Pronti a farci carico del fitto di una casa dignitosa Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 19 Febbraio 2010 13:33

Pronti a farci carico del fitto di una casa dignitosa

Il sindaco regine incontra i Lacerra nella prima serata di ieri.
Tra tensioni, polemiche e diffidenza si è giunti ad un accordo. L’amministrazione comunale di Forio è alla ricerca sul territorio isolano di una sistemazione dignitosa per la Famiglia Lacerra. Contrattualizzerà il comune, immediatamente disponibile all’assunzione degli oneri. Regine respinge le accuse di insensibilità e dichiara di essere stato da subito disponibile ad aiutare le famiglie in difficoltà. Respinge le accuse di favoreggiamento sulle liste di abbattimento consegnandoci l’elenco ufficiale inviato dal comune alla procura ed il invita il paese a voltare pagina e modi d’agire.

Francesco resta diffidente ed attende lo svolgersi degli eventi: “E venuto solo perché domani c’è la TV!”. Mamma Teresa invoca il rispetto del popolo.
Finalmente il sindaco Regine esaudisce le attese della famiglia Lacerra! Il Primo Cittadino raggiunge Francesco e la sua compagna nella prima serata di ieri per ascoltare doglianze, sfoghi e richieste. Accantonata così l’ipotesi delle seicento euro mensili per sei mesi, ritenute una sorta di “elemosina”, il dott.Franco Regine si  dichiara disponibile a sostenere da subito il fitto di una abitazione dignitosa per la famiglia colpita dal drammatico abbattimento della casa familiare. Francesco Lacerra resta diffidente ed attende lo svolgersi degli eventi: “E venuto solo perché domani c’è la TV!”. Mamma Teresa invoca il rispetto del popolo e le azioni concrete che prendano il posto delle chiacchiere e delle operazioni di facciata. Si è trattato di un incontro breve, condito da un certo attrito e da forti scambi di vedute che alla fine, non senza lasciare a debita distanza le parti ha portato ad una nuovo provvedimento di cui si assumerà gli oneri e le competenze l’amministrazione locale.  L’amministrazione comunale di Forio è alla ricerca sul territorio isolano di una sistemazione dignitosa per la Famiglia Lacerra. Contrattualizzerà il comune, immediatamente disponibile all’assunzione degli oneri. Regine respinge, così, le accuse di insensibilità e dichiara di essere stato da subito disponibile ad aiutare le famiglie in difficoltà. Respinge le accuse di favoreggiamento sulle liste di abbattimento consegnandoci l’elenco ufficiale inviata dal comune alla procura ed il invita il paese a voltare pagina e modi d’agire . 
Sindaco perché non è venuto in municipio sin’ora?
“Io mi sono dimostrato da subito vicino alla famiglia. Io da quando Francesco in Procura mi disse che sarebbe venuto qui, dichiarai che non avrei opposto resistenza. Questa e la casa del Popolo e come ha accolto altri cittadini in difficoltà faremo con i Lacerra. Noi non siamo insensibili e non vogliamo fare la carità a nessuno come erroneamente hanno interpretato i familiari leggendo la delibera degli aiuti mensili di 400€. Il nostro era un contributo alla locazione! Io personalmente partecipo al dramma e per questo, però, non posso ricevere insulti ed ingiuri. Noi le assorbiamo senza reagire proprio perché comprendiamo il momento drammatico, derivante dalla perdita di un bene immenso come il tetto familiare. Capiamo che una mamma in attesa non ha più la sua casa, che una bimba ha perso la sua stanzetta. Siamo attaccati su tutti i fronti, siamo tra l’incudine ed il martello. I magistrati ci inquisiscono per favoreggiamento e connivenza con i cittadini abusivi, i cittadini ci linciano per le azione che mette in essere la Procura”

Però, Sindaco, il Procuratore De Chiara ha ribadito senza mezzi termini che siete voi responsabili degli ordini di esecuzione. Che oculatamente insabbiate le pratiche “amiche” per esporre altre meno amiche. Come è possibile?

“ Il comune è stato mero esecutore di un ordine della Procura. Il Signor De Chiara, quando fa queste cose, lo fa perché non teme gli ischitani, un tessuto ancora buono che non reagisce. Forse teme altre realtà dell’Hinterland!Noi come lista abbiamo inviato questa sola ed unica lista dall’UTC il 4 febbraio scorso. Non abbiamo favorito nessuno anzi ci siamo esposti cercando di traccheggiare per recuperare tempo nella speranza di poter trovare qualche cavillo ”

Come spiega allora alcuni mutui concessi ed altri no, Provenzano ad esempio?

“ Solo nel caso di Provenzano ci è stato chiesto il bilancio, ma non è mica colpa nostra!”

Perché allora vi siete affrettati ad accendere i mutui, se siete già sottoinchiesta?

“Le comunicazioni, perentorie, erano già del Luglio scorso. Non potevamo esimerci! I comuni che non hanno acceso i mutui sono quelli che non hanno ricevuto l’ingiunzione perentorie. Non hanno ancora pratiche passate in giudicato e così non hanno perfezionato la pratica. Noi abbiamo delle sentenza passate in giudicato e ci sono state trasmesse già le pene comminate dal giudice. Solo per una causa ci è stato chiesto il bilancio” - Nel mentre telefonicamente riceviamo direttamente dal Sindaco la comunicazione che Lacco ameno non h avuto comunicazione di sentenze passate in giudicato, ad Ischia son giunte due per le quelli la Cassa Depositi e Prestiti ha richiesto il bilancio comunale. Casamicciola Terme ovviamente è già a sei pratiche finanziate- Poi il sindaco prosegue spiegando le sue ragioni, sempre relative ai mutui accesi:” Come sindaco non puoi appellarti a nulla! In caso contrasto saresti  esautorato dalla pratica ed l tuo posto sarebbe nominato un commissario ad acta che si fa carico della pratica. Se questo stillicidio non dovesse avere fine ed il terzo condono con le proposte di emendamento per l’attuazione in Campania tarda ad arrivare, l’unica soluzione è che i sindaci della provincia di Napoli si dimettano. Perché vorrebbe dire che la politica non riesce a trovare soluzioni. Significherebbe che noi non abbiamo più referenti. Continuando con gli abbattimento a carico dei bilanci comunali, finiremo in dissesto, perché sono soldi che tolgono dalle nostre risorse. Qui si passano i guai ed i problemi non si risolvono. Noi saremo disposti a tutto per risolverli anche a passare i guai, ma purtroppo non c’è via d’uscita! Noi a livello d’immagine ci stiamo distruggendo. Tutti si sono persuasi che viviamo n una sorta di cappa d’illegalità, dove c’è connivenza tra amministratori e cittadini dediti all’abuso, all’azione illecita. Così non possiamo opporre motivazioni, fatti importanti e sostanziali come le carenze croniche del Ministero dell’ambiente che ci blocca le somme dei tre condoni. I piani Regolatori fermi in Soprintendenza. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Tutto questo è poca cosa dinanzi alle notizie di reato che ancor oggi continuano a  pervenire. Dobbiamo capire che si deve voltar pagina. I tempi sono cambiati, gli anni 60-70 sono finiti! Io d’ora in avanti sfido chiunque a dire che noi li abbiamo autorizzati a fare un abuso. Stiamo approntando l’accordo con ditte disposte a demolire i nuovi abusi, inerenti le nuove notizie di reato. Spero questo serva a dare un segnale”.

Ora però la famiglia Lacerra ha pagato ed è in difficoltà. Cosa vi siete impegnati a fare?

“ Avevamo preparato giù una delibera. Con le somme stanziate non intendevamo offendere nessuno, ne fare l’elemosina. Si è frainteso. Era un semplice aiuto. Se io avessi una casa la offrirei volentieri gratis. Con questa delibera che è rivolta a tutti ci esporremo, già so dei gravi problemi a cui andremo in contro. Sono per questo preoccupato, ma capiamo e vogliamo venire in contro alla gente. Tanto che u di noi già pende l’accusa di favoreggiamento e connivenza!Ora visto che i Lacerra han rifiutato la proposta abbiamo deciso di farci carico di fittare loro una casa per sei mesi oppure fino al 31 dicembre, ovvero il termine in cui posso impegnare il bilancio. Siamo immediatamente disponibili. Abbiamo già interessato al famiglia di provvedere e chiediamo a tutti, con il pubblico avviso su questo giornale, di aiutarci a trovare un alloggio che pagherà il comune. Cosa posso fare di più? Prendermi le contumelie? Cosa devo fare? Ora appronteremo il provvedimento per il fitto, un provvedimento che mi esporrà, ma che faccio convinto di poter sostenere queste persone duramente colpite ” .

LA RISPOSTA DEI LACERRA

Francesco Lacerra: “Io non ho più parole. Sapeste quante cose che ho in testa che posso fare aspetto, qua da qua non mi muovo…poi vedremo. Io penso sempre che hanno u’sette mazz n’piett! Se volevano potevano risolvere il problema senza far abbattere le case. Le loro liste, i fax tirati fuori adesso se li tengano. Io ho la lista dell’amico mio a Napoli. Si, perché quello l che mi ha buttato giù la casa  mio amico”  

Più dura ed amareggiata Mamma Lacerra: “Notte e giorno ho lavorato. Mi sono uccisa vicino ad una cucina, sacrificando tutto. Mi sono bruciata per dare un futuro ai miei figli ed ora passo vicino a quella che era la casa di mio figlio e non la vedo più. Una casa dove c’è il sangue. Questa è democrazia?Questo è giusto? Siamo agli stessi livelli di Hitler e Stalin. Questo sindaco butta a terra una casa abitata da una bambina, una donna incinta e un uomo che la mattina si alza, che stia bene o malato per vedere dove fa giorno! Perchè non buttavano giù una casa nuova disabitata o un capannone? Questa è tutta gente boriosa che a studiato e ci snobba, mandandoci in mezzo ad una strada. Io mi sento una donna con tutte le mie miserie, loro non so se si sentono uomini, dopo quello che hanno fatto! Io ho tirato avanti crescendo una famiglia  cui grazie a Dio non manca niente, oro fanno i gradassi sulla nostra pelle, cambiano una macchina al giorno, trascorrono in mille modi le vacanze, va bene, non li invidiamo chiediamo solo che rispettino il popolo che li ha messi in quella posizione. Io lavoro ancora e vado avanti orgogliosa dei miei figli, loro non so come faranno senza restare attaccati alle poltrone”.

Ultimo aggiornamento Venerdì 19 Febbraio 2010 15:44