Forio: Commento Foriano, Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te, disservizi foriani, la giustizia italiana, i diversamente alibi diversi foriani Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Martedì 02 Ottobre 2012 14:18

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te

DISSERVIZI FORIANI
Nessun fatto positivo all’orizzonte
Sfido il più acceso fan di questa maggioranza a trovarmi un solo fatto positivo portato avanti da questa amministrazione, nell’ultimo anno di vita amministrativa.

Con questo non voglio dire assolutamente che nel precedente ci sia stato qualcosa di positivo, ma limito la ricerca solo per non far faticare troppo questi fan che gironzolano per le stanze del Comune senza fare nulla. Se prima la colpa era della Segretaria Generale che metteva il bastone fra le ruote della macchina amministrativa foriana, con il suo allontanamento è stato eliminato anche quest’ultimo alibi. Da mesi poi siamo in attesa di sapere chi interrogare per avere risposte certe e concrete sulle varie problematiche che attagliano il paese facendolo diventare sempre più invivibile. Tutte le leve del comando sono nelle mani del “buon” Franco Regine, che per dare una sterzata alla sua ciurma si ritrova con tutte le deleghe assessoriali fra le mani e non essendo un Batman, ma un comune mortale, forse troppo comune, il paese si è infilato in una situazione davvero tragica, dove riescono a vivere bene solo i soliti furbetti di quartiere. Questa è purtroppo la drammatica realtà foriana e, ripeto, nemmeno il fan più acceso di Franco Regine, può dire e dimostrare il contrario. È vero che in questi ultimi mesi l’unica preoccupazione di questi signori sono le prossime elezioni amministrative, ma lasciare il paese in queste condizioni è davvero una cosa da criminali. E spero non servino a nulla le cene che si iniziano a fare nei vari ristoranti foriani, con questo o quel candidato a futuro sindaco di Forio.

LA GIUSTIZIA ITALIANA
Ho rivissuto, grazie ad una fiction mandata in onda dalla prima rete della TV di Stato, la tragica storia della Giustizia italiana che all’inizio degli anni ottanta fu protagonista e artefice di una delle sue pagine più oscure e vergognose con il processo Tortora. Nel vedere l’ottima e puntigliosa ricostruzione fatta, non ho potuto non ricordare uno dei periodi della mia vita più ricco di impegno civile. Fui da militante radicale napoletano impegnatissimo a far trionfare la Giustizia Giusta alla fine ci riuscimmo, grazie anche alla nostra tenacia e all’impegno profuso in quegli anni. Ricordo, come se fosse ieri, il mio incontro con Tortora, quando insieme all’amico Elio Vito lo andammo a prendere all’aeroporto di Capodichino insieme a Marco Pannella che lo affiancava in quegli anni nella sua battaglia di civiltà giuridica. Lo ricordo curvo sul suo bastone ma con una fierezza per quello che stava facendo per gli italiani e per l’Italia, non comune. Un incontro che all’epoca mi segnò moltissimo e che accrebbe la mia sete di Giustizia giusta nel rispetto delle norme, anche e soprattutto per questo da anni continuo a combattere la mia battaglia solitaria in attesa che qualche Magistrato si decida a porre un freno al malcostume imperante soprattutto nella vita amministrativa dell’Italia e in particolare della mia Forio.

I DIVERSAMENTE ALIBI DIVERSI FORIANI
Si, a Forio si specula anche sulle disgrazie e ci sono diversamente alibi diversi fra loro a secondo della loro importanza. Il mio amico Stefanino, con il quale oltre a sentirci per telefono ci incontriamo spesso, dall’inizio dell’estate mi ha segnalato una palese ingiustizia a suoi danni. Purtroppo per lui è un diversamente abile (termine poco conosciuto soprattutto nel comando della Polizia Municipale foriana) che non riesce a far capire al nuovo Comandante dei Vigili come devono essere rispettati i suoi diritti. Munito del suo tagliando che sancisce la sua inabilità non riesce proprio a far capire che non essendo proprietario di alcun mezzo di locomozione deve per forza di cose ricorrere di volta in volta, quando si deve muovere dalla sua abitazione, alla disponibilità delle sue tre figlie, che per fortuna sono tutte automunite. La benedetta telecamera che difende le ZTL foriane non ha ancora la possibilità di leggere il tagliando dell’Handicap e allora ogni diversamente abile ha dovuto segnalare il numero di targa dell’auto utilizzata per i suoi spostamenti. Il buon Stefanino nella sua disgrazia è più fortunato di tanti altri perché avendo tre figlie ha l’opportunità di non scocciare sempre la stessa e quindi a turno e a chi trova libera chiama una delle sue tre figlie, ma questo non gli è concesso, perché lui, a detta dei vigili foriani può segnalare una solo autovettura che sarà immune dalle foto scattate dalla telecamera “ignorante”. A nulla sono serviti i suoi viaggi al comando della Polizia Municipale, a nulla sono servite le sue faticosissime salite nella stanza del Comandante e dopo essere stato sballottato avanti e indietro ripetutamente a seguito di un evidentissimo scaricabarile fra il Comandante e i suoi uomini ha deciso di investirmi di questo suo problema come se io avessi la bacchetta magica. Uso solo i tasti del mio PC per raccontare le ingiustizie foriane, fra queste proprio in questi giorni me ne è stata raccontata un’altra in netto contrasto con quella di Stefanino. La mia amica Maddalena, mi ha invitato a notare che nei pressi della banca di Roma è stato creato appositamente un posto riservato ad un diversamente abile che non ha nulla a che vedere con quella zona, abitando a diversi km di distanza. È un posto riservato con tanto di numero di targa, che il neo e zelante comandante della Polizia Municipale, farebbe bene a verificare soprattutto per evitare di avere un diverso atteggiamento nei confronti di due diversamente abili, per intenderci quelli che lui nei suoi avvisi continua a chiamare handicappati.

Ultimo aggiornamento Martedì 02 Ottobre 2012 14:24