Galeotto fu lo scappellotto Stampa
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CasamicciolaNews - Politica
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 01 Maggio 2008 16:02

È dura lotta tra Cioffi e Sirabella

Galeotto fu lo scappellotto

Nuove  incredibili polemiche sulla gestione delle partecipate. Dopo gli alterchi il corpo a corpo. Sin dall’insediamento per l’amministrazione D’Ambrosio le polemiche, le lite e gli spintoni sono stati all’ordine del giorno. In verità non a caso taluni  membri del gruppo, hanno dato anche dimostrazioni audio e visive, lanciate addirittura in rete sul canale You Tube, di cotanta magnificenza…ma questa è un’altra storia.

L’ultima storia in ordine temporale è, invece, il confronto scontro, l’ennesimo tra gli assessori Sirabella e Cioffi giunti all’usuale corpo a corpo, conclusosi con uno scappellotto finale rimediato, pare, da quest’ultimo, ma anche dal primo. La lite tra compagni sarebbe figlia della iniziale diatriba “Marina di Casamicciola si, Marina di Casamicciola, no”, ma per le parti viste le consuetudine, è cosa da niente. Entrando comunque nel particolare, la diatriba in questione si palesa, secondo i convincimenti del Cioffi nel mancato versamento del canone dovuto alla società partecipata che gestisce il Global Service e al continuo intralcio causato al lavoro dei suoi amministratori dall’azione di governo condotta dall’assessore al ramo, il Sirabella appunto.  Il Sirabella dal canto suo, ovviamente, considera infondate e frutto di un intelletto dissociato tali pubbliche esternazioni, non nascondendo al suo interlocutore di ritenerlo un ignorante in materia. Cioffi in tutta risposta considera le gerarchiche puntualizzazioni del collega il parto di un emerito signor nessuno che come tale nulla può e nulla decide in relazioni alle sorti di questa pseudo amministrazione. Insomma uno scambio all’ultimo chi sono io e chi sei tu sublimatosi nel famoso scappellotto galeotto. È stato poi il contorno di strepiti, urla epiteti e lamenti a far gridare alla rissa, una rissa che in realtà non c’è stata, visto che ora, per ammissione degli stessi interessati, si parla più semplicemente di un’abitudine a cui dare scarso valore.   Le principali forme di giurisprudenza attuale fondamentalmente si basano su due forme di codici. Il codice o diritto di tipo Sassone del tipo common law, ovvero aggiornato volta per volta e quello Romano, dove a priori sono già stabilite le leggi e di rimando le regole democratiche e civili atte a garantire soprattutto la convivenza delle genti. In riferimento a quest’ultimo nella Roma Imperiale tali sorte di guarentigie, stabilivano, ad esempio, che era fatto divieto agli eserciti, seppur di ritorno da trionfali battaglie, di fare ingresso nella capitale. Inoltre in virtù di tali emendamenti nei consigli e nei fori era vietato il libero accesso a tutti coloro che non fossero giuristi o senatori. Una roba mica da poco questa, un sistema prodotto con il tempo e con enormi sforzi e sacrifici! Le cronache del tempo sovente  riportano che molti degli emendamenti partoriti in seno a cotanto sfoggio democratico, erano frutto di scaramucce e furibonde liti, scambio reciproco di cazzotti, ceffoni e scappellotti prive ovviamente di alcuna regola e giammai frutto di civile confronto. Tanto che non potendo la più grande potenza civile e democratica di allora, basarsi sulle volontà del più “forte” fu necessario istituire un apposito servizio d’ordine, le Guardie Pretoriane. Certo che per arrivare a questo ci volle un po’ di tempo… .
Evidentemente anche a Casamicciola, dove le cronache ci spiegano che da mesi non si trova altro modo per ricomporre un quadro politico ed amministrativo degno, se non la lite, sarà necessario istituire un servizio di guardie comunali capaci di garantire l’ordine  ed in particolare l’incolumità di assessori e consiglieri comunali, questo unitamente, ovviamente all’adozione di un codice legislativo del tipo common law. Un codice che di fatto già c’è. Un provvedimento al quale di questo passo, giungeremo in molto meno tempo di quanto avessero fatto i romani.
Una presa d’atto più che un idea che vuole tutelare, più di ogni altra cosa, il voto dei cittadini arrivati ad attribuire all’attuale classe dirigente la bellezze del 70% delle preferenze. Un voto che meriterebbe quanto meno un minimo di dignità e di decoro. Quella stessa dignità e quel decoro che da tempo non abita più in municipio teatro di continui scontri, allontanamenti, diatribe, fatti e misfatti. Tutto “materiale di politica post moderna” già mai legato a temi eccelsi o aneliti di grandezza, bensì a questioni e cipigli similari a quelli caratteristici dell’età infantile. Non a caso, forse, il nostro primo cittadino è un pediatra!
Purtroppo però dobbiamo ricordare e ricordarci che Casamicciola non è la nursery del Fatebene Fratelli!

LA DICHIARAZIOEN DI CIOFFI

C’è stato un semplice scappellotto, qualche manata alla spalla, ma niente di che. È stata la stessa scena i qualche mese fa a Piazza Marina, né più e né meno. Purtroppo Salvatore si arrabbia quando gli dico che non è nessuno. Lui in qualità di assessore alle finanze tiene marina di Casamicciola senza soldi, versa i canoni a metà e questo secondo me è un modo di fare tendenzioso per mettere in difficoltà gli attuali amministratori allo scopo, credo, di affondare Marina di Casamicciola. Questo a me non va e dunque espongo il mio pensiero. Evidentemente Salvatore non riesce a controbattere, non ci sta ad andare sotto nel confronto e parte con le mani. Purtroppo questo è il suo limite. Tutto questo però è diventata la prassi a cui non si bada neppure più.

LA DICHIARAZIONE DI SIRABELLA

Non so a che cosa si riferisce l’Assessore Cioffi. Non so che scappellotto parli. Non potrei andare sotto in nessun confronto ideologico e dialettico con l’Assessore Cioffi in quanto lo stesso è notoriamente decelerato. Se scappellotto c’è stato non è certamente del sottoscritto che l’ha ricevuto.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 18:54