Marina di Casamicciola: Operai ancora senza stipendio da due mesi Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 05 Dicembre 2009 19:36

Marina di Casamicciola: Operai ancora senza stipendio da due mesi

Lavoratori e società partecipate in crisi.
Solito copione solita prassi, lo scorso ottobre l’ultimo pagamento ed oggi dopo l’emergenze anche la crisi monetaria. I dipendenti in municipio chiedono di parare con il sindaco per sapere a quando il  pagamento delle somme dovute. D’Ambrosio assicura: «appena riceveremo i canoni per l’uso dell’eliporto sarete pagati! ».

Due mesi di arretrato e tempi duri per i lavoratori della società Marina di Casamicciola. La questione si ripete ormai da quasi due anni. Non è certo la prima volta dunque e non sarà, sicuro,l'ultima. A quanto pare il solito disguido tecnico, legato alla mancata riscossione di alcuni crediti, ha causato l'omesso pagamento. Così a Casamicciola la crisi economica sembra colpire particolarmente la seconda, in ordine di fondazione, delle partecipate cittadine, “la Marina di Casamicciola” che da tempo tentenna nel versare gli stipendi ai suoi dipendenti. Gli operai della società mista, infatti, attendono ancora che vengano versati gli stipendi di ottobre e novembre. Così   oramai alle prese con debiti e bollette hanno deciso di chiedere spiegazioni direttamente al sindaco facendosi accompagnati in Comune ieri mattina al termine del turno di lavoro dal proprio responsabile, Cap. Salvatore Farina. L'amministrazione con il primo cittadino in testa, ha preso atto della grave problematica, assicurando che già dalla prossima settimana saranno versate le somme dovute ai lavoratori. «Appena riceveremo i canoni per l’uso dell’eliporto sarete pagati! », ha dichiarato il dott. Enzo D’Ambrosio agli operai nell’atrio del municipio affollato di dirigenti, assessori avvocati e sindaci impegnati nel trovare soluzioni e risposte alle diverse questioni dei rifiuti degli abbattimenti e non da meno della questione ritornare a vivere all’indomani del 10 novembre. Una vicenda annosa, dunque, che rischierà di riproporsi ad ogni scadenza mensile. Una vicenda di omessi pagamenti e ritardi che mette in luce la situazione critica di una società mista che fondata sugli introiti dei canoni che il comune deve versarla, si pone in una condizione di debolezza economica che minaccia la sua esistenza. Il suo quadro strutturale “sovradimensionato”, poi, implica necessariamente che vada rivista e rimodulata se non si vuole rischiare di compromettere lo stato di intere famiglia e padri che devono portare a casa il ”pane quotidiano”. Forse sarebbe meglio non illuderli che questi enormi carrozzoni siano il volano dello sviluppo economico e sociale del paese.

Ultimo aggiornamento Sabato 05 Dicembre 2009 21:41