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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Venerdì 11 Dicembre 2009 20:10

Forio: Franco Regine randella i cittadini onesti di Forio

Nonostante la legge parli chiaro e riconosce il diritto dei cittadini a chiedere la restituzione dell’IVA sulla spazzatura. Con una lettera dai toni forti si invitano i cittadini a ricorrere non si sa ben in base a che cosa avverso una decisione campata in aria dal responsabile dei tributi del Comune di Forio RANDo. L’avv. Rizzoto da sempre a fianco dei cittadini ritiene legittime le richieste dei cittadini e li invita a non preoccuparsi per la lettera inviata dal responsabile dei Tributi del Comune all’ombra del Torrione.

Che l'Italia sia il paese del diritto e del rovescio, come scriveva, se la memoria non mi inganna, il grande Flaiano, beh è un fatto certo, ma che si possa cercare di far diventare il bianco ..nero, e viceversa, no, questo proprio non è tollerabile. Torniamo a parlare di Iva, anzi per l'esattezza di IVA e TIA. Come ben sa chi ha seguito i nostri precedenti articoli pubblicati da IL GOLFO, in seguito alla sentenza della suprema Corte Costituzionale, la n. 238/2009, è stata riconosciuta la natura tributaria della tariffa igiene ambientale (TIA) e, quindi, la sua esclusione dall'IVA. Detto in sintesi. Chi paga per l'immondizia deve sì pagare anche se il servizio, come a Forio, funziona poco e male, ma non è tenuto a dare nulla, e sottolineo nulla, a titolo di IVA. E questo perchè l'IVA è prevista solamente quando vi è un rapporto sinallagmatico, cioè il cittadino
paga e in cambio gli viene fornito un servizio ( es. fornitura elettrica ). Se invece il cittadino deve comunque pagare perchè non vi è un contratto, ma una imposizione tributaria, allora non deve nulla a titolo di IVA. Sul punto la Corte Costituzionale, che, nonostante Berlusconi la pensi diversamente, ancora ha il potere di dichiarare se una legge rispetta o meno la Costituzione e i principi costituzionali, è stata non chiara, ma chiarissima. Ne consegue, pertanto, e noi lo abbiamo scritto più volte, che i cittadini dei Comuni di Casamicciola Forio e Serrara Fontana, dove si applica la TIA "caricata" dell'IVA al 10 % hanno il diritto, anzi lo " stradiritto " di chiedere, se vogliono, che non gli sia più caricata nelle fatture l'IVA. Non solo. Hanno anche il diritto di chiedere il rimborso di quanto è stato loro illegittimamente "prelevato" negli anni scorsi. È per questo motivo che questo giornale ci ha accompagnato nella nostra iniziativa, volta ad aprire gli occhi agli ignari cittadini che per anni hanno versato un obolo non dovuto.
Molti cittadini ci hanno seguito ed hanno chiesto alle amministrazioni di restituir loro il "maltolto". E qui viene il bello. Perchè mentre il responsabile dell'AMCA, che a Casamicciola gestisce attualmente la riscossione di quanto dovuto per la TIA, ha sostanzialmente preso tempo, rimandando a successive ulteriori verifiche la eventuale restituzione delle somme; il Comune di Serrara Fontana gestito dall’ex compagno contadino Cesare Mattera fa orecchie da mercante e non avvisa i cittadini che possono fare richiesta della restituzione dell’IVA; Forio ha assunto una posizione ben diversa. Ecco infatti cosa si sono visti rispondere i cittadini che avevano protocollato una richiesta di restituzione del balzello dal responsabile del settore Tributi del Comune di Forio. Diciamolo subito: quanto scritto dal dott. Rando non sta né in cielo né in terra e appare solamente come il tentativo, peraltro grossolano, di scoraggiare i contribuenti dall'intraprendere iniziative che invece sarebbero del tutto fondate. Infatti il dott. Rando non sa, e questo è grave perchè egli occupa il  posto che occupa, e prende i soldi che prende, perchè dovrebbe essere una persona competente e, soprattutto informato, prima di scrivere ai cittadini onesti di Forio, che la modifica del decreto legge cui fa riferimento non esiste più. E non esiste più perchè quell'emendamento, proposto dalla senatrice Bonfrisco, non è passato perché è stato addirittura ritirato dalla stessa; perché siamo certi sono state migliaia le mail di protesta arrivatele da parte dei cittadini italiani che pagano le tasse. Nella legge di conversione del decreto legge citato, trasformato in legge il 09/11/2009 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 24/11/2009, non vi è traccia dell'emendamento. Quindi al momento l'IVA sulla TIA NON DEVE ESSERE PAGATA. Non solo. I cittadini sono pienamente legittimati a presentare le richieste per chiedere la restituzione di quanto versato e non dovuto. Devono solamente rispettare i termini di prescrizione. Quindi è palese che l’invito perentorio del responsabile del settore tributi del Comune di Forio sembri quasi avere i toni di un tentativo di dissuasione nei confronti della giusta richiesta di rispetto delle leggi dello Stato da parte dei cittadini ONESTI di Forio, che, a differenza di tanti altri che non vengono perseguiti con la stessa fermezza e precisione, pagano puntualmente le tasse. Va infatti chiarito che chi vuole agire per il rimborso delle somme non dovute per gli anni passati deve rispettare solo i termini di prescrizione. Noi continuiamo ad offrire la nostra assistenza gratuitamente il sabato sera dalle ore 17.00 alle 18.00 presso il caffè Florio nei pressi del cinema delle Vittorie, si può contattare sia il sottoscritto al 338 22 36 805, sia l’avv. Paolo Rizzotto al 347 03 59 627.

Sul punto abbiamo sentito l'Avv. Rizzotto che dall'inizio ci assiste da sempre nella nostra battaglia:
DICHIARAZIONE DEL LEGALE PAOLO RIZZOTTO
Mentre appare certamente corretta la posizione, anche se non condivisibile, assunta dal responsabile dell’AMCA, quando, in risposta alle richieste dei contribuenti casamicciolesi e fermo restando che il pronunciato costituzionale sulla illegittimità dell’IVA sulla TIA appare al momento inattaccabile, li invita gentilmente a soprassedere per il momento a impugnare la richiesta e ad attendere le decisioni dello Stato, desta molta perplessità la posizione del Comune di Forio. Sul punto va rimarcato che eventuali richieste all’Ente Competente,da parte di cittadini di restituzione di quanto prelevato a titolo di IVA sulla TIA  potrebbero trovare accoglimento stante la decisione della Corte Costituzionale; sarebbero legittime e certamente non vincolate dai termini temporali indicati dall’Amministrazione foriana. Quanto al riferimento fatto dal dottor Rando ad una modifica legislativa esso è del tutto fuori luogo in quanto non tiene conto che l’emendamento DELLA SENATRICE BUONFRISCO è STATO RITIRATO. Non solo è talmente fondata la posizione di coloro che ritengono che l’IVA non sia dovuta sulla TIA e sulla TARSU e che è possibile agire per la restituzione di quanto indebitamente versato, che non è da escludere che nella FINANZIARIA, ATTUALMETE IN DISCUSSIONE IN PARLAMENTO, SIA INSERITO UN PROVVEDIMENTO GOVERNATIVO CHE VADA IN QUESTA DIREZIONE.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 08:35