Forio: Commento Foriano, sorridi alla vita che la vita sorridera' a te, viva il popolo della protesta Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Martedì 26 Gennaio 2010 22:05

Commento Foriano di Peppe D’Ambra

Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te

VIVA IL POPOLO DELLA PROTESTA
Sarebbe davvero cosa buona e giusta.
Certo la maestosa manifestazione che ha riempito quasi per intero un buon tratto della statale che da Lacco Ameno porta a Ischia non può non avere una risposta o almeno un impegno serio da parte degli amministratori politi locali e dai loro referenti politici, regionali e nazionali se ce l’hanno. È anche vero che questa partecipazione potrebbe essere classificata alla stregua delle manifestazioni messe in atto nella fine degli anni settanta dai bancarellari delle sigarette di contrabbando che si trovavano ad ogni angolo di Napoli.

Anche allora il popolo dei banchetti aperti giorno e notte invasero le strade del Vomero quando, lo Stato decise seriamente di porre fine al dilagare del contrabbando delle sigarette. Oggi però la questione è molto più seria perché si tratta di porre si fine ad una illegalità ma anche delle aspettative non solo di lavoro ma di vita di intere famiglie che hanno fatto sacrifici disumani per poter crearsi un tetto per se e i propri figli. Se vista solo in questi termini la manifestazione di ieri merita un grande plauso e la solidarietà di tutti. Le mille case che il Procuratore De Chiara dice che si devono abbattere sulla nostra isola, voglio augurarmi che non siano solo tutte prime case della povera gente, perché come si è iniziato chissà perchè sia a Barano, sia a Procida sia a quella sospesa sulla Borbonica per uno strano gioco del destino sono stati solo abusi perpetrati dalla povera gente per costruirsi la loro unica casa. Altra cosa sarebbe stato se l’integerrimo Procuratore De Chiara avesse avuto l’accortezza di una prima demolizione di un grande abuso perpetrato da qualche eccellente che pure è presente sicuramente sul territorio ischitano, anche di recentissima fattura. Sicuramente, credo che non ci sarebbe stata questa sacrosanta crociata nei confronti di un potere politico giudiziario che continua a prediligere, forse anche inconsapevolmente, i due pesi e le due misure quando si tratta di far rispettare la legge. Chi circola per le strade dell’isola, non può non notare quello che sta accadendo anche in queste ore, solo a causa della mancanza delle regole certe che non si sono volute fino ad oggi. Il Procuratore De Chiara e il potere giudiziario dovrebbe imporre alla classe politica di mettere fine a questa carenza legislativa con la emanazione finalmente del famoso piano regolatore che dirà agli isolani quello che si può realmente fare. Certo, mettersi nei panni di quei poveretti che hanno, oggi davanti all’uscio delle loro abitazioni, le ruspe di Stato pronte ad entrare in azione per demolire non solo le loro case ma anche e soprattutto le loro aspettative di una vita migliore, non è una cosa piacevole per nessuno, figurarsi per chi è riuscito solo grazie ad enormi sacrifici a raggiungere quell’obbiettivo. Non so se la manifestazione di ieri riuscirà a raggiungere lo scopo di fermare quello che oggi gli organi giudiziari dello Statola e la legge vigente ritengono legittimo e come fatto inoppugnabile, di sicuro mi voglio augurare che possa diventare l’inizio di una vera presa di coscienza da parte del popolo silenzioso e che sulla nostra isola possa rappresentare l’inizio di una partecipazione anche per le tante altre cose che non vanno bene. Perché di una cosa sono certo: la stragrande maggioranza dei partecipanti era formata dalla gente comune che non può pagarsi tecnici e avvocati di grido; gente comune che davvero non sa a che santo rivolgersi per difendere un bene che sicuramente non potrà più crearsi. Una vita di sacrifici, caro De Chiara anche per te dovrebbe essere difficile da buttare giù, anche se le leggi vigenti dicono il contrario. Iniziamo a colpire con la stessa severità e serietà i grandi abusi, ad iniziare dal mostro dell’ex caserma dei Carabinieri del Cuotto che rappresenta un vero e proprio attentato non solo al territorio, ma anche e soprattutto una offesa a tutte quelle persone che non riescono a trovare un tetto sotto cui ripararsi e vengono costretti a delinquere. Si perché di un’altra cosa dobbiamo avere vergogna e dell’altissimo numero di case sfitte presenti sul territorio isolano che vengono occupate solo per due mesi all’anno, quando va bene. Perché un altro dramma che ha sfilato nelle giornata di ieri è proprio quello rappresentato dalle centinaia di giovani coppie che cercano invano in locazione una casa a prezzi giusti. Quando lo trovano un tetto libero diventa impossibile a causa delle richieste assurde di pigione che avanzano i proprietari. Manifestiamo anche contro questo assurdo comportamento dei proprietari di più case, che proprio grazie a questi prezzi continueranno a costruire nuove case.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 08:27