BLOCCATI I LAVORI SUL MOLO DI SOTTOFLUTTO NEL PORTO Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 24 Maggio 2006 15:42

 fermare i lavori le autorità marittime investite del problema allorquando ci si è resi conto che per il prosieguo delle attività mancano le necessarie autorizzazioni che invece l’Ente dichiara di possedere. Fin’ora nessun chiarimento è stato fatto, sulla questione molte ombre e poche luci.

Casamicciola si rifà il Look, il lungo mare cambia volto ma come al solito mancando per altro la necessaria e relativa tabella lavori affissa dinanzi all’area di cantiere nessuno sa come e perché tranne ovviamente gli addetti ai lavori. Tanto che a buon diritto è lecito dire che Continua la serrata attività della nuova edilizia pubblica, peccato che più che pubblica sembra un affaire privato. così, a quanto pare,proprio per questa scarsa trasparenza nei giorni scorsi sono stati fermati i lavori sul molo di sottoflutto nel porto. Ad imporre il blocco le autorità marittime responsabili dell’area demaniale ed investite del problema allorquando è stata ravvisata l’assenza delle necessarie autorizzazioni nelle aree della scogliera sottostanti la SS270 nel tratto dominato dall’imponente mole del Pio Monte della Misericordia in corrispondenza del meglio noto Ponte della Lava. Infatti la ditta incaricata dei lavori, M.G.A. costruzioni, stava realizzando sulla detta scogliera una strada ampia 6,50 metri, spostando gli scogli e sistemati nel tratto di mare adiacenti ed in parte frantumandoli per realizzarne ghiaia da sfruttare in altra zona del cantiere.
Dunque un nuovo asse viario da asservire alla darsena in via di realizzazione o al porticato che pare si intenderebbe realizzare per l’impianto di box e negozi? Come al solito solo chi gestisce la cosa pubblica in via privata lo sa! Pertanto la risposta alla domanda di molti su “che cosa stesse accadendo sotto il ponte della lava” è quasi certa: una strada e un porticato, infatti è stato proprio un operaio ad illustrare gli ordini: 6.50 di carreggiata con un porticato sottoposto alla strada ed adiacente al sistema fognario e al ponte in questione. Certo invece che un accurata indagine ha portato al blocco dei lavori salvo adeguate alchimie che sappiano tirar fuori il cilindro dal cappello e mostrare le carte che non ci sono e che sindaco e responsabile unico del procedimento hanno dichiarato di possedere fermandosi sino a tarda ora negli uffici di Ischia del Comandante Giovetti, e ancora non portate in visione. In merito quel che lascia perplessi è il perché il progetto che si ha in mente non viene fatto visionare e sottoposto al giudizio della cittadinanza, ad esempio, portando tutto alla luce del sole. Ancora se tutto è lecito perché dopo il sequestro del cantiere alcuni operai di buon ora sono stati fermati dalla capitaneria ed identificati mentre cercavano di occultare la ghiaia ricavata dalla polverizzazione degli scogli, prova del reato in via di accertamento?
Lavori al molo di sottoflutto del porto: molte ombre e poche luci.
Il Comune di Casamicciola Terme, tra l’altro, con relative determinazioni del Dirigente dell’area Tecnica ha approvato interventi per Lavori “ Ampliamento dell’offerta di ormeggi destinati al diporto in transito e ai megayacchts”. In particolare :
Il 04/11/2005 Approva il bando di gara
Il 24/03/2006 Aggiudica i lavori alla ditta M.G.A. costruzioni
L’11/04/2006 Nomina coordinatore per la progettazione in fase di esecuzione
Il 04/05/2006 Liquidazione competenze per la progettazione all’Ing. Sbriglia
Il 05/04/2006 Affidamento incarico direzione lavoro
Da ultimo in data 07/04/2006 con Ordinanza n. 14/2006 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia, a seguito di richiesta del Comune di Casamicciola Terme, disponeva la regolamentazione delle aree per i lavori previsti dalle richiamate determine allegando alla ordinanza una planimetria con la chiara indicazione delle aree assentite per i lavori a farsi come richiesto dall’Ente locale.Allo stato, oltre alle zone di intervento come disposte dall’Ordinanza dell’Ufficio Circondariale di Ischia, la ditta affidataria dei lavori, come già riportato, sta provvedendo alla rimozione per circa 200 metri lineari di una imponente scogliera posta a protezione della parete verticale a mare della ex strada statale 270 nell’anno 1987: Tale struttura fu realizzata a seguito di danni notevoli alla soprastante sede stradale che ne compromettevano la sicurezza statica.Tali lavori da quanto ha evinto l’autorità responsabile oltre a svolgersi al di fuori dell’area di concessione assentita sono assolutamente estranei a quanto riportato sui progetti approvati dall’Ente che riguardano, per l’oggetto dell’intervento, esclusivamente il piazzale detto dell’Ancora ed il relativo braccio.La rimozione e frantumazione e riposizionamento dei massi di tale scogliera oltre a compromettere la soprastante sede stradale di competenza ANAS, attualmente della Regione ( infatti tali scogli furono voluti dalla Protezione Civile per i cedimenti e le lesioni riscontrate dalla sovrastante struttura che tra l’altro presenta i sottoservizi fognari) avviene, a quanto è rilevabile dai soli atti portati in visione, senza alcuna autorizzazione e senza il coinvolgimento degli Enti preposti ( Regione Campania, Capitaneria, Provincia di Napoli, Protezione Civile Sovrintendenza ai BB. AA ecc. ). Con tale rimozione e spostamento dei massi ad oltre sei metri dalla scarpata della ex strada statale 270 , che resta scoperta e non contenuta ( Sono vigenti ordinanze ANAS che per i problemi statici limitano la portata degli automezzi in transito su tale arteria ) si compromette la utilizzabilità stessa di tale arteria che rappresenta l’unico anello viario di collegamento dell’isola d’Ischia. Tra l’altro, nel corso di tali lavori la gran parte dei massi rimossi è essendo stata frantumata ed utilizzata per costituire una massicciata orizzontale sovrastante la scogliera posta all’esterno del molo di sottoflutto. Non sono più impiegabili per il ripristino. I lavori di spostamento e riposizionamento ad oltre sei metri dalla parete a protezione della ex s.s. 270 rappresentano inoltre una alterazione dello stato dei luoghi con la realizzazione di un nuovo fronte mare che altera la linea del litorale a mare di quel tratto di costa, il tutto senza alcun parere ne tecnico ( genio Civile OO.MM.,Regione Campania, Protezione Civile, Beni Ambientali) ne amministrativo ( autorizzazioni degli enti coinvolti nella proprietà della strada e dei siti interessati) ne è dato comprendere la copertura economica dell’intervento a quali programmi di spesa vada ad attingere. In altre parole e stando ai fatti l’opera appare del tutto abusiva. Irregolarità ed illegittimità sarebbero anche gli incarichi professionali connessi con tale opera in quanto in contrasto con la normativa su Lavori Pubblici Legge 109/1994 e s.m. e i., trattandosi di meri affidamenti fiduciari visto che la norma impone il rispetto della pubblicità e della selezione fra più candidati con motivazione preventiva delle modalità di scelta. Ed i servizi di ingegneria frazionati per eludere la procedure di legge per l’espletamento di gare con evidenza pubblica. Comunque il tutto resta da appurarsi, anche se verrebbe da pensare che qualora le carte fossero state in regola, certo le attività non sarebbero state bloccate e la capitaneria non avrebbe preso posizione ed ancora se queste carte paventate esistessero sarebbe già grave che all’atto della firma dell’ordinanza per il Piazzale Ancora da parte del Comandante Giovetti le stesse non sono state presentate. Bah! Come dice Andreotti, a pensar male si fa peccato, eppure quasi sempre si azzecca!