Un'isola stupenda e un mare da amare Stampa
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ForioNews - Intrattenimento
Scritto da Anna Verde   
Giovedì 27 Ottobre 2005 15:29

Un'isola stupenda e un mare da amare

L’altro giorno passeggiavo sul lungomare di Forio… il tempo non era quello che ci si aspetta di trovare a settembre, passando dalle parti di Basso Cappelle ho deciso di fermarmi e di godere di quel mare così bello, era impossibile bagnarsi e quindi sono rimasta li, quasi attonita a guardare le onde che si infrangevano sugli scogli ed a tornare indietro con i ricordi, a quando, d’estate passavo le mie giornate a giocare a correre e pescare proprio lì…

Il tempo sembrava non passava mai e quel mare intanto mi dava energia e voglia di vivere, mi riportava indietro insieme alle sue onde ed io mi sentivo parte di quell’elemento … eppure quanto l’avevo odiato, da adolescente, nell’età in cui ognuno di noi desidera fuggire via, per me, come per tante altre persone esso rappresentava un carcere e nello stesso tempo l’unica via di fuga.
Ed intanto ricordavo com’era bello quando da bambini scendevamo in profondità a cercare ricci, quando si facevano lunghe nuotate, fino allo scoglio dell’Uorio per prendere le cozze; quando si mangiavano le patelle crude, quando le persone anziane ti raccontavano le storie dei pescatori quando il mare ancora si amava.
Dopo aver ricordato tutte queste stupende cose sono, inevitabilmente, tornata alla realtà, ma la realtà non è così bella come nei dejavou.
Ora non è più così… ora non si fa più attenzione a rispettare il mare, ora non si dice più ai bambini di non sporcare le spiagge, l’acqua è sporca, più sporca delle strade dove una volta si camminava a piedi nudi… quel sapore dei ricci e delle patelle appena pescati rimarrà sempre un ricordo che faremo bene a tenere stretto … le nuotate a largo che facevamo una volta sono diventate molto rischiose a causa dei motoscafi che passano troppo vicini alla riva e quello che è più brutto è il fatto che i nostri figli non potranno godere del loro mare come abbiamo potuto fare noi!
E quanto più ci penso tanto più mi ripeto: “Che Vergogna”. Abbiamo avuto il dono più bello, quello di vivere su una stupenda isola, quello di appartenere al mare, e noi invece di curarlo ce ne freghiamo … eppure questo mare ci dà da mangiare, quest’isola d’estate ci assicura il lavoro.
Una volta Ischia era rinomata per le sue acque limpide, per le sue spiagge e per la cortesia e la tranquillità che i luoghi sapevano offrire… Ora di tutto questo cosa resta? Come possono i nostri ospiti apprezzare la nostra isola se noi stessi non l’apprezziamo più? L’abbiamo scambiata per una miniera d’oro e sfruttata come tale … Ora quel filone si sta esaurendo e con esso anche quell’amore che nutrivamo per lei…
Ora è arrivato il momento di far rinascere quell’amore… è il momento di restituire all’isola quello che lei ci ha dato per anni … E’ arrivato il momento di tornare a rispettarla, non solo a parole come facciamo da anni … Stavolta c’è bisogno di fatti, e forse un giorno Ischia sarà di nuovo degna di rispecchiarsi negli scritti e nelle canzoni che tanti le hanno dedicato e nei ricordi che ognuno di noi porta radicati nell’anima … Quelli di un’isola stupenda e di un mare da amare!
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 15:45