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Crisi congelata: se ne riparla nel dopo urne Casamicciola, la spallata al governo s’ingessa in attesa della prognosi Provinciali
Da settimane vanno avanti gli incontri tra la minoranza, grandi elettori locali e trombati di lusso che non vogliono farsi trovare impreparati alle prossime comunale. Nuovi scenari politici dopo le andate ed i ritorni, dopo i tradimenti illustri. A svelar i retroscena il sindaco D’Ambrosio: «Dopo il voto la giunta sarà azzerata!»
Crisi congelata e azzeramento della giunta dopo il voto alle provinciali. L’eventuale rimpasto sarà discusso, a bocce ferme, al termine della bagarre elettorale.
Una stagione di veleni e di ricorsi si è scatenata sulla giunta D’Ambrosio. Una giunta che sembra aver attirato su di se le ire di una pletora di raccomandati illustri e funzionari trombati, prolificata subito all’indomani dell’emigrazione comunale di Giosy Ferrandino, causa licenziamento per scadenza del “termine” contrattuale. Oltre ovviamente ad un carico debitorio insostenibile che va ad unirsi all’altrettanto insostenibile leggerezza dell’essere, che naturalmente spinge verso la coltivazione degli interessi privati finanziati da spese pubbliche, dove questa è certamente una eredità! A questi vanno aggiunte, poi, le esclusioni amministrative e politiche eccellenti che altrettanto naturalmente propendono per la cancellazione dalla storia politica del compagno traditore. Tutto questo fa si che nel complesso la frangia meno accanita ed entusiasta del fermento, appaia l’originaria opposizione, tirata a destra e a manca da una organizzazione più o meno organizzata di aspiranti al trono di Sindaco e dirigenti. A deludere però maggiormente le aspettative del sindaco soni i giovani, quei giovani su cui aveva puntato tutti, di cui tanto bene aveva parlato e professato e che lo spingono da dietro verso il baratro dell’abdicazione. Granitico ed imperturbabile, il sindaco parla di provocazioni tendenziose e iniziative dettate dall’attuale momento elettorale, tanto da non meritare una rapida definizione. Tanto da indurlo a procrastinare al prossimo giugno il ridisegnamento dell’assetto amministrativo Casamicciolese: «Abbiamo deciso di rimandare tutte le discussioni politiche al dopo elezioni provinciali ed europee», ha dichiarato il sindaco D’Ambrosio dopo le accuse d’inettitudine ed inamovismo politico lanciate dall’opposizione, «Non mi sembra il momento idoneo, visto che ogni decisione potrebbe essere condizionata dal voto per i candidati isolani esponenti di vari partiti, partiti che compongono poi la nostra compagine amministrativa. Dopo le elezioni si potrà procedere all’assunzione di ogni decisone ed all’azzeramento delle deleghe con la definitiva apertura della crisi. Al momento tutti i rimaneggiamenti le scelte in campo politico-amministrativo potrebbero essere viziate», ha infine aggiunto. Solo dopo il verdetto delle urne dunque sarà azzerata la giunta casamicciolese e di fatto si aperta la crisi, seguita da un eventuale rimpasto. Una bufera ingessata che ha così evitato figuracce a molti, consentendo al PD, IDV ed al PDL di mantener il punto contro il fuori quota MPA. « Riapriremo il dibattito dopo le elezioni e tutte le deleghe rimesse sono ora nelle mie mani e saranno riassegnate quando parlare di cose interne sarà più corretto e scevro dai condizionamenti dovuti all’attuale congiuntura elettorale», torna a ribadire il primo cittadino D’Ambrosio che in particolare non cerca capri espiatori all’interno del suo gruppo, piuttosto a levante. Intanto dopo il recente accordo Ferrandino & Ferrandino, si continuano a preparare all’ospizio le nuove corazzate anti amministrazione D’Ambrosio. Una corrazzata fondata almeno per ora e prima delle provinciali, sul binomio Ferrandino, Giosy ed Arnaldo nuovamente insieme per creare una alternativa all’attuale governo se e nel caso si vada alle elezioni. Sono mesi infatti che gli incontri vanno avanti con cadenza quindicinale presso lo studio Pirulli alla Casa Cantoniera e alla casa di Riposo Villa Joseph. Incontri che saranno tenuti mensilmente per evitare inutili ripetizioni. Molti i volti ed i personaggi presenti e non solo della Politica. Oltre alla ricreata opposizione in carica e ai quattro ex sindaci, tra tutti spicca certamente la dottoressa Pina Monti di recente protagonista di un ricorso, come l’Architetto Cenatiempo, alle vie legali avverso il provvedimento dell’amministrazione locale che non gli ha rinnovato l’incarico a Marina di Casamicciola, in precedenza voluto e caldeggiato in piena amministrazione Giosy con lei l’altro ex amministratore di Marina, Ferrara. Poi via via gli ex consiglieri e candidati di lista Razzano e Zabatta, dipendenti pubblici e personaggi della società civile. Un raggruppamento di persone che stando sempre alle convinzioni e all’entusiasmo di Cioffi, « vengono per entrare». Una coalizione, dunque che nello ospizio da spazio a tutti anche nel tentativo di creare una realtà utile nel futuro prossimo in vista delle provinciali dove urge un ricorso al voto concreto per il candidato Giosy Ferrandino. Un sostegno al quale sembrano voler partecipare per dichiarazione d’intenti diretta, oltre ai costituendi amministratori anche Frallicciardi e Mattera, rimasti soli nel volta faccia al sindaco, entrambi sono di casa ad Ischia per giurare voto eterno in danno al patriarca tiranno Sirabella, candidato dell’MPA con Ronghi. Un candidato che da solo, nel caso non dovesse raccogliere il consenso sperato, basterà e senza riunioni di ospizio, a dare la spallata al Governo D’Ambrosio. Altro che viale del tramonto a Villa Joseh, all’ospizio si ridisegna l’orizzonte di una politica alla ricerca spasmodica di energie giovani. Qualche capriccio si registra anche in casa PDL con il capogruppo Giovan Battista Castagna che lo scorso venerdì non ha voluto firmare alcuni atti in giunta che avrebbero potuto chiudere subito la crisi politica a Casmiccciola. Sono momenti questi in cui chi sbaglia paga!
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