Commento Foriano, Peppe D'Ambra
Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te
E IO PAGO Un'altra prova che nulla è cambiato Ho già detto diverse volte che solo gli stupidi potevano credere che qualcosa cambiasse con l’avvento di Francesco III e dopo gli esempi delle settimane scorse ecco la prova provata dell’uguaglianza tra Francesco II e Francesco III. L’anno scorso di questi tempi, in questa rubrica, stesso titolo e stesso argomento, proprio in queste settimane denunciavo che Francesco II aveva ritirato le deleghe agli assessori, ma non lo stipendio.
Quest’anno in piena stagione turistica, dove anche l’usciere del Comune dovrebbe produrre il massimo sforzo per curare l’immagine del paese, ci ritroviamo nella stessa situazione. Francesco III dopo una lunga e tortuosa riflessione è riuscito a far quadrare i conti nella nomina degli assessori. Pochi erano i dubbi che un democristiano doc, non riuscisse nella spartizione del potere fra le varie componenti della maggioranza, quello che lascia perplessi è che non sono ancora state assegnate le deleghe e così anche quest’anno ci ritroviamo con nostri stipendiati che non sanno cosa fare, ma che diligentemente seduti dietro le loro scrivanie aspettano di sapere quali sono i loro compiti. Intanto qualcuno dei nominati ha pensato bene di iniziare a coltivare il proprio orticello proprio nelle vicinanze della propria abitazione; una piccola stradina del Comune di Forio, mai nella sua storia aveva avuto così tante attenzioni come in questi giorni. Addirittura, un vigile graduato abituato a tenere “tutto sotto controllo”, quotidianamente e in più occasioni si porta in quella stradina per controllare che in quella stradina tanto cara al neo assessore siano rispettate le regole. Insomma tutto come prima se non peggio, ma questo ripeto, fa parte del vecchio modo di gestire la cosa pubblica. Sono molto curioso di vedere come si comporteranno i neo assessori appena trascorso il primo mese di “non” lavoro quando dovranno recarsi in banca a percepire il primo stipendio.
CHE ME NE FACCIO DELLE TELECAMERE Sono costate la bellezza di circa 40 mila euro l’una, dovevano far incassare non so quanti soldi al comune con le contravvenzioni, invece come abbiamo visto la settimana scorsa sono servite solo ad aggravare ulteriormente il deficit comunale. Dopo i guai sono state abbandonate al loro posto alle intemperie, tanto le hanno pagate i foriani. Un’oculata gestione delle risorse pubbliche sicuramente avrebbe trovato un altro impiego, come per esempio controllare i monumenti e le chiese del paese sempre più oggetto di atti vandalici, invece sono lasciate li e sicuramente a breve dovranno essere buttate perché nessuno pensa alla loro manutenzione. Vorrei proprio vedere se con la loro “roba” fanno la stessa cosa.
VARCO APERTO O CHIUSO L’unica telecamera legale, per l’utilizzo che se ne vuole fare, è quella che controlla il varco di ingresso della ZTL esistente sul corso principale del paese. Dopo le figuracce di cui sopra, e dopo attenti studi da parte del Comandante della Polizia Municipale, credo, è stata trovata una soluzione che non sta né in cielo né in terra. Dunque nuova cartellonistica segnaletica ed è stata prevista finanche una segnalazione luminosa che solo in qualche caserma militare viene usata. Invece di usare una segnaletica luminosa valida per la comprensione di tutti i cittadini europei come il classico semaforo rosso e verde, la mente eccelsa che gestisce queste cose ha utilizzato una segnaletica luminosa con la dicitura Varco aperto e Varco chiuso difficilmente visibile a causa del sole che li tramonta e di difficile comprensione per chi non conosce il gergo militare italiano. Ancora una volta non previsto un semplice orologio collegato con la telecamera in modo da far capire agli automobilisti l’ora esatta in cui scatta il divieto; di sicuro avremo quindi nuovi ricorsi al giudice di pace, quando si tratterà di pochi minuti di differenza. Ma questo fa parte ripeto delle decisioni prese da chi è abituato a dire solo si e a non studiare i regolamenti del codice della strada. Mi piacerebbe conoscere poi il pensiero dei turisti europei qunado si troveranno di fronte a questa segnaletica. Che bel modo di promuovere il turismo.
CHI PAGA LE MATTONELLE Non si placa la polemica delle mattonelle con i nuovi numeri civici che la passata amministrazione a cercato di imporre ai foriani, dopo una lunga battaglia alla fine le mattonelle sono state messe solo sulle porte di chi le voleva. Così si sono fatte clamorose scoperte che hanno ancora di più valorizzato la protesta dei cittadini che non si sono fatti mettere la mattonella sui loro ingressi. Dopo il portone dell’ex sindaco di Forio, abbiamo scoperto che anche l’attuale vicesindaco non ha, giustamente, permesso la posa delle mattonelle sui suoi ingressi. Adesso rimane il grande interrogativo su chi onorerà il capitolato d’appalto che ha assegnato ad una ditta napoletana la posa di queste mattonelle. Sarebbe davvero interessante saperlo. Intanto sembra che nella prossima cartella esattoriale della spazzatura non è stata inserita la voce del pagamento della mattonella, ma dopo, ripeto, cosa succederà? C’è qualche nuovo consigliere che è in grado di farcelo sapere?
OPERA DELLA NATURA DA SALVARE Un’escursione in barca mi ha fatto scoprire non solo quanto è ancora bella la nostra isola, ma anche come viene continuamente maltrattata e non curata. Al margine sinistro dell’isolotto esiste una vera e propria opera d’arte donataci da madre natura, che richiede interventi accurati per non doverla perdere. È un patrimonio dell’uomo che dovrebbe trovare la massima attenzione da parte dell’uomo.
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