Notiziario Garibaldino N. 3 del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Nino D'Ambra   
Venerdì 11 Giugno 2010 19:08

Notiziario Garibaldino N. 3 del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra

Da Ischia i Killer per assassinare Garibaldi
Il 6 giugno 1860 “I Mille”entravano a Palermo. Il Governo borbonico non sapeva più come arginare la valanga garibaldina che aggregava sempre più combattenti man mano che avanzava. Le Gerarchie Militari suggerirono allora un metodo molto sbrigativo: un delitto politico, cioè rivolgersi ad un killer e ordinargli di assassinare Garibaldi; cosa abbastanza facile in quanto il Generale non aveva né scorta né guardia del corpo.

Dopo aver valutato e scartato altre ipotesi (non c’era che l’imbarazzo della scelta) ci si rivolse ad un professionista del crimine quale era stato il “re della Sila”, come amava autodefinirsi Giosafatte Tallarico, famoso bandito calabrese.  Il piano fu preparato nei dettagli. La somma messa a disposizione per “l’impresa” fu di duemila ducati. Il Tallarico era stato, negli anni precedenti, condannato a soggiorno obbligato nell’Isola d’Ischia, assieme alla sua famigerata banda (Giacomo Baffaro, Ippolito Baffaro, Pasquale Caravetta, Domenicantonio Ciardella, Leonardo Feraca, Filippo Graziani, Giuseppe Mazzei, Michele Rogati, Giuseppe Sicoli, Lorenzo Saladino, Giuseppe Veltri, Gaetano Celestino). Però quando Giosafatte si trovò al cospetto di Garibaldi, rimase talmente sconvolto dall’entusiasmo popolare per l’Eroe, che si rifiutò di portare a termine la sua nefanda missione e lo espresse molto chiaramente.
Si ricorda che il Tallarico fu “ospite” dell’Isola d’Ischia per circa 40 anni. Le sue “gesta” furono idealizzate dallo scrittore cosentino Nicola Misasi nel suo libro “Cronache del Brigantaggio”, pubblicato nel 1893.
Fonti archivistiche principali: Archivio Storico del Municipio di Ischia, Archivio di Stato di Napoli, Archivio di Stato di Cosenza, Archivio di Stato di Catanzaro, Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, Centro di Ricerche Storiche d’Ambra.
Fonti librarie principali: Diario ammiraglio Carlo Di Persano, Alfonso Scirocco, Emilio Curatolo, Gustavo Sacerdote, Francesco Bedeschini, rivista “Nuova Antologia”, Nino d’Ambra.