Forio: Commento Foriano, Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te, i cimiteri foriani, maltese e consorte, kronos noa e quello che non vedono, sacrato del soccorso Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Martedì 22 Ottobre 2013 11:07

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te

I CIMITERI FORIANI

Una vera vergogna non eliminata dai fiori dei prossimi giorni
Come ogni anno ci apprestiamo a vivere nella prossima settimana al grande spreco di denaro nella gara più stupida che l’umanità ha potuto immaginare. La corsa a chi fa più bella la tomba o il loculo del proprio caro. Un’usanza assurda che immancabilmente ritorna ogni anno di questi tempi. Nel frattempo come per tante cose tutti se ne fottono delle condizioni pietose in cui versano quei luoghi per tutto l’anno e che peggiorano ogni anno. Dato che considero il cimitero di paese il luogo in cui sono conservate non solo le spoglie degli abitanti del luogo, ma anche le tradizioni, la storia e la cultura di un paese; capirete bene, quindi, perché preferisco non partecipare a questa ignobile gara messa su dalla stupidità umana. Com’è possibile, per esempio, permettere, da anni, che ci siano tubolari innocenti che oltre a deturpare le nicchie, nascondono nomi e foto dei nostri cari e mettere fiori per cercare di nascondere questa vergogna. Sarebbe stato molto più intelligente e rispettoso nei confronti dei propri cari che non ci sono più, pretendere la eliminazione di quella presenza vergognosa e presentare una immagine diversa e più rispettosa. I foriani come gli altri, perché anche negli altri comuni la situazione non è che sia delle migliori, ad eccezione del piccolo cimitero di sant’Angelo mantenuto molto bene dagli abitanti del luogo, hanno altre cose cui pensare e quindi continuano a ricordarsi dei loro cari solo perché DEVONO farlo in questa ricorrenza. Nella mia solita agostana visita nel cimitero ho avuto la fortuna di imbattermi in una professoressa di storia e cultura tedesca che accompagnata da due giovanette e da una persona anziana stava spiegando ai suoi interlocutori italiani il significato e la storia che riusciva a leggere nella forma e nelle fattezze dei loculi e delle tombe foriane. Una conferma dell’importanza dei cimiteri che in altre località rappresentano una tappa importante per tante persone che si recano a visitare quelle località. Francè anche per queste cose, quando hai tempo e quando ti trovi a passare per Forio fatti un giro per il cimitero e pensaci tu, visto cheanche i tuoi uomini hanno iniziato ad usare questi luoghi solo per le loro passerelle politiche.

MALTESE E CONSORTE

Hanno rappresentato per qualche politico foriano e qualche scribacchino di regime un’ottima occasione per far notare la loro presenza a Forio, magari spendendo anche soldi pubblici. Abbiamo visto il vicesindaco arrampicarsi sulla scala per depositare un fascio di fiori su una vergognosa nicchia abbandonata da anni a se stessa, l’assessore al culto impegnarsi in studiati sproloqui e i scribacchini di regime a mettere in risalto i festeggiamenti per il centenario della morte dell’illustre figlio di Forio e sua consorte. Ho partecipato anch’io, invitato dall’amico Nino D’Ambra, alla ricorrenza vergognandomi per le condizioni in cui avevano lasciato le due tombe anche in occasione di quella ricorrenza, lo sento ancora di più oggi il sentimento di vergogna, dopo aver costatato nella giornata di lunedì le condizioni in cui versano le due tombe: tornate nell’oblio totale. ‘MTTITEV SCUORNE soprattutto voi che avete osato mercificare anche il ricordo di persone che nulla vi avevano chiesto e che in vita avevano dimostrato tutto il loro disprezzo per gli uomini del potere, cosa che farebbero anche con gli attuali politici foriani. France’ come sopra anche per questo vedi di provvedere tu, visto che il “filo unitario” Maltese potrebbe non trovare più l’interesse dell’assessore clericale. Piccolo e disinteressato suggerimento perché non unire le due spoglie e sulla nuova tomba non prevedere la posa di una copia bronzea di una delle sue opere, mi offro, fin da adesso, a reperire i fondi necessari presso privati.

KRONOS NOA E QUELLO CHE NON VEDONO

È indubbiamente encomiabile il lavoro svolto da quest’associazione nella lotta a quei cittadini foriani che non fanno la differenziata e che gettano i rifiuti negli orari non consentiti. Nonostante la loro presenza e l’aumento di cittadini multati continuano a comparire, negli angoli più periferici e caratteristici di Forio, cumuli di rifiuti di ogni genere. La loro sacrosanta guerra ai non rispettosi dell’ordinanza sindacale sarebbe davvero cosa ottima se si venisse a sapere di un loro intervento, per esempio, in una qualsiasi mattina, in località Pietre Rosse dove sotto gli occhi degli allibiti turisti si effettua il travaso di immondizia che di differenziato non ha proprio nulla. Si accorgerebbero del fetore insopportabile che oltre ad ammorbare l’aria pura di quella zona, fa scappare velocemente i numerosi turisti che fanno footing a quell’ora della giornata. Potrebbero inoltre recarsi in qualsiasi ora della giornata, per esempio, in località Zaro e controllare quale criminale abbandona in quella zona sotto il naso di tante persone puzzolenti camion e verificare il loro contenuto. Forse al buon Giuseppe La Franca e ai suoi uomini è stato chiesto di tenersi lontano da quelle zone? Ti garantisco caro Peppino che quelle zone d’indubbio valore turistico sono molto frequentate da quei turisti che continuano a scegliere Forio come loro meta.

SACRATO DEL SOCCORSO

È o non è un luogo sacro? Di chi è? Però questi interrogativi interessano davvero poco ai foriani, interessa invece sapere se e quando saranno fatti i sempre più necessari lavori di ripristino della sicurezza. Perché le sue condizioni mettono quotidianamente a rischio l’incolumità delle numerose persone che lo affollano. Incolumità che viene anche messa a serio rischio dalla pavimentazione scoscesa della strada che porta al Sacrato e alla chiesa del Soccorso e che facilmente potrebbe essere portata in sicurezza; infatti, basta davvero poco a riempire le fessure allargate fra i basoli con un po’ di cemento e sabbione. Un accordo fra Chiesa e l’assessore comunale al Culto potrebbe facilmente e in breve tempo portare alla soluzione dell’atavico problema. SU, BASTA POCO CHE C’ VO?