L’argomentato ben tratteggiato dall'autore Giuseppe Mazzella, di Carmine Castaldi Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Carmine Castaldi   
Sabato 27 Giugno 2009 14:16

L’argomentato ben tratteggiato dall'autore Giuseppe Mazzella, di Carmine Castaldi

è stato dallo stesso sinteticamente racchiuso nel breve periodo, che testualmente racconta:
…"Cioè – sia detto senza eufemismi – gli imprenditori vogliono “socializzare le perdite e privatizzare gli utili” e quando si chiede loro un ruolo “sociale” non vogliono “investire”. Una “Fondazione” in un sistema istituzionale di tre livelli ha senso solo se gli imprenditori si fanno carico di investire cioè “cacciare soldi” in tempo di vacche magre."

In deduzione, emerge l’antico detto: “Chi ha causa del suo male, pianga se stesso”. L’ abisso intellettuale della classe imprenditoriale è l’attore, o meglio regista della crisi in quanto pensa e crede unicamente all’accumulo.  Quest’ultimo impone essenzialmente alla stessa, di rimanere anche sofferenti da complessi "patologici" per non sminuire l’incredibile, assurdo, perverso accumulo.
Lo stesso fenomeno è largamente presente nella classe "politica amministrativa" che rimane schiacciata, succube dalle lobby, le quali assicurano la gestione del potere attraverso il voto.  Quest’ultimo esempio è largamente diffuso nelle 6 municipalità Jsclane, di cui Forio è la dimostrazione, anche in relazione a quanto accaduto nel tempo, in particolare  la scorsa settimana. In fatti: martedì 16 ore 18,30 circa, la lobby dirigente nel suo insieme (Comitato , Società Armatoriale, Assessore e delegato f.f. da sindaco ,che indossava la fascia tricolore)  ha ferito l'esteriorità laica materialistica per aver scambiato la valorosa statua  artistica di “S. Vito” - valore inestimabile voluta dai nostri avi - per un fusto di combustibile, o per una balla di rifiuti. Sotto l’aspetto religioso, l’incredibile comportamento della richiamata lobby,  ha indignato i fedeli - che accompagnavano il glorioso Patrone in processione sulle vie del mare , all’immane grida, elevate impetuosamente e a squarcia gola vergogna, vergogna, vergogna. Il furibonde eco in tempo reale si è diffuso  sull'intera isola e il disgustante effetto sonoro ha disturbato i responsabili, rinchiusi negli uffici ubicati nel capo luogo Napoli.
venerdì 19 la programmata seduta consiliare e stata trasformata  in un vergognoso, basso personalismo, nel pieno, tacito consenso dei 20 partecipanti, i quali non recepirono la necessità di richiamare il sindaco (Presidente del Consiglio) al dovuto all’allontanamento dei componenti che si alternavano in reiterate accuse persinalistice. Dopo oltre 5 ore, verso le ore 01 il sindaco propose l’ulteriore aumento del 30% su i rifiuti,  pur avendo evidenziando una grossa evasione di oltre il 42%. In merito e necessario evidenziare che l’evasione parte essenzialmente dall’enorme ampliamento delle cubature alberghiere, altro che, 42 %. In deduzione, perché l’amministrazione Regine non ha recuperato l’enorme complessa evasione  per coprire gli assurdi, perversi , impuniti debiti (fuori bilancio) effettuati dalla “Pegaso” e “Torre Saracena”  invece di apportare ulteriore elevato aumento, che colpisce indecorosamente ed esclusivamente i lavoratori in genere, in particolare famiglie mono reddito e decrepiti pensionati.
Nel contempo  commercianti, albergatori ecc, continuano  ad evadere, per mancato controllo.
Il controllo delle piccole unità abitative è stato più volte effettuato, ma le grosse realtà
non si toccano, perché sono tutti appartenenti alle potenti lobby della maggioranza e non di meno della cosiddetta  opposizione, che nell’insieme assecondano il voto secondo direttive imposte, dagli uni e dagli altri, come vistosamente dimostra il risultato del voto riportato alla Provincia. Per quanto innanzi detto, si rende necessario chiedere alle Alte Autorità preposte, ma: “Gli addetti al controllo in genere presso comune di Forio  chi sono, dove risiedono e a chi rapportano, quanto meno l’evasione “lamentata” dal primo cittadino?”
Alla luce del grosso parvente marciume, il sottoscritto nel considerare il comune di Forio simile al grande vigneto, nel quale le uva sono primariamente marcia, di conseguenza impossibile vinificare.
All’uopo invita  i concittadini e con essi gli addetti stampa e propaganda alla necessaria informazione per predisporre il grande, necessario, doveroso “scarto”, onde selezionare 21 grappoli, differenti con acidità complessiva, che consente anche in via sperimentale la basilare, nuova,  inevitabile, continuazione di dovute vendemmie.
Differentemente, noi tutti siamo responsabili del domani dei nostri aventi causa.
Carmine Castaldi
Ultimo aggiornamento Sabato 27 Giugno 2009 17:45