C’è poco da festeggiare basta il segno in uno spazio buio Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 06 Dicembre 2009 17:57

C’è poco da festeggiare basta il segno in uno spazio buio

È Natale e a Natale si può dare di più!.
Passata la paura. L’Ascom con l’assessore Conte fanno il giro dei negozi per chiedere un contributo. Affatto entusiasti i cittadini che dinanzi alle cifre esorbitanti paventate, 50mila € più o meno, inorridiscono. Con gli sfollati fuori casa, il paese infangato e la ferita ancora aperta dell’unica vera vittima di questa disastro, eccedere appare fuori luogo.

A voglia a dire che il Comune non caccerà nulla, neppure un euro che bisogna andare avanti ed unire le nostre luci a quelle degli altri comuni. Purtroppo c’è uno spazio buio e non tutti, anzi, la stragrande maggioranza dei cittadini non se la sente di illuminare a festa il paese. Con gli sfollati ancora fuori casa, il paese infangato e la ferita ancora aperta dell’unica vera vittima di questa disastro, Anna De Felice, eccedere appare fuori luogo. Ma passata la paura c’è chi preme per fare le cose in grande e ripercorrere le tappe del passato fatto di scintilli e luminarie d’eccezione, sempre ed ovviamente solo al centro. I porta bandiera della linea “luci a volontà”, sono l’Ascom e l’assessore Conte persuasi che il commercio natalizio ed il turismo di Natale non decollerà senza. Così è corsa ai colloqui con il sindaco, l’ultimo venerdì a mezzo di al Palazzo Bellavista e alla richiesta di contributi ai commercianti. Certo il comune non pagherà perché ci pensa la Regione e gli sponsor, però, in queste ore si porge la mano a chi da settimane non riesce a lavorare causa interruzione “valanga fangosa” e relativi lavori in corso. Affatto entusiasti i cittadini di questo brulichio, cittadini che dinanzi alle cifre esorbitanti paventate, 50mila € più o meno, inorridiscono pensando a quanto ancora c’è da fare per riemergere dalla colata di terra del 10 novembre scorso. Anzi si dicono pronti a tutto specie chi ancora non vede modo di ritornare a casa se e nel caso ogni energia sarà profusa per le luminarie invece che per risolvere il problema della Calamità. Un progetto natalizio che più che il segno sembrerebbe incentrato, nei piani di chi lo sta ponendo in essere, alla piazza Marina e alla litoranea lato solito verso Lacco Ameno. Infatti alle eccezioni sollevate sull’opportunità di mettere luci in aria quando le strade e le piazze sono tutte piene di melma e distrutte, si è risposto: “ ad eccezione di quelle! È Chiaro…”.
Insomma un dubbio amletico Addobbi di Natale si, addobbi no?
Per fugare ogni dubbio si potrebbe coinvolgere nella decisone o magari in una parte la famiglia De Felice a cui dedicare almeno un “giorno”. Oppure si potrebbe pensare per un attimo se vi trovaste nei panni degli esponenti di Governo voi concedereste lo Stato di Calamità ad un paese che spende più di cinquanta mila euro in lampadine?
Credo di no, piuttosto porgereste la vostra attenzione ad un popolo che a Natale prenderebbe il coraggio a due mani “spegnendosi” in segno di protesta per il disinteresse manifestato sin’ora dallo Stato. Ma, forse, il disinteresse è più nostro, di noi casamicciolesi che altrui! Uno spazio buio che paradossalmente attragga mille riflettori su questa terra e la sua gente, quella gente che ha bisogno di tornare alla quotidianità non di fare festini. È Natale e a Natale si può dare di più! Per sentire l’evento basta il segno e magari un gesto.

Ultimo aggiornamento Domenica 06 Dicembre 2009 18:43