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LaccoNews -
Sanità
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Scritto da Ida Trofa
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Sabato 18 Aprile 2009 15:13 |
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Rizzoli a rischio pasti ! Mensa ospedaliera:avviate le procedure di raffreddamento
Minacciato lo sciopero per la condotta antisindacale della Puliedil. Denunciata alla procura ed alla prefettura la mancata applicazione della legge sul lavoro part time e sull’impiego di personale proveniente da altri cantieri. Coinvolto l’ospedale ritenuto committente corresponsabile in materia di soggetti operanti in appalto.
Ospedale a rischio pasti. È stato infatti proclamato lo stato di agitazione dalla FISASCAT-CISL in seguito ai controversi rapporti tra lavoratori e la ditta appaltatrice del servizio mense presso il Rizzoli di Lacco Ameno.
Gli operatori del servizio lacchese, tramite la loro rappresentanza sindacale, hanno chiesto di avviare le procedure di raffreddamento, ovvero un incontro entro 10 giorni per scongiurare l’astensione dal lavoro. Una dichiarazione d’intenti che di fatto apre la frattura degli operatori del servizio che denunciano la mancata applicazione della legge 863 sul lavoro part-time con l’utilizzo di personale proveniente da altri cantieri e la conduzione di un rapporto antisindacale senza una equa ripartizione dei carichi di lavoro e soprattutto una organizzazione del lavoro stesso. Nella querelle, delicatissima e grave, resta coinvolto anche il nosocomio lacchese ed i suoi vertici non solo per a seria probabilità di lasciare i degenti senza pasti, ma anche per il coinvolgimento legale e formale che riguarda l’amministrazione quale committente.
Infatti al committente, nella veste del direttore Sanitario Dot.ssa M.Grossi, si chiede un autorevole intervento volto a dipanare l’intricata matassa. Una minaccia palese al lavoro di numerose famiglie, cagionata dalle artate manovre di una ditta che cerca, a detta dei suoi stessi dipendenti, di risparmiare speculando sulle necessità dei suoi operai e della quale l’ospedale può essere ritenuto corresponsabile in solido in materia di soggetti operanti in appalto. L’auspicio e che in queste ore si riesca a trovare e a scongiurare il pericolo di un ammutinamento nelle cucine del Rizzoli che oltre al danno causerebbe la beffa di tanti poveri infermi già fortemente provati dalla malattia e dalla degenza in un luogo che in molti preferiremmo evitare se non altro nella certezza di godere di buona salute.
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