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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 30 Giugno 2009 13:05

Ischia: Sub muore in una battuta di pesca

Tragedia nel mare d’Ischia
Salvatore Iacono, classe marzo 1989 è stato ritrovato cadavere a cinque metri di profondità nelle acque tra la spiaggia dell’Aia e quella degli Inglesi. Il rinvenimento all’alba di ieri. I familiari ne avevano denunciato la scomparsa intorno alle 11.00 della sera precedente.

Ancora una tragedia in mare ad Ischia. Salvatore Iacono, classe 1989 è stato ritrovato morto all’alba di ieri nelle acque tra la spiaggia dell’Aia e quella degli Inglesi. A fare la macabra scoperta lo zio del giovane, Marco Puglia, capitano della Marina Mercantile per la società Medmar. Il giovane, residente a Forio nella popolosa Monterone, era uscito la mattina presto da casa e presumibilmente si era immerso intorno alle 10.00. La sua prolungata assenza da casa non aveva destato preoccupazione visto che Salvatore era solito fare pesca in apnea lungo la costa nei pressi del porto di Ischia, ma anche tra Forio e Casamicciola. In serata la madre, non vedendolo rientrare a casa, ha chiamato i carabinieri che hanno avviato le ricerche intorno alle 23.00. Il ragazzo aveva preannunciato una sua immersione a Forio per poi spostarsi via via sulle varie zone da pesca che conosceva, così come aveva sempre fatto. Dopo una lunga ricerca a terra che ha visto coinvolti anche gli agenti del Circondario Marittimo Isolano, i militari hanno ritrovato ad Ischia porto il motorino. Lo scooter era parcheggiato nello scivolo di alaggio della vecchia Foce di Zi Maddia, sopra il borsone da pesca del ragazzo con all’interno i documenti, gli occhiali, gli indumenti con le ciabatte e tutti gli effetti personali. Chiaro il segnale che Salvatore Iacono non era più risalito. A quel punto sono scattate le ricerche degli uomini della Capitaneria di porto di Ischia al comando del tenente di vascello Gabriele Bonaguidi che ha disposto l’uscita in mare del SAR e della Motovedetta oltre al’impiego di un gommone privato con a bordo marinai esperti del luogo ed il Maresciallo anziano Sarpo. Nel frattempo è stato allertato il nucleo sommozzatori di Napoli ed i vigili del fuoco scelti per le ricerche in mare. All’alba è stato però Zio Marco a fare la macabra scoperta, indossata la muta, l’uomo ha scandagliato i fondali nelle zone usualmente battute dal ragazzo. Il ritrovamento è stato pressocché immediato, intorno alle 5,30 del mattino l’uomo ha individuato il corpo senza vita del 20enne immerso a quattro-cinque metri di profondità nel punto ipotizzato sin dai primi pattugliamenti di ricerca ad una trentina di metri dalla costa. Il ragazzo indossava il costume ed una retina da polipi, niente maschera, niente fucile. Strappato all’inclemenza delle acque che tanto amava Salvatore è stato caricato sul gommone della capitaneria e trasportato sul molo della riva sinistra del porto d’Ischia. Il giovane sub non mostrava segni di violenza, solo un occhio sfatto e la bocca ferita con una copiosa fuoriuscita di sangue, probabile conseguenza della prolungata permanenza in acqua. Secondo le prime ipotesi del medico legale che ha accertato l’avvenuto decesso, Iacono potrebbe essere morto per un malore causato dalle ripetute immersioni e risalite. Quasi certa,  l’ipotesi di decesso avvenuto per annegamento, l’esame visivo della dottoressa Foglia non ha infatti rilevato particolari che facciano presumere altrimenti. La dottoressa Magnetta, il magistrato responsabile dell’inchiesta che dovrà far luce sulla morte del ragazzo,  ha disposto l’esame autoptico. La salma dello sfortunato è stata trasferita nel reparto di medicina legale del II Policlinico di Napoli. Scene strazianti e drammatiche si sono vissute nell’aria cupa e desolata del porto ischitano, quando il gommone con a bordo il corpo di Salvatore ha oltrepassato il canale e la scogliera d’ingresso. I familiari del giovane sconvolti dal dolore attendevano sul molo e la madre del ragazzo non ha resistito gettandosi in acqua nel tentativo di raggiungere il suo piccolo. La capitaneria ha recuperato dalle acque la donna in preda ad una crisi. Salvatore era da tempo divenuto il pilastro della sua famiglia, da quando un altro luttuoso evento aveva colpito il suo mondo con la morte prematura del papà a cui era subentrato nel difficile compito di capo famiglia,. Lascia un ricordo indelebile e profondo i tutta la comunità foriana e nei colleghi del supermercato Decò dove da tempo era impiegato come macellaio.

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 11:31