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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 10 Maggio 2008 16:28

Ischia: Punteruolo rosso delle palme, arriva la cura

Finalmente una via d’uscita nella lotta alla distruzione delle palme

La soluzione sta in un trattamento preventivo a basso costo e senza rischi per la salute, brevettato dalla Intrachem Bio Italia. Il prodotto, innocuo per l'uomo e gli animali, è invece tossico per le larve dell'insetto
. Dopo mesi di allarme e preoccupazione per le specie arboree del nostro territorio finalmente la soluzione all’epidemia di Punteruolo rosso che stava distruggendo gli alberi di palma nell’area del mediterraneo, e diffusasi anche ad Ischia. Arriva dunque la cura per il punteruolo rosso delle palme.

L’insetto che aveva fatto temere per il futuro della specie tanto da spingere regioni e province a lanciare l’allarme, spingendosi in tentativi poi risultati vani di debellare l’insetto adottando antichi quanto inutili provvedimenti. E' stato, invece, presentato nei giorni scorsi a Palermo il risultato di una ricerca che ha dato vita a un prodotto biologico, non tossico e a basso costo di somministrazione per debellare in maniera efficace e definitiva il fastidioso insetto (Rhynchophorus ferrugineus) che da più di due anni minaccia le palme che crescono nell'area del Mediterraneo, coinvolgendo ovviamente anche gli esemplari presenti sull’isola. L'insetto si introduce nella gemma apicale nutrendosi dei tessuti e uccidendo in breve tempo la pianta, con danni economici anche notevoli visto che una palma di 20/30 metri d'altezza può arrivare a costare anche 30mila euro. Il prodotto si chiama Neemazal, è stato brevettato dalla Intrachem Bio Italia e presentato a Palermo da Enrico Camerata Scovazzo, responsabile dell'area Agronomica dell' A.S.A. Consulting, e da Dino Reina, responsabile della sperimentazione per la lotta al punteruolo rosso delle palme della Bio Intrachem Italia. Si tratta di un protocollo unico e semplice che si basa su un prodotto biologico non tossico che viene applicato direttamente alle radici della pianta. Attraverso i vasi conduttori della palma, il prodotto arriva sulla gemma apicale, dove si accumula nei tessuti rendendoli tossici per le larve dell’insetto. La possibilità di non trattare direttamente sulla chioma riduce i costi degli interventi rendendoli accessibili anche ai privati. Il principio attivo  è la 'aza viractina', una sostanza estratta dall'albero di Neem e riproducibile chimicamente.

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 14:17