TROPPO ESOSA L’”INDENNITÀ” DI FUNZIONE ASSEGNATA Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 21 Luglio 2006 16:30

Basata sul presupposto dell’alto tasso di popolazione e dell’incremento relativo alla stagione estiva, gode di un’ingente percentuale di aumento rispetto alla cifra base. Stando alle convinzioni della minoranza consiliare per voce del suo capogruppo, si tratterebbe di una appropriazione indebita bella e buona. Per l’opinione pubblica che vede rilevarne le caratteristiche e la sostanza a tre anni esatti dal provvedimento l’indignazione rilevata è semplicemente il risvolto di una manovra politica messa in atto da chi aspirerebbe a ben altre cariche.

Più che lecito sarebbe invece quanto previsto in favore della Razzano che opera e lavora con professionalità e competenza impegnandosi oltre ogni funzione.

1380,48€ anziché 307,00€ questo l’aumento del compenso previsto per il presidente del Consiglio Comunale di Casamicciola Terme con una delibera del 20 marzo 2003 e sul quale il Responsabile del servizio economico e finanziario Dott.ssa Lucia De Palma attesta la conformità ai canoni dettati dal regolamento di competenza. Infatti l’indennità di funzione così modificata produrrebbe un incremento percentuale dell’incidenza delle spese per la stessa e per i gettoni di presenza sulle spese correnti stanziate in bilancio pari al 10%, per l’appunto valore inferiore a quello previsto dall’art.11, comma 3 del regolamento 119/2000- 15%.
A ciò al contrario leva il suo grido di sdegno l’Opposizione consiliare che vuole rimarcare la totale inconsistenza dei presupposti su cui si basa il provvedimento, ritenuti mendaci e totalmente fantasiosi. Troppo esosa sarebbe per questi “l’indennità” di funzione assegnata. Basata sulla attestazione dell’alto tasso di popolazione e dell’incremento relativo alla stagione estiva. Stando alle convinzioni della minoranza consiliare per voce del suo capogruppo, si tratterebbe di una appropriazione indebita bella e buona. E questo assodato che in altri comuni ad esempio Barano o Serrara Fontana, la volontà di risparmiare sulle voci di spesa pubblica ha portato addirittura alla mancata istituzione di tale figura, mentre in altre realtà i compensi spettanti non superano i 500,00€. Andando più nel merito del provvedimento questi alla proposta di deliberato antepone una serie di motivazioni tra le quali ovviamente i decreti che disciplinano le attribuzioni delle indennità di cui si scrive e quelli che le determinano, oltre ad evidenziare che la cittadina termale è compresa nella fascia dei comuni da 5001 a 10.000 abitanti. Ancora al presidente è corrisposta una remunerazione pari al 10% di quella prevista per il sindaco, sindaco di un Ente Classificato come Segreteria Generale di II^ classe come i comuni con popolazione compresa tra 10.000 e 65.000 abitanti. A favore dell’aumento deporrebbero anche questioni come la denominazione “Stazione di Cura, Soggiorno e Turismo” con popolazione per otto mesi all’anno superiore a 15.000, il che ricondurrebbe alla previsione di compensi per il Presidente pari a quella degli assessori. La Figura in questione ha una visibilità, importanza ed impegno, maggiore, rispetto a quella di un piccolo comune non interessato da ingente flusso turistico, più che congrua, dunque, la percentuale di aumento del 15% indicata che per altro non supera la soglia delle indennità corrisposte agli Assessori. Inutile rimarcare l’insussistenza dei presupposti basati su di un tasso di popolazione che quanto meno può dirsi anomalo e stupefacente, quando è sullo stesso sito internet del comune viene indicata una popolazione di circa 7000 anime e quando vigili urbani storici dell’ente e dalla chiara fama professionale e dalla lunga carriera sono stati fatti fuori dalla attribuzione d’indennità e compensi, tra l’altro dovuti, a favore di taluni soggetti maggiormente graditi al “regime”. Resta il fatto che comunque dati i trascorsi e la ricostruzione storica dei fatti non si può non sostenere il convincimento di gran parte
dell’opinione pubblica che ritiene i fatti superflui e per i quali si vede rilevarne le caratteristiche e la sostanza a tre anni esatti dal provvedimento. L’indignazione rilevata è semplicemente il risvolto di una manovra politica messa in atto da chi aspirerebbe a ben altre cariche. Più che lecito sarebbe invece quanto previsto in favore del presidente, signora Anita Razzano che opera e lavora con professionalità e competenza impegnandosi oltre ogni funzione dando grande lustro e risalto allo steso comune per il quale a da sempre fatto risaltare lo spiccato senso dell’accoglienza.