” annuo di Marchionne è aumentato di quasi il 50% passando a 7,4 milioni di euro rispetto ai 4,5 milioni percepiti nel 2011.
Il fatto è che Marchionne, col suo “piano”, ha miracolato solo gli Agnelli… e se stesso diventando prima “cavaliere del lavoro” ed oggi il “numero uno”  in vetta alla classifica dei manager più pagati d’Italia.
Il fatto è che la “loro ricchezza” (Marchionne e la Fiat) la stanno “parassitando” dagli operai e dallo Stato con la tecnica di sempre: profitti supermiliardari privatizzati e perdite disastrose socializzate!
Questa è la “situazione”, e certo non cambierà con le balle raccontate da azienda, sindacalisti confederali, partiti politici di destra e cosiddetta sinistra, istituzioni locali, regionali e nazionali, né col peloso populismo dei “nuovi soggetti” emergenti della politica e del “sociale”.
E quanto più si avvicina il “disastro” tanto più acquisterà forza e credibilità la nostra proposta di nazionalizzazione dell’Alfa Romeo e delle fabbriche Fiat che sono state in questi anni abbondantemente strapagate dalla collettività con fiumi di finanziamenti pubblici multimiliardari e clientelari regalati dallo Stato agli Agnelli (e ai vari Marchionne) e da questi usati per arricchimento privato contro gli operai e l’intera società.
Per non finire tutti disoccupati bisogna riprendere la strada della mobilitazione unitaria dei lavoratori che già lo scorso giugno, con lo Slai cobas ed altri sindacati, hanno creato seri problemi alla Fiat ed all’insieme dei suoi complici.
Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 30/10/2013
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comunicato stampa

“ A fronte dei tentati suicidi di operai Fiat e l’escalation di gesti disperati, proporre l’assistenza psichiatrica per i lavoratori è un’inquietante, pericoloso e depistante palliativo”
Lo dichiara Anna Solimeno, operaia Fiat e portavoce del Comitato delle Mogli degli Operai di Pomigliano che aggiunge: “E’ il piano Marchionne che manda a rotoli la Fiat precipitando i lavoratori e le loro famiglie nella disperazione distruggendo l’intera economia territoriale. Addossare le colpe genericamente alla crisi economica, come anche Don Aniello fa nelle sue omelie domenicali, significa contribuire ad occultare di fatto la verità aumentando l’allarmante disagio sociale che già dilaga nelle famiglie operaie. Se a questo si aggiunge la richiesta di “psichiatrizzare” tramite ASL i lavoratori significa non contrastare  le cause ma accettarne i devastanti effetti. Questa cosa avrebbe potuto senz’altro risparmiarsela”!
Comitato Mogli Operai Pomigliano
Pomigliano d’Arco, 30 ottobre 2013
27 ottobre 2013
Si getta dal cavalcavia dell'autostrada ma si salva miracolosamente, poi, preso forse da un irrefrenabile impulso di sopravvivere, guadagna con fatica a causa di numerose fratture il margine della carreggiata mettendosi al sicuro. È accaduto nella notte sull'autostrada A16 nel comune di Marigliano (Napoli).
L'uomo, un italiano con problemi psichici, è stato soccorso da una pattuglia della Polstrada di Avellino; per lui trenta giorni di prognosi.
Dagli accertamenti effettuati dagli agenti è emerso che l'uomo voleva suicidarsi, ma quando è caduto sull'asfalto e si è accorto di essere ancora vivo, non ha esitato a mettersi in salvo approfittando del fatto che nessuna vettura transitasse in quel momento.
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S.L.A.I. cobas

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Comunicato stampa