Consiglio Comunale Straordinario: errata la procedura di convocazione Stampa
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CasamicciolaNews - Politica
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 15 Marzo 2008 12:21

Altro che sfiducia al Presidente

Consiglio comunale “straordinario”: Errata la procedura di convocazione

Mentre si rincorrono le voci sui presunti accordi  per evitare di portare fino alla fine il progetto anti Giovan Battista Castagna e sfumano le iniziative per mandare a casa i facinorosi e dissidenti di stampo PD, i firmatari delle mozione inciampano nella loro stessa proposta d’intenti. Nella fattispecie non è prevista alcuna I e II convocazione e nel merito stando allo statuto comunale non sussistono le motivazioni alla base della sfiducia e successiva revoca.

Stupisce ma non sorprende la convocazione del Consiglio Consiglio comunale a Casamicciola Terme avente come unico punto all’ordine del giorno la mozione di sfiducia ai sensi dell’art.38 dello Statuto comunale con la revoca del Presidente del Consiglio Comunale. Un iter obbligato quello previsto per martedì dopo che la maggioranza aveva firmato un documento con il quale, sulla base delle ripetute assenze fatte registrare dal Castagna al Civico Consesso, se ne caldeggiava la sfiducia ritenendo il di lui atteggiamento d’intralcio al lavoro dell’amministrazione.
Una convocazione che stupisce vista la parabola “evolutiva” compiuta da chi di fatto l’ha determinata e vista l’incredibile sequela d’imprecisioni messe su a partire dalla stessa convocazione. Tanto che la maggioranza dei consiglieri firmatari  del procedimento “manda a casa l’ingegnere Castagna”, dopo essere andati avanti nel progetto di isolamento per gli ex membri di rinascita per Casamicciola mostratisi insoddisfatti ed in disaccordo con la linea di Governo, hanno tentato di ritornare sui propri passi richiamando tra le fila proprio il Presidente messo sul banco degli sfiduciati e questa volta con l’idea di silurare i più pericolosi e coriacei pdini reduci dalle recenti affermazioni registrate con le nuove assunzioni a Marina di Casamicciola. «E’ vero sono stato contattato dai miei ex compagni dopo la convocazione per la mia sfiducia», dichiara il Presidente Castagna, « ho avuto notizia dell’intenzione di qualcuno di non presentarsi martedì, ma non me ne curo. Io resto fermo sulle mie posizioni ed il mio lavoro di Presidente. È la maggioranza di governo che deve capire cosa vuol fare e come vuol continuare a lavorare ».
Così Mentre si rincorrono le voci sui presunti accordi  per evitare di portare fino alla fine il progetto anti Giovan Battista Castagna e sfumano le iniziative per mandare a casa i facinorosi e dissidenti di stampo PD chiamando in causa anche i membri d’opposizione più romantici e fiduciosi, i firmatari delle mozione inciampano nella loro stessa proposta d’intenti. Infatti seguendo gli stessi articoli e le norme richiamate in merito alla seduta di consiglio è facile rilevare un errore nella procedura di convocazione e l’insussistenza di fatto delle motivazioni poste alla base della sfiducia stessa. Innanzitutto la revoca in questione deve avvenire con le stesse modalità dell’elezione (Art.38 statuto comunale) e non è prevista una I ed una II convocazione si tratta di un’unica seduta e basta. Nel corso della seduta ci sarà poi la votazione a scrutinio segreto che al fine della sfiducia deve raggiungere i 2/3del plenum. In caso contrario è prevista, sempre nel corso della stessa seduta, un’altra votazione dove per l’approvazione della mozione devono raggiungersi sempre i 2/3 dei voti espressi dai consiglieri assegnati, ovvero 12. Nel caso che tutto ciò non avvenga è necessario fissare una nuova convocazione entro dieci giorni dalla seduta dove è prevista una terza votazione che per andare a buon fine per la mozione deve raggiungere la maggioranza del plenum, dunque nove consiglieri. Sulla base di tale regolamentazione prevista proprio nello statuto comunale l’intenzione palesata dai sei consiglieri di maggioranza che non vogliono portare a termine la sfiducia risulterebbe perfettamente inutile come inutile è la dicitura “ in sessione straordinaria ed in seduta pubblica di I convocazione[…] ed in II convocazione”. Ma oltre ogni cosa, oltre l’errata convocazione registrata a fronte di consulenze ed esperti pagati a peso d’oro per coadiuvare la politica e rimpinguarne i costi, resta il fatto che è assurdo pensare di bloccare i lavori del Consiglio Comunale, dell’amministrazione per oltre un mese(questo il tempo previsto per una eventuale nuova nomina) per dare sfogo alla capziosa volontà di sfiducia. Una sfiducia tra l’altro avanzata sulla base d’insussistenti motivazioni, dato che sempre statuto alla mano il presidente Castagna avrebbe dovuto compiere atti contrari alla legge, atti contrari allo statuto,ai regolamenti, ovvero sarebbe dovuto venir meno ai doveri d’imparzialità o di difesa dei diritti dei consiglieri.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:06