Forio: Donne martiri per la liberta', Convegno al Centro di Ricerche Storiche d’Ambra Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Gina Conte   
Martedì 15 Marzo 2016 14:33

Forio: Donne martiri per la liberta', Convegno al Centro di Ricerche Storiche d’Ambra

ISCHIA. Si è svolto lo scorso 8 marzo al Centro di Ricerche Storiche d’Ambra la figura di donne,martiri per la libertà
La serata è stata preceduta dalla commemorazione di quattro importanti personaggi dell’Isola d’Ischia scomparsi negli ultimi tempi: il preside prof. Vito Trofa, la prof.ssa Antonietta Giusto, il dottor  Crescenzo  di Spigno ed il generale medico dottor Pietro Paolo Castagliuolo. Apprezzati per la loro alta professionalità e la loro cultura, le cui fotografie sono state affisse sulla colonna della memoria nella Sala Conferenze del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra.

L’argomento si è articolato sulle numerose donne della Repubblica Napoletana del 1799 che pagarono con pene le più varie il loro amore per la libertà, fra cui tre ischitane: Maria Giuseppa Corbera in Buonocore di Casamicciola, Francesca Alcubierre in Buonocore di Ischia e Maria Candida d’Abundo, diciottenne  foriana. I lavori sono stati introdotti da Caterina Mazzella, Vicepresidente nazionale dell’Associazione Fidapa che ha ricordato le tre donne, rimaste sconosciute, uccise presso il fortino di Vigliena (13 giugno 1799) nell’ultima resistenza della Repubblica Napoletana; in proposito ha citato il giornalista Pietro Gargano: <<…..tre donne senza nome, senza tomba, senza memoria. Il silenzio che avvolge la fine delle tre soldatesse di Vigliena vale come allegoria della sorte storica delle donne della Repubblica Napoletana: tutte invisibili o subalterne, ad eccezione di Eleonora Pimentel Fonseca e Luisa Sanfelice….>>
Questi due personaggi che pagarono con il patibolo la loro vocazione di libertà sono stati magistralmente trattati dalla giornalista dr.ssa Isabella Marino (Eleonora Pimentel Fonseca) e dall’avvocato Apollonia Calise (Luisa Sanfelice).
La prima ha articolato la vita della Pimentel Fonseca che fu fra i più importanti protagonisti della Repubblica Napoletana del 1799. Dalla nascita a Roma al trasferimento a Napoli con le varie vicissitudini della sua vita privata e pubblica, mettendo in evidenza la complessità dei suoi conflitti sentimentali (la separazione dal marito e la morte del figlio) ma soprattutto la sua totale dedizione ai principi di giustizia  e libertà. Fu impiccata a Napoli il 20 agosto 1799.
La rievocazione è proseguita con il ricordo di Luisa Fortunata de Molina, sposa di Andrea Sanfelice della nobile famiglia napoletana dei duchi di Lauriano ed Agropoli. La storia di questa “eroina suo malgrado” ovvero “eroina per amore” è stata sapientemente tratteggiata dall’avv. Apollonia Calise. La narrazione, traendo spunto dall’opera “Luisa Sanfelice e la congiura dei Baccher” di Benedetto Croce, ha posto in evidenza la tragica sorte di Luisa e la barbara vendetta subita ad opera della Corona, dopo la caduta della Repubblica Napoletana. Ha, così, ripercorso i momenti drammatici della condanna e della esecuzione avvenuta il giorno 11 settembre 1800 in piazza Mercato a Napoli.

FORSAN ET HAEC OLIM MEMINISSE JUVABIT
(forse un giorno gioverà ricordare tutto questo)
Il numeroso pubblico presente, affascinato dalla vita di queste donne immortali, ha sottolineato con calorosi applausi l’esposizione delle relatrici, che hanno in dettaglio approfondito la vita delle due martiri per la libertà.
La prof.ssa Tuta Irace, Presidente della sezione di Ischia della Fidapa,  ha portato
l’ adesione ed il saluto dell’Associazione e, fra l’altro, ha ricordato le varie iniziative poste in essere per la conoscenza anche di altre donne ischitane importanti.
Ma la novità assoluta del Convegno è stata l’esibizione, per la prima volta al pubblico, dei provvedimenti penali dell’epoca relativi a tutte le numerose donne condannate a pene varie dopo la reazione sanfedista e borbonica (in dotazione al Centro di Ricerche Storiche d’Ambra e provenienti dagli Archivi di Stato di Palermo, di Napoli e di Mosca).
L’avv. Nino d’Ambra che ha coordinato l’iter della serata, ha accennato ai martiri ischitani uccisi, all’epoca a Procida, dal carnefice borbonico nel giugno 1799 : Francesco Buonocore, Michele Ciambriano, Leopoldo d’Alessandro, Giacinto Calise, Antonio de Luca e Gaetano Morgera. Nonché Pasquale Battistessa, Agamennone Spanò e Giuseppe Schipani, impiccati ad Ischia Ponte nel luglio 1799.
Terminate le relazioni e gli interventi, i presenti si sono scambiati i  rispettivi punti di vista nel mentre, a sorpresa, l’ Associazione di Ischia dell’Unione Cuochi Italiani, e per essa il presidente Rosario Sgambati, ha voluto gentilmente offrire alle donne presenti, ospiti d’onore, una deliziosa torta mimosa gigante che è stata molto gradita anche dagli uomini intervenuti.
Gina Conte.(quotidiano “Il Golfo “del 14 marzo 2016,pag.10)

 

Ultimo aggiornamento Sabato 19 Marzo 2016 14:52