Cava dell’ Isola, la magia, il cemento, la libertà negata Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
ForioNews - Cronaca
Scritto da Antonello Impagliazzo   
Sabato 27 Febbraio 2010 17:29

Cava dell’ Isola, la magia, il cemento, la libertà  negata

Deve essere vero che, come qualcuno diceva, le cose belle si apprezzano di più quando ne siamo lontani. Ischia è piena di posti straordinari, di una natura generosa e dalla bellezza travolgente. Eppure molti di noi passano accanto alle meraviglie di quest’ isola indifferenti, come abituati a tanto splendore senza davvero rendersi conto dell’ unicità di certi luoghi, di certi  panorami, dell’ equilibrio armonico che esprimono.

Devo ammettere che negli ultimi anni, complici le situazioni lavorative, ho trascurato la frequentazione di tanti di questi luoghi, in particolare della straordinaria baia di Cava Dell’ Isola. Ho però un fortissimo ricordo della magia che esprime questa spiaggia, con la sua semplice ma unica armonia.
Questo ricordo risale a qualche tempo addietro, in un periodo in cui vivevo a Roma, quando per la prima volta, dopo anni in cui la stagione estiva mi vedeva impossibilitato a goderne le bellezze, finalmente un inatteso periodo di vacanza mi riportò  ad Ischia. Tale fu la mia emozione nel rivedere la spiaggia di Cava, nel respirare quell’ atmosfera creata anche dai tanti ragazzi che la frequentavano, in maniera rispettosa della natura del luogo, ma in piena libertà, che rimasi li per una settimana di fila, dormendo sulla sabbia di notte e mangiando grazie ai tanti amici che venendo lì mi rifornivano del necessario.
Non posso dimenticare l’ effetto ipnotico dei suoi tramonti, il benessere profondo che la sua contemplazione mi donava e quello scoglio in mezzo al mare su cui spesso sedevo ore a meditare, ascoltando il brusio lontano dei ragazzi sulla spiaggia fondersi al suono della risacca.
Ora, in un momento in cui  non vedo da tempo quella spiaggia, in un momento in cui pare che si sia deciso di porre un freno alle costruzioni selvagge sull’ isola cominciando dalle abitazioni del popolo, dalla mia finestra virtuale sul mondo mi giungono immagini e parole che contrastano con questo “nuovo corso”.
Prima le notizie sulla costruzione di una caserma nel bosco della Maddalena, poi il sequestro di una “scogliera abusiva”  proprio a Cava, infine l’ appello di un gruppo che ha raggiunto oltre 1600 aderenti in pochi giorni che denuncia una evidente attività di costruzione speculativa proprio a ridosso della spiaggia,con la creazione di una discesa a mare sbancando il costone friabile  e di numerose strutture  (dalle foto se ne contano una quindicina) che a quanto pare costituiranno un complesso alberghiero-turistico.
Tutto ciò a poche decine di metri dal mare, in una zona che, essendo a molto meno di 300 mt dalla battigia e per di più di dubbia consistenza idrogeologica, dovrebbe essere non edificabile al di là dei vincoli generali cui la nostra isola è sottoposta.
Mi chiedo come sia possibile tutto ciò, mi chiedo come è possibile che proprio ora e sotto gli occhi di tutti si stia consumando uno scempio ambientale di tali proporzioni senza che nessuno degli organi preposti al controllo reagisca.
Qualcuno dice anche ci sarebbero richieste per privatizzare parte dell’ arenile , cosa che se venisse autorizzata priverebbe ulteriormente tutti gli isolani di un altro importante pezzo della loro libertà di accesso e fruizione delle meraviglie isolane, riservandolo come è accaduto altrove, solo a chi vuole e può  pagare le tariffe giornaliere dei gestori. E’ già accaduto a S.Montano, dove per favorire un privato, già detentore di un grande parco termale, si è di fatto ridotta la spiaggia libera ad una sottile fetta, per di più situata nell’ angolo dove il sole tramonta già a metà pomeriggio.
Intanto, migliaia di persone, aderenti al gruppo FaceBook “Salviamo Cava dell’ Isola  dalla privatizzazione” chiedono a gran voce risposte da parte delle amministrazioni e degli organi preposti al controllo.
Cosa succede? In base a quali autorizzazioni grossi gruppi alberghieri stanno operando sul territorio in questo modo?  Le costruzioni rispettano tutte le norme ed i vincoli ambientali e di sicurezza? E soprattutto,cosa ne sarà di una dell’ ultima spiaggia veramente libera dell’ isola?
Antonello Impagliazzo

Ultimo aggiornamento Sabato 27 Febbraio 2010 17:33