C.v.d: Alla Luise & Sons il 49% delle quote di “Marina di Casamicciola” Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 15 Novembre 2006 17:31

C.v.d: Alla Luise & Sons il 49% delle quote di “Marina di Casamicciola”

Anche le concessioni comunali dopo l’affidamento alla partecipata trovano collaborazioni private. Resta solo da formalizzare le procedure amministrative per l’affidamento. Con la vittoria della nota azienda partenopea trovano conferme, roumors e indiscrezioni.

”Marina di Casamicciola” ha trovato il socio di minoranza. La “commissione tecnico amministrativa” all’uopo costituita, composta da esperti nelle materie pertinenti all’oggetto sociale ha espresso il suo parere. Sarà, come volevasi dimostrare (C.v.d.), la Luise&Sons a gestire l’affaire Mega Yacht e non solo sui pontili comunali della cittadina termale. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione scadeva alle ore 12,00 di lunedì 2 ottobre ultimo scorso. Il bando, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee, indicava Marina di Casamicciola, società unipersonale partecipata al 100% dal Comune di Casamicciola, quale promotrice di una procedura concorrenziale ad evidenza pubblica finalizzata alla selezione di un soggetto particolarmente qualificato ed esperto nelle fornitura di servizi ed assistenza specializzati alle navi da diporto e relativi passeggeri ed equipaggi, ovvero alle unità da diporto con scafo di lunghezza superiore a 24 metri. Un socio in grado di promuovere il Porto Turistico di Casamicciola Terme nel circuito del grande yachting nazionale ed internazionale, con cui costituire un’apposita società con quota 49% sul valore nominale di euro 24.500/00”. Ebbene dopo lunga polemica e previsioni sull’aggiudicazione del bando confezionato ad oc per il vincitore, il parto è avvenuto. Non è ancora ufficiala e, ma ufficioso è certo come è certo l’attuale presidente responsabile della Marina di Casamicciola e come volevasi dimostrare pesca in terraferma alla corte di società ben note alla comunità locale e che già contano partecipazioni passate e future a Lacco Ameno, Sant’Angelo, Ischia e Capri.
La società ipotizzata nel bando di Marina di Casamicciola srl, che ha ora un secondo socio, trova nei roumors e nelle anticipazioni delle indiscrezioni trapelate la sua conferma ovvero nella Luise la materializzazione di ogni”sospetto”, visto che poi allo stato è risultata aggiudicataria. Per i ben informati l’esito no era scontato, ma scontatissimo e le spese calcistiche e non dell’ultima stagione ne sarebbero la testimonianza più evidente. Queste però restano dubbi non fugati, la certezza sta nell’esito e nella condotta del concorso. La Louise che fra l’altro è stata l’unica partecipante avrà come soggetto sociale: «Gestione di porti, di approdi turistici e dei relativi impianti, compresa la realizzazione delle relative infrastrutture e attrezzature, e l’erogazione alla clientela di navi e imbarcazioni da diporto e relativi passeggeri ed equipaggi, del servizio di ormeggio ed assistenza tecnica, cantieristica, crocieristica, turistica, logistica e di trasporto, nonché la fornitura di beni, ricambi e materiali di consumo, compresi i generi alimentari, i carburanti e lubrificanti con la gestione dei relativi impianti». Il capitale sociale iniziale sarà di 50.000 euro, il 51% è riservati a Marina di Casamicciola, la durata della società è fino al 2035. Fino al 31.12 del quinto anno dalla costituzione della società, è vietata la cessione delle quote da parte dei soci, nonché ogni atto idoneo a determinare la perdita della posizione di maggioranza di Marina di Casamicciola. La società sarà amministrata da un Organo composto di cinque membri, di cui tre nominati da Marina di Casamicciola e due dal socio privato, che durano in carica tre anni e sono rieleggibili. Il presidente è nominato da Marina di Casamicciola, l’Amministratore delegato – a cui saranno delegati tutti i poteri di ordinaria amministrazione – è nominato dal socio privato.
Insomma chi diceva che il Porto di Casamicciola era stato svenduto o regalato ora svenduto o se preferite regalato quello che restava al comune cioè a Kopp’ u  Kuott acqua velluta! Insomma se ci si vuol basare sull’immagine e le dichiarazioni  diffuse in merito alle grandi evoluzioni e sviluppo della società Marina di Casamicciola e agli introiti derivanti la logica del socio nuovo sfugge. Eppure se come faceva Andreotti andiamo oltre i accorgiamo che di fatto Marina di Casamicciola già riceveva tutti i suoi clienti solo grazie alla Luise, vedi le polemiche e le denunce della scorsa estate e senza tutte queste faville sarebbe solo cenere di braciere. Secondo poi l’accordo con la Luise permette di ottenere il massimo risultato in visibilità e riscontro di voto politico con il minimo impegno. Infatti La Luise crea l’indotto, trova il cliente e si cucca i soldi dando la sua parte, piccola o grande che sia a Marina di Casamicciola, quest’ultima compare sempre nell’immaginario collettivo e la cittadinanza votante che vede solo lo sbrilluccichio, ovviamente, potrà solo dire che nessun altro ha fatto ciò che sta facendo l’attuale governo. E questo fermandosi alla superficie ed in termini ottici a ragione. Approfondendo sui conti e le casse comunali altrettanto, visto che pare non sia abbiano di fondi propri neppure gli spiccioli per una “taulella”. Però visto che nessuno di noi orami ha più tempo voglia e stimoli per rincorrere cifre calcoli e particolari quel che resta è l’immagine  di rimando un voto fondato sull’immagine.
Intanto sulla vendita delle azioni il voto del consiglio comunale non c’è, nonostante  il CdA di Marina di Casamicciola, partecipata del Comune, non sia titolare delle quote che gestisce e non può o meglio non potrebbe cederle senza il beneplacito del Consiglio, eppure nessuno sembra interessarsene e chi ne parla viene trattato alla stregua del nemico pubblico numero uno ed ogni dubbio liquidato come una asserzione banale e falsa. E se tra qualche anno un aumento di capitale taglierà fuori la Marina di Casamicciola? Ebbè! Quella sarà un’altra elezione!  Personalmente credo che sarà una cosa bella e grande, molto all’avanguardia che darà i suoi frutti, certo non so a chi, ma un sarà di certo un bel colpo d’occhio. Solo non vorrei essere nei panni di chi sta all’esterno e di rimando sarà tagliato fuori dalla vendita dei servizi affidati con questo bando, cioè tutti. Al di la delle interpretazioni e della fondatezza di ogni commento, usando un termine giornalistico, una domanda nasce spontanea. Perché il comune, affidatario di concessione demaniale marittima quadriennale affida a socio privato, servizi presso detta concessione per più di 35 anni? Faremo forse la fine di Totò che si vendette la Fontana di Trevi? Mah!
Ultimo aggiornamento Domenica 28 Giugno 2009 13:33