La prima nata e' Elisa, 2006 Stampa
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LaccoNews - Famiglia
Scritto da Online Information   
Venerdì 20 Gennaio 2006 22:25

La prima nata e' Elisa, 2006

Poco più di tre kg di dolcezza per una cinquantina di centimetri in altezza sono il curriculum del neo bebè di casa Punzo. Un grazioso esserino che già dal pancione di mamma Elvira mostrava tutta la sua ansia di venire al mondo. Ma quanta fatica per trovarla, la signorina, infatti, è nata nel capoluogo partenopeo presso l’ospedale Incurabili e solo da poco ha fatto ritorno nella terra d’origine.

Alle 11.00 del 2 gennaio è nata la prima bambina ischitana del 2006, un mix esplosivo di geni casamicciolesi e baranesi! E quanti Capelli, davvero come dicevano in reparto sembra Pockahontas.
“Aumenta” dunque la popolazione isolana ed il nuovo anno porta con se la gioia di un’altra piccola vita.
Si chiama Elisa Punzo: mingherlina nella corporatura, 2,50 kg (ora oltre tre kg )di dolcezza per poco più di una cinquantina di centimetri mostrano già tutta la grinta e la voglia di far parte di questo nuovo universo per lei ancora sconosciuto, percepito solo attraverso le sensazioni e gli stimoli giunti nei lungi mesi di gestazione. Ma che, ci giureremmo visti i presupposti, imparerà a conoscere presto. Un esserino minuscolo che ancor prima di nascere, infatti, dal pancione di mamma Elvira Mennella mostrava tutta la sua ansia e la voglia di uscire dal guscio, si, uscire dal guscio senza attender oltre, anticipando ogni previsione e conoscere così, finalmente, il suo papà, quello omone che le parlava attraverso l’ombellico della mamma ogni tanto di caccia, cani, viaggi e senso della vita ed i due fratelloni più grandi, che già prima di conoscerla hanno promesso di portala in braccio, magari a spasso per il paese e che sulla questione del nome sono stati molto fiscali, indagando a fondo sulle sue origini e pretendendo rassicurazioni. La curiosità infatti è che i due gemelli fratelli maggiori della piccola di circa sette anni hanno sempre creduto che il suo nome derivasse dal famoso telefilm “Elisa di Rivombrosa”, bacchettando la mamma in quanto a rigor di logica e vedendo la neonata, si sarebbe dovuta chiamare Rosa, visto che infatti era tutta rosa e a quella del telefilm non si avvicinava neppure. In realtà Elisa rinnova la nonna paterna, e l’omonimia televisiva è una semplice casualità.
La piccola Elisa, baranese doc è nata secondo le previsioni e con regolarità presso il reparto di Ginecologia dell’ospedale Incurabili di Napoli, all’indomani del capodanno, quando gli auspici per i giorni a venire già dalle prime ore si son tramutati nel lieto e sperato evento, un magnifico e stupendo dono, Elisa.
Mentre facciamo le presentazioni lei dorme alla grande nella sua culletta, ma quanta fatica per trovarla, la signorina infatti, dopo la faticaccia di venire al mondo era solo da poco tornata nella terra natia e inconsapevole del suo primato se ne stava buona buona in via Regina Elena in quel di Barano, tra le braccia della mamma, come già prima tra quelle di papà Gaetano e nell’osservare il misterioso incanto di un’unione già solidale e salda ancor prima d’ogni conoscenza diretta, ci accorgiamo che la bellezza di quell’idillio sta proprio nel misto di ansia e di pace che inevitabilmente la nascita di un bambino determina.« I figli sono un dono e quando arrivano bisogna accoglierli come tali -ci racconta il signor Punzo- ed ora eccola qui il primo dono ischitano del 2006. Vorremmo ancora fare tante domande, curiosare sulla scelta del nome, ancora di più stuzzicare i fiscalissimi gemellini Luigi e Costantino, se piace di più a mamma o a papà, e se magari anche loro, i neo genitori han già cominciato a contare le dita delle manine e dei piedi… ma questo già si vede, lo si vede da come Elvira la osserva in continuazione mentre la stringe al suo petto. Quello che colpisce è che guardandola così ci si accorge che si ha di fronte una persona a se stante, ma in miniatura: sembra un effetto speciale. E si giunge così a pensare che quella madre e quel bambino fino a qualche ora prima erano una cosa sola, ora invece sono due persone distinte che hanno affrontato per questo un esperienza divina e insieme carnale: il parto.
Ma quante cose in uno spazio temporale tanto breve e quanto sono scontate e conosciute le cose del mondo, fuori, mentre lì, nel nido, nel mondo della madre e del bambino quante cose ci sono da scoprire. Il dato rilevante che per Ischia il 2006 è femmina segno di abbondanza dicevano gli antichi… altro che!
Meravigliosi e splendidi anche gli “ inseguitori” del gruppo primi nati, in ordine cronologico, il 4 gennaio l’ischitana De Fortis Nati Claudia, venuta al mondo a Napoli, il 5 gennaio alle ore 12.30 è la volta di Adamo Francesca, il 7 gennaio, un giorno dopo la Befana, sempre in Napoli, presso l’ospedale San Paolo arriva Giulia Volpe, l’11 l’esercito delle donne conta una nuova arrivata tra le sue fila è la lacchese Testa Marzia e poi per ultima ma non per ultima, Curci Francesca nata al Rizzoli di Lacco Ameno e originaria di Forio, che inaugura la stagione dei parti in quel di Lacco Ameno. « Noi siamo piccoli, ma cresceremo e allora virgola c’è la vedremo, chiusa parentesi riporto sei, noi siamo piccoli ma dateci del lei» così recita una nota canzone del Grande Rascel e per l’occasione appare proprio d’uopo.

Ultimo aggiornamento Martedì 05 Gennaio 2010 18:06