Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te

CI AVETE ROTTO IL C…O
Come non condividere l’esternazione televisiva della Littizzetto
In un momento in cui veniamo chiamati, con la forza, a pagare l’ultimo balzello di Stato con l’iniqua tassa sulla prima casa, che è bene ricordare doveva essere una garanzia di questo Stato, l’annuncio del ritorno in campo della Mummia Berlusconi manda a quarantotto tutti i nostri sacrifici che si volatilizzano in un battibaleno. Con quale animo ci apprestiamo in questi giorni a versare altro nostro sangue nelle casse di uno Stato che non è in grado di tutelare i nostri sacrifici ?

Con quale animo dobbiamo pagare la nuova tassa se sappiamo a priori che non servirà a nulla se non ad arricchire sempre i soliti squallidi speculatori. Con quale animo andiamo a pagare se ogni giorno i mass media nazionali ci propinano notizie di grandi evasori che non pagano milioni e milioni di euro di tasse e sono presenti nel nostro Parlamento o addirittura fanno i coordinatori della forza politica più grande del nostro paese. Con quale animo dobbiamo recarci a pagare le nostre tasse quando veniamo a sapere che nel nostro paese che si dovrebbe mantenere solo sul gioco d’azzardo legalizzato, si permette ai gestori di queste bische di non versare quanto dovuto allo Stato per migliaia di miliardi di euro, si avete capito bene non sono cifre campate in aria e poi si raggiunge l’accordo per il pagamento di qualche centinaio di miliardi di euro. Insomma in un paese dove si permettono queste cose, mi spiegate un poco perché le persone oneste dovrebbero continuare ad esserlo e pagare fino all’ultimo euro di tasse? Allora ben vengano tante Littizzetto che pubblicamente gridano con tutte le loro forze ci avete rotto il cazzo. Nella speranza che la maggioranza di questo paese silente e prono trovi la forza di alzare la testa e di mandarli tutti a quel paese. Ma ritorniamo nel nostro paese che purtroppo è troppo identico se non peggiore di questo Stato assassino della legalità, della uguaglianza e del rispetto delle esigenze solo della povera gente.

UN UOMO BUONO PER TUTTO
Soprattutto se nel tutto c’è la possibilità di maneggiare grossi quantitativi di danaro. Lo abbiamo a Forio anche se è un mezzo sangue e non un foriano doc, anzi per non far arrabbiare i panzesi, un panzese doc. Un uomo capace di avere “conoscenze” e “competenze” in tutti i campi, da quelli marini a quelli montani, da quelli delle sale gioco a quelli sottoterra, e non ci riferiamo ai camposanti. Insomma il giovane rampante delfino del primo cittadino, che è riuscito ad accreditarsi anche presso un altro sindaco isolano, è sempre pronto a tutto; fino ad oggi, anche se a detta di qualche rappresentante delle forze dell’ordine è sotto costante controllo, non si è riusciti a trovare uno straccio di prova per incastralo. Lo sanno bene che non sono affatto dicerie del popolino invidioso, ma sono fatti concreti che puzzano lontano un miglio per quanto siano troppo vicino al malaffare. È un gioco che viene portato avanti da anni sul filo di una lama di rasoio e che per il momento lo vedono vincitore, anche se lo si vede sempre meno per le strade del paese, forse troppo impegnato sia di notte che di giorno a curare i suoi sporchi e poco leciti affari. Anche questo è un classico esempio che in questo Stato a farsi strada sono solo quelli che riescono a giocare senza scrupoli con il destino degli altri, trovando convivenze in quel mondo oscuro voluto proprio da questo Stato: sempre più forte con i deboli e debole con i più forti. È un personaggio troppo noto nella vita pubblica foriana per avere bisogno di un nome, lo conoscono tutti, soprattutto quelli del malaffare con cui se la intende a meraviglia e se le cose non cambiano a Forio si corre il serio rischio di trovarselo anche come Sindaco.

PROSSIME ELEZIONI
Non essendo credente e non frequentando quegli ambienti in cui si predica il perdono e il dare sempre una opportunità di una seconda chance anche a chi ha sbagliato, il dibattito politico che si sta cercando di accendere in questi giorni nei salotti e in certi ristoranti non mi appassiona più di tanto, anche perché sa tanto di vecchio, anche più vecchio del modo con cui si è amministrato il paese nell’ultimo ventennio. Non basta avere un volto nuovo per rappresentare il nuovo nella vita politica amministrativa di un paese, vi assicuro che vi sono altrettanti volti vecchi che potrebbero rappresentare il nuovo molto meglio di tanti giovani che fino ad ieri sono stati alla finestra e che escono fuori solo in occasione di qualche tornata elettorale. Sto pensando ai tanti cosiddetti vecchi giovani, che si sono andati a realizzare anche fuori isola e dove hanno avuto notevoli successi professionali. È inutile prendersi in giro, attorno al grave ammalato Forio, non servono più le mezze tacche servono luminari che con la loro esperienza sappiamo trovare rimedi e mettere in pratica le cure necessarie per tentare di salvare un paese che dire ormai allo sfascio à dire davvero poco. Salvare questo paese richiede un grande lavoro e tantissimi sacrifici che solo chi lo ha già fatto nella sua vita per raggiungere i suoi obbiettivi lo potrà garantire. Già da domani sono a disposizione per fare un serio tentativo per la formazione di un team che oltre alle capacità intrinseche in ognuno dei partecipanti voglia soprattutto  dedicare buona parte del proprio tempo nei prossimi 5 anni per salvare questo paese che continuo ad amare dal profondo della mia anima. Tutto questo naturalmente al disopra di qualsiasi credo politico: l’unico credo dovrà essere l’amore sincero nei confronti di questo paese.