Lezioni presiediate all'Einstein Stampa
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LaccoNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 28 Novembre 2008 00:06

Liceo Scientifico: è allarme sicurezza in aula

Lezioni presidiate all’Einstein

Carabinieri in divisa a sovraintendere le attività didattiche e controllare lo stato dell’edificio scolastico. Controllata l’agibilità ed i parametri di sicurezza presenti nella struttura. Le Lezioni sono proseguite regolarmente. Gli agenti in divisa hanno lasciato l’istituto poco dopo le 13.00. Segnalate alla direzione alcune prescrizioni ed indicazioni sui provvedimenti da assumere per il prosieguo.

13 miliardi di euro, tanto servirebbe per mettere in sicurezza l’intera rete di strutture scolastiche su tutto il territorio, questo è quanto affermato dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. È Allarme sicurezza per circa il 60% degli edifici scolastici del Paese. Le Associazioni parlano di emergenza nazionale, come le morti sul lavoro. L'allarme segue il crollo di una controsoffittatura al Liceo Darwin di Rivoli a Torino e la morte di uno studente. La società civile chiede spiegazioni; il premier Silvio Berlusconi parla di una «tragica fatalità». Attacca l'opposizione; il ministro Gelmini parla di risorse da mobilitare per l'edilizia scolastica. Intanto anche sulla nostra isola non tardano ad arrivare le polemiche e le iniziative in materia di autotutela e prevenzione da eventuali rischi dopo gli anni trascorsi a rivendicare sedi scolastiche decorose, finanziamenti ad oc ed interventi mirati. Dopo la chiusura del Manzoni di Casamicciola Terme arrivano i carabinieri in divisa all’istituto scolastico Einsten di Lacco Ameno. La tanto discussa sede del Liceo Scientifico è stata sottoposta ad un minuzioso sopraluogo e ad una puntuale verifica da parte degli agenti delle Benemerita di Ischia
Nella mattinata di ieri. Bocche cucite a scuole, volti tesi e nessun commento con la stampa da parte della direzione. Nel mirino degli agenti l’agibilità della struttura scolastica rivoltata da capo a piedi e pare al termine dell’iter ritenuta, idonea. A preoccupare le autorità ed evidentemente anche la direzione scolastica le ridotte dimensioni delle aule rispetto al numero degli allievi frequentanti. Verificate anche le eventuali vie di fuga e le uscite di sicurezza. Il controllo che si è spinto sin’oltre le 13.00, non ha in nessun modo interferito con il prosieguo delle attività didattiche, svolte regolarmente sia nell’orario mattutino che pomeridiano. Segnalate alcune prescrizioni ed indicazioni sui provvedimenti da assumere per il prosieguo dell’operatività, in particolare relative agli spazi esterni adibite a parcheggio dei motocicli, la struttura sembrerebbe essere stata ritenuta agibile e assolutamente non pericolosa.

LA SCUOLA E’ FINITA

A detta di associazioni come “Cittadinanza attiva” sarebbero insicuri oltre il 25% degli edifici scolastici della nostra penisola. Nel rapporto di Legambiente intitolato “Ecosistema scuola 2008” si legge che le scuole non sicure sarebbero almeno 10.000. Solo il 58% degli istituti nazionali gode del certificato di agibilità statica, solo il 30% di idoneità igienico sanitaria. In molti istituti l'impianto elettrico risale all'immediato dopoguerra, così come anche la rete per il riscaldamento delle aule. Secondo le inchieste delle associazioni il 20% degli istituti avrebbero la pavimentazione sconnessa, il che causerebbe le cadute di molti bambini.
Il quadro complessivo della situazione è praticamente tragico.
Secondo il ministro Gelmini, ci sarebbero 300 milioni di euro già ripartiti nel 2008 ed altrettanti ce ne saranno nel 2009 proprio per la manutenzione degli edifici scolastici.
Per focalizzare l’attenzione e le risorse sulla questione sicurezza a scuola in modo particolare nella zone sismiche il ministro all'Istruzione Mariastella Gelmini si sta attivando per la convocazione di una conferenza di servizi unificata regioni, province e comuni perché ogni ente in base alle proprie competenze e responsabilità faccia tutto il possibile perché tragedie di questa natura non capitino più. Proprio sulla sicurezza e con il sottosegretario alla presidenza Bertolaso è stato già avviato un piano per mettere in sicurezza le 100 scuole meno sicure d'Italia.
Sulla vicenda il capo della Protezione Civile e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso è stato chiaro: «Regolamenti chiari, situazioni nette e procedure veloci, degne di un Paese moderno. Basterebbe questo. E in ogni Regione ci dev'essere un responsabile, che si faccia carico di tutto, anche delle spese». Nei decreti cosiddetti “mille proroghe” si scopre che ogni anno, di sicuro fino al 2006, qualcuno faceva sempre la proroga perchè non venisse applicata negli edifici scolastici». «Perchè -continua Bertolaso- servivano tanti e tali quattrini che erano gli stessi enti locali che chiedevano ai vari governi, qualunque fossero, di destra o di sinistra, per favore prorogate la non estendibilità agli istituti scolastici. Il fatto è che se lo estendevano, dovevano chiudere tutte le scuole d'Italia, perchè la legge a quel punto parla chiaro: le scale, i parapetti, gli infissi, le finestre, non c'è niente che va e sarebbe tutto da rifare, perchè niente è a norma». E Bertolaso ricorda che per la sicurezza nel 2003 il governo Berlusconi ne aveva già stanziati 500 per le scuole, dopo la tragedia di San Giuliano: ebbene, devono ancora spenderli. «Sono solo adesso in fase di spesa», precisa Bertolaso.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:36