Casamicciola: Strage animale Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 09 Febbraio 2010 14:39

 

Casamicciola: Strage animale

Sterminati gli allevamenti artigianali della Tresta. Decine di capi sbranati, scoppia l'allarme branco.
Sgozzati, mutilati ed uccisi più di trenta capi fra ovini caprini e conigli in diversi recinti della collina casamicciolese. Un problema che sta creando, ora dopo l’ennesimo grave attacco sta allarme e preoccupazione. Ora è caccia alle “bestie” .

Non è stato un agguato lampo, un attacco unico ed isolato…tutto si é consumato in due aggressioni distinte. Nessuno si è accorto di nulla, nessun ha visto niente per il momento solo ipotesi e tanto rammarico per la strage consumatasi a Casamicciola Terme tra domenica sera e lunedì. Si pensa che un branco di cani sia entrato in azione seguendo l’istinto. Sono i segni evidenti delle zanne, le tracce lasciate sulle inermi caprette, quasi tutte incinte, molte addirittura mutilate del feto, del volto delle zampe,ad indurre nel credere che si tratta di cani. Le bestiole appartenevano in gran parte all'allevamento domestico del signor Andrea Schiano che ha perso 20 capi tra pecore e capre di cui 15 incinte ed alcuni capretti appena nati, un altro ucciso con la madre mentre lo dava alla luce. Altre 9 capretti ed una capra gravida, erano del signor Riccardo Precisano che ha perso anche tutto l’allevamento di conigli, oltre 20 esemplari. Nella serata di domenica c’erano state le prime avvisaglie. Il signor Schiano nel recarsi al recinto per portare da mangiare al gregge ed ai suoi animali, ha notato alcuni capi feriti e sanguinanti. Sconvolto ed abbattuto dall’ennesima avversità, dal dolore per quella ferocia, ha lasciato il posto senza scaricare neppure il suo carico di cibo. Solo ieri mattina, come il signor Precisano, ha fatto la triste scoperta che quasi tutti gli esemplari erano stati uccisi. Solo il cavalluccio, una capretta, un caprone adulto ed uno di pochi mesi rimanevano sul versante scosceso di via Tresta, dove erano stati lasciati a brucare. «E' stato uno spettacolo agghiacciante. Una capretta stava partorendo e l’ho trovata con il piccolo ancora a metà a cui era stata azzannata la testa», ha commentato afflitto il signora ancora agitatissimo per quello che gli era capitato. Le capre sono state morse e sgozzate una ad una, con ferocia, ma non sbranate erano sparse da per tutto come se gli aggressori fossero stati accorti a non perderne nessuna. È quindi evidente che il branco non si é mosso spinto dai morsi della fame, ma in un chiaro intento aggressivo, lo stesso che li ha indotti, tempo fa, ad aggredire lo stesso gregge che allora scampo in gran parte all’agguato e quelli piú piccoli che si trovano in molti fondi agricoli sulle colline e nelle campagne del posto. Tutto è distrutto! Il signor Schiano lavora sostenuto dall’affetto delle sue piccole figlie che amavano il gregge e lo curavano con amore. I cani non mostrano nessun timore nell'avvicinarsi alle abitazioni. L'azione di ieri notte e l’altro ieri pomeriggio é stata portata a termine a non piú di un cinque, seicento metri di distanza dalle case che formano l'anello extraurbano dei due quartieri a ridosso di Piazza Bagni ed in una zona anche bene illuminata. Mentre si susseguono le aggressioni ai danni anche di allevamenti di maiali e di conigli, non é si é ancora riusciti a stabilire come si sia formato questo vero e proprio branco assassino che sta facendo vivere nel terrore non poche famiglie di contadini isolani, e di quanti abitano nelle case limitrofe. Intanto gli allevatori non escludono di istituire una vera e propria squadra di cacciatori che provvedano ad abbattere i cani randagi che stanno fortemente minando la loro tranquillitá. «Se hanno distrutto un gregge di capre per il solo gusto di uccidere - ci hanno dichiarato ieri - allora potrebbero benissimo aggredire qualche ragazzo o signore che si trovano ad uscire o rientrare in casa a tarda ora. Un pericolo che bisogna affrontare con determinazione - hanno aggiunto - prima che qualcuno finisca vittima di questo branco di cani. Cosa aspettano l'ASL e tutti gli altri, che ci scappi il morto?». La tensione é altissima. Quello dei branchi di cani, molto spesso randagi, non è un problema di oggi. Da quando l'uomo civilizzato non rispetta e abbandona i suoi amici a quattro zampe, i cani si raggruppano in grossi branchi ed effettuano razzie, spingendosi fino ai confini dell'abitato, uccidono galline e pecore e ritornano a rintanarsi dove capita. Una decina di anni fa fece scalpore un battuta di ... caccia al cane, con molti di questi animali, diventati selvaggi per colpa dell'uomo, uccisi a fucilate.

Ultimo aggiornamento Domenica 02 Dicembre 2012 18:55