Sepolture a castello, l'ultima trovata dell'inumazione made in Casamicciola Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 08 Marzo 2005 17:54

Sepolture a castello, l'ultima trovata dell'inumazione made in Casamicciola

Gli anziani coniugi Monti, di Perrone, esprimono il personale desiderio di restare uniti anche a conclusione del proprio passaggio terreno. Scelgono di essere un solo corpo, custoditi nella lignea cassa l’uno accanto all’altro anche da defunti. Passati, cosi, a miglior vita quasi contemporaneamente come in un disegno predefinito vengono anche seppelliti insieme nel medesimo fosso. Speriamo solo non si trattasse di un modo di dire!
Intanto al di la del sentimento emergono i primi dubbi e le perplessità relative ad un tal tipo di sistemazione.

Visto che non ci riescono i vivi… a trovare una soluzione agli annosi problemi di spazio nei cimiteri locali ci pensano i morti con le loro scelte ed i loro personali desideri, espressi, ovviamente, prima di passare a miglior vita. Così “la sepoltura a castello” apre nuovi spiragli per la ottimizzazione dello sfruttamento dei fossi liberi a disposizione per la inumazione dei cadaveri. L’uovo di Colombo che pur sempre fragile al tatto lo appare allorquando l’idea del singolo muove alla dimostrazione.
Così passeggiando per i viali del cimitero di Casamicciola è quasi divenuto meta obbligata la visita al sepolcro, scusate il riferimento pasquale, dei coniugi Monti. Giuseppe nato il 9-9-1913 e deceduto il primo marzo scorso inumato al disotto della più longeva, si fa per dire, Marianna Della Monica nata il 6-03- 1913 e morta a 12 giorni dal consorte. Al funerale ad attendere il feretro di Marianna oltre ai familiari ed amici intervenuti c’era il corpo morto di Giuseppe, sistemato nella sua cassa in fondo al fosso, riscavato all’occorrenza. Davanti allo sguardo attonito ed esterrefatto dei presenti la cerimonia ha avuto luogo. Posta a livello del calpestio la bara della Della Monica, il rito funebre s’è compiuto e sul cumulo di terriccio, oltre alle corone ed agli omaggi floreali, domina la croce in legno con le iscrizioni sovrapposte ad indicare i corpi ivi giacenti.
Ora, al di la della grande tenerezza e del romanticismo che la qual cosa emana, tra non molto con l’esplodere delle calure di stagione ad essere emanato sarà qual cos’altro, visto che i due sarcofaghi sovrapposti a mo di sandwich, oltre ad avere tempi di decomposizione diversi, non hanno un’ adeguata copertura, pare siano sovrastati, infatti, con non più di poche palate di terra, che tra l’altro vanno assestandosi con il trascorrere del tempo. Le due bare, inoltre, non essendo a tenuta, simil zinco o quant’altro, non consentono l’adeguato e necessario isolamento dei due corpi in decomposizione, disattendono ogni norma o canone sanitario. Al momento dell’escavo sarà, poi, necessario il riconoscimento antropologico? Come mai potranno essere riconosciute le ossa lasciate a marcire insieme ?
Chi ha mai potuto autorizzare un tal tipo di sepoltura? Sono stati conferiti tutti i necessari pareri medico legali delle autorità competenti? E come si è potuto riaprire una buca chiusa da soli dodici giorni, visto che per la semplice esumazione e dunque apertura dei fossi è obbligatorio il previo parere delle autorità giudiziarie che devono consentire l’escavo qualora non siano trascorsi i dieci anni. Intanto senza voler drammatizzare paventando l’ipotesi di rischi infettivi e patologie derivanti occorre evidenziare che le ultime sepolture avvenute nel cimitero casamicciolese non sono certo del tipo a castello ma caratterizzate da una profondità limitata e poco congrua.
Ultimo aggiornamento Domenica 05 Aprile 2009 18:44