Ma che fine han fatto i soldi dei buoni libro Stampa
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LaccoNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 10 Novembre 2009 14:57

Ma che fine han fatto i soldi dei buoni libro

82€ di contributi: Genitori ed alunni costretti ad elemosinare un diritto.
Annunciati ad inizio giugno prima del voto sono scomparsi alla fine dopo l’esito delle urne. L’assistente sociale parla di un errore della scuola, la banca di fine liquidità dopo le comunicazioni dell’ufficio ragioneria, Rumolo di Buoni a chiamata previo appuntamento.

Buoni libri a chiamata nel comune di Lacco Ameno. Dove il previsto contributo annunciato telefonicamente in giugno, prima delle elezioni provinciali, agli aventi diritto è stato rifiutato, poi dalla banca in seguito, a chi si presentava agli sportelli dopo l’esito delle urne. È successo così che talune famiglie di studenti iscritti agli istituti lacchesi hanno percepito il contributo ed altri no, nonostante le reiterate richieste e nonostante gli accorati appelli agli uffici comunali.
I buoni libro sono contributi a totale o parziale copertura delle spese librarie sostenute per gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’importo complessivo non può superare il costo medio effettivo dei testi così come dichiarato dalla scuola nella parte della domanda ad essa riservata. Sono ammessi al contributo:
alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado residenti nel Comune
alunni che frequentino scuole secondarie di primo grado ubicate nel Comune pur essendo residenti in altri comuni, e cui famiglie presentino un valore ISEE (indicatore della situazione economica equivalente), calcolato con riferimento ai redditi dell’anno precedente a quello scolastico, inferiore o uguale a €. 10.632,94. Tale valore viene stabilito rivolgendosi all’INPS o a un CAAF (centro di assistenza fiscale).E’ sufficiente compilare il modulo di domanda da ritirarsi presso le scuole all’inizio dell’anno scolastico e riconsegnarlo alle scuole stesse entro il metà ottobre.
Nel modulo è indispensabile indicare la cifra spesa per l’acquisto dei soli libri di testo. Non occorre che tale spesa sia documentata. Una prassi comune a tutti i comuni e che in altre realtà, Forio, Ischia, non ha trovato eccessivi intoppi, anzi sono stati liquidati senza eccessivi patemi. Sono 82€ che, invece, il comune di Lacco deve nella fattispecie ad alcuni allievi del Liceo Scientifico, soldi che servono veramente e su i quali, invece, si è messo su un sistema di mercificazione inaccettabile e non più tollerabile. Il comune ha infatti comunicato alla segreteria dell’Istituto superiore lacchese la messa in pagamento da parte dell’ufficio ragioneria comunale dei buoni libro per il 2008/2009, caso strano, questo avveniva pochi giorni prima del previsto voto alla Provincia. L’imperativo per studenti e genitori, era di recarsi presso gli sportelli del banco di Napoli e, risultando nel ristretto elenco degli aventi diritto secondo la graduatoria del Comune, richiedere la somma spettante. Ma ecco l’insorgere dell’imprevisto per chi, ignaro di essere dinanzi alla sottoscrizione di mandati di pagamento a tempo di voto ha atteso la fine di giugno per tentare di riscuotere i buoni. In banca lo sportellista a chi chiedeva le sue belle 82€ veniva risposto picche! Problemi sconosciuti non consentivano di pagare nonostante il Banco di Napoli di Lacco ammettesse che la scuola avvertita dal comune aveva dato il via al rimborso per le spese dei libri di testo. Problemi ancora ignoti che hanno determinato e determinano a tutt’ora problemi di liquidità per il pagamento degli studenti che ancora attendono il contributo per i testi comprati un anno fa. Problema dopo problema è passata tutta l’estate. Un estate in cui gli aventi diritto han fatto la spola tra la banca ed il comune dove la banca stessa ha rimandato i poveretti costretti ad elemosinare il proprio diritto, come se questa necessità di sostegno non fosse già tanto pesante di per se!   È stato proprio in comune che si è completato il quadro di una vergogna pubblica, manifesta a tal punto da divenire indecente: i genitori ricevuti all’ufficio Assistenza Sociale molto diplomaticamente ed insulsamente addossavano la responsabilità alla scuola. Secondo i funzionari del comune la scuola non avrebbe, infatti, dovuto avvertire telefonicamente le famiglie visto che il comune aveva solo fornito l’elenco degli aventi diritto. Allora come mai la banca aveva in giugno detto che i bandati erano stati emessi ma che un problema di liquidità comunale li aveva bloccati?  Ah Ah! Funzionario, i cittadino hanno un reddito basso, non un basso quoziente intellettivo! E poi come mai chi è andato all’indomani della comunicazione e prima del voto è stato pagato con il mandato dell’Ufficio Ragioneria? Ci vuole un bel coraggio a mercificare sui diritti dei ragazzi, dei giovani a cui dovremo offrire insegnamenti ed esempi di fulgida onestà. Un coraggio di cui è responsabile l’intera amministrazione lacchese, la classe politica che permette tali soprusi ancora adesso. I pagamenti, di fatto non sono avvenuti neppure oggi, visto che lo scorso settembre, lo scorso ottobre i genitori costretti a  tale trafila sono tornati in banca, convinti di poter avere il denaro ed invece sono stati invitati a chiedere ancora al municipio. Un municipio dove la scorsa settimana, finalmente, qualcuno ha svelato il segreto del pagamento a chiamata: Oscar Rumolo. Per il funzionario, infatti, per avere i soldi è necessario recarsi in comune chiedere un appuntamento con lui, dopo di che sarà lui a chiamare in banca e ordinare il versamento di 82 pidocchiosi e schifosissimi euro che di fronte alle ingenti somme che un Ente Locale come quello lacchese muove, non servono neppure a pagare l’inchiostro e i fogli su cui compongono i bilanci e le giustificazioni di spesa, ma che invece sostengono il diritto all’istruzione di chi veramente fa i salti mortali per andare a scuola, prima e dopo le elezioni.
Non si può tollerare oltre questo modo di fare figli e figliastri. Perché l’assistente sociale incaricato non ha mosso un dito, accampato al contrario scuse, perché non si è battuto per tutti allo stesso modo? Forse non avremo mai una risposta e mai riceveremo un nostro diritto solo perché è tale.

Ultimo aggiornamento Martedì 10 Novembre 2009 15:07