Contro Comunicato Stampa dell’ACAP, Forio 09 Agosto 2010 Stampa
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ForioNews - Trasporti
Scritto da Nicola Lamonica   
Domenica 08 Agosto 2010 13:35

Contro Comunicato Stampa dell’ACAP, Forio 09 Agosto 2010

“Ricatto continuo   .  .  . ma non mollano il morso, ed a bocca ben stretta continuano a far cassa nei periodi delle vacche grasse, per poi  alleggerirsi d’inverno “. Se non fosse una cosa seria potrei chiosare con una battuta del genere il Comunicato ACAP che annuncia lo stop alle “ agevolazioni “ ai residenti a partire da mercoledì prossimo.

La circostanza e la gravità dell’evento prospettato impongono una riflessione puntuale ed aggiuntiva alle questioni legate al trasporto marittimo che, è bene ribadirlo, non è un semplice esercizio di contrapposizione tanto per occupare il tempo tra gli armatori ed i cittadini, tra le istituzioni locali e regionali e l’Associazionismo dei Consumatorie; ma l’affermazione di uno stato di diritto nel Golfo di Napoli che viene messo in crisi da atti di sottomissione del 2002, frutto di un accordo fuori legge tra il Governo Regionale ed il mondo imprenditoriale marittimo.
E’  necessario, quindi, affrontare il momento per risolverlo sul nascere; ma è necessario anche spingere in avanti il discorso per capire dove porta il dopo Caremar nel Golfo di Napoli se - alla diritta via indicata dal Consiglio Regionale per quanto riguarda la costituzione della Co.Re.Ma.  -  dovesse continuare a prevalere il silenzio istituzionale e se alla democrazia ed al confronto dovesse subentrare l’accordo  tra pochi intimi  o  il problema dovesse caratterizzarsi essenzialmente per una questione tecnica nelle mani di pochi imprenditori del mare. Non è la prima volta che ciò accadrebbe e  continuare a non capire invece che i trasporti via mare, dal momento che vanno ad incidere sulla realtà economica e sociale di un territorio, appartengono alla politica è un errore madornale a cui  può ricorrere solo chi è interessato a commetterlo.
Non dimentico, in questa circostanza, le serrate di anni fa ed i momenti drammatici che gli isolani furono costretti a subire per mancanza dei necessari approvvigionamenti e che dovemmo sconfiggere con la lotta, anche dura. Di fonte a certe provocazioni, quella di oggi non è di poco conto, non c’è altra strada che quella della lotta se il dialogo interistituzionale  e l’Autorità Prefettizia dovessero fallire. Ed è bene che tutti ricordino all’ACAP che la presenza sul mercato ed  il mercato stesso si conquistano con l’applicazione delle leggi e non con la conservazione di privilegi, col dialogo e non con le minacce, con il confronto tra le diverse  espressioni armatoriali sulla qualità dell’offerta e non con il monopolio o cosa assai più grave con l’offensiva nei confronti dei più piccoli.
Nicola Lamonica