Casamicciola: Sentita e commossa partecipazione studentesca Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 22 Gennaio 2010 16:51

Casamicciola: Sentita e commossa partecipazione studentesca

Apprendisti picconatori a Montecito.
Allievi e giovani discenti accanto ai Demoliscion bloc. Oltre 500 studenti sono scesi in strada per essere accanto alle vittime dell’abusivismo. Centinaia di giovani hanno rivendicato e fatto proprio l’orgoglio abusivo dei loro padri, delle loro madri. Che spettacolo! E che grande manifestazione studentesca !

Un grande successo, una grande adesione e soprattutto al partecipazione di centinaia e centinaia di ragazzi sinceramente e pesantemente colpiti dal dramma di Luigi e Raffaella dal dramma della piccola Anna, al dramma del diritto negato ad una casa la prima ed unica casa! Ragazzi che oltre ogni cosa hanno sentito forte lo spirito di solidarietà ed adesione ad una giusta causa, una causa che esulerebbe dalle loro responsabilità, ma che li pone già dinanzi all’arduo lavoro di uomini e donne di domani: combattere e lottare per una causa. Una causa condivisa e ritenuta giusta.  Schierati con la ragione e la forza della consapevolezza: la consapevolezza che tutti gli uomini sono uguali ed hanno diritto alla pari dignità di trattamento. Soprattutto hanno diritto ad essere tutelati ed aiutati a vivere degnamente. Così un corteo composto ed entusiasta è partito con mezzi di fortuna, furgoni, bus, scooter, auto dalla Piazza Marina. Studenti di diversi istituti senza una organizzazione precisa o regolamentata sono partiti da piazza Marina dopo aver registrato la presenza dagli allievi che altrimenti sarebbero risultati assenti da quella che di fatto è stata una giornata di lezione, lezione di vita, lezione di diritto applicato alla pratica! Terminato l’appello i manifestanti si sono spostati raggiungendo il presidio anti abbattimento a Montecito sotto la casa di Luigi Impagliazzo. Qui tenuti d’occhio da Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani hanno stazionato con compostezza ed attenzione ai discorsi ed alle sollecitazioni del comitato che li ha attesi in loco. Cori di incoraggiamento, catene umane e dibattiti fluenti si sono succeduti nelle ore successive sino a mezzo giorno quando gli allievi hanno dovuto lasciare il posto per prendere parte alle lezioni ed ai corsi pomeridiani. E mentre i ragazzi si cingevano tenendosi la mano in una lunga a catena di solidarietà al coro di “Non molleremo mai, non molleremo mai!”,Anna Di Scala salendo ai piedi del pino gigante ha presentato ai ragazzi Luigi Impagliazzo palesando loro lo stato di Luigiotto ed i motivi che devono persuaderli a continuare nel loro slancio di solidarietà:« Grazie per essere qui! Veniteci incontro sempre perché abbiamo bisogno di voi per contrastare le demolizioni delle case che sono la nostra vita. Ci servite nel caso arrivassero le ruspe di sorpresa. Quest’uomo, questa donna, questa bambina che oggi soffre e tenme per il suo futuro potrebbero essere uno di voi, vostri parenti, vostre sorelle. Questa tragedia potrebbe capitare ad ognuno di noi. Percciò non molliamo e restiamo uniti per combattere e sostenere un nostro diritto! ».Nessuna novità sul piano giudiziario. Oggi si sarebbe dovuto discutere innanzi al giudice dell’esecuzione e con il giudice Carbone le questioni poste dal legale di famiglia. I giudici si sarebbero dovuti esprimere in merito alla sospensiva ed al futuro di Luigi, ma nessuna novità è emersa sino a tarda serata. I “Demoliscion bloc”, forti del sostegno di forze giovani e dell’adesione studentesca hanno reperito sul posto anche un nuovo riparo, il garage di casa Miragliuolo. Povero, non confortevole ma che i manifestanti hanno saputo riscaldare con bracieri e fuochi per tutta la giornata. Ai ragazzi è stato servito per ringraziarli in particolare, te caldo, caffè e panettoni. Pasti poveri, di gente semplice come semplice sarà la lenticchiata organizzata per scaldare i turnanti del picchetto questa sera. Applausi e ringraziamenti a scena aperta si tributano ai portatori di legna che riforniscono gli astanti alla bisogna per riattizzare il fuoco: la notte è ancora lunga!

LE DICHIARAZIONI

Gennaro Ist. Nautico: Per me che ho solo 16 anni è un ingiustizia lasciare una famiglia con un bambino piccolo senza una casa. Così voglio, anzi vogliamo, sostenere questa gente e tutti quelli nelle loro condizioni.

Anna, Daniela, Sabrina, Sara, Rossella, Alessandra, Loredana, Ylenia IPCT Forio: E’ una schifezza che abbattano questa casa. Ci sono miglia di case davvero indecenti e dannose. C’è chi ha quattro o cinque case e ci guadagna su! Allora perché proprio questa casa? Perché si vuole costringere questa gente, gente umile a vivere, non so per strada, n una macchina?  Senza contare poi gli speculatori imprenditoriali e politici. È uno schifo!

Anna  IPCT Forio: Siamo venuti a dare forza. Con la nostra vitalità, l’energia e la gioia di vivere, di manifestare sostenendo chi ha bisogno, questa gente siamo sicuri di poter dimostrare che grave ingiustizia si vuole compiere. Torneremo qui ogni giorno e saremo di più se le ruspe si azzarderanno a farsi vedere!

Giuseppe Vede ed Andrea Talotti, rappresentanti dell’Istituto Termico: Abbiamo organizzato questa manifestazione, dopo che già mercoledì c’eravamo astenuti dalle lezioni in segno di solidarietà per appoggiare questa famiglia e tutte quelle nelle loro condizioni. Ci siamo sentiti in dovere di farlo non come scuola in se, ma proprio come persone. Infatti abbiamo subito raccolto l’adesione dei nostri compagni ed oggi siamo qui a centinaia per far sentire anche la nostra voce di uomini di domani. Lo saremo anche domani e dopo domani sempre più numerosi.

Manuela e Maria del Liceo Scientifico: A scuola le notizie erano frammentate. Non abbiamo ben capito così c siamo divisi tra assemblea e manifestazione. Sapendo più cose saremmo venuti tutti. Noi personalmente siamo qui sempre. Ed oggi abbiamo pensato che scioperando per tante cose ed in maniera compatta in questa occasione il nostro contributo sarebbe stato ancora più imprescindibile. Per questa cosa così grande non dovremmo essere cento ma mille. Dovremmo essere compatti come lo siamo altre volte. Il problema fondamentale è la comunicazione che dovrebbe essere utile e motivo di coinvolgimento per tutti , ragazzi e adulti. Spesso la gente ignora queste cose.

Gianluca ITCG E.Mattei. Non abbiamo pensato neppure un attimo di non partecipare. Vogliamo sostenere ed essere vicini a questa gente perché anche la nostra presenza, è motivo di speranza e la speranza non è mai abbastanza specie in situazioni così drammatiche.

Barretta Marco, rappresentante dell’IPCT Forio

Non abbiamo organizzato nulla di particolare in quanto oggi abbiamo trovato molte difficoltà ed incomprensioni non con i professori, ma con la dirigenza. Noi siamo comunque stati qui e ci saremo nei prossimi giorni torneremo a dare sostegno per dare conforto a queste famiglie. Soprattutto nell’orario extrascolastico saremo qui a picchettare. Ci renderemo utili anche portando vettovaglie e un ristoro caldo in questo angolo umido e freddo battuto da un vento gelido sempre. Sabato mattina un gruppo sarà presente con un presidio fisso e poi faremo delle turnazioni di dieci alunni alla volta. Faremo delle staffette perché la solidarietà in questi casi non è mai troppa.

Ultimo aggiornamento Domenica 02 Dicembre 2012 19:12