La “ Forestale” a Casamicciola Terme distrugge la “foresta”, 25 novembre 2009 |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||||
Scritto da Nicola Lamonica | |||||
Giovedì 26 Novembre 2009 19:11 | |||||
La “ Forestale” a Casamicciola Terme distrugge la “foresta”, 25 novembre 2009 E’ strano, ma è così! Oggi è apertamente lo Stato ad annullare un pò di verde dell'Isola d'Ischia distruggendo parte della florida pineta del Castiglione che è l'orgoglio degli isolani per far posto ad una caserma, quella della Forestale; in più , l'abbattimento degli alberi che soprastano un’area decisamente friabile ( foto n. 7111 e 7112 ) (sono stati tagliati in poche ore oltre una cinquantina di pini ! ) avviene a pochi giorni dalla frana ed a pochi chilometri di distanza da essa, in un'isola da tutti dichiarata a forte rischio idrogeologico. E sono in molti quelli che si oppongono a tale insediamento - dalle forze politiche comuniste (in particolare) agli ambientalisti, dalla gente comune alle istituzioni locali e da sempre in modo convinto l’Assessorato all'Ambiente della Provincia di Napoli - e tutti si chiedono ma per quale motivo un fatto così bello e gratificante per Casamicciola e per l’isola ( qual è la ricerca di un sito e la edificazione in esso di una struttura idonea per dare stabilità e maggiore efficacia all'intervento della Forestale) si debba realizzare in dispregio alle regole ( manca anche la variante al Piano Regolatore che sebbene richiesta non è stata mai discussa in Consiglio Comunale, per cui è da ritenersi illegittima la procedura di affidamento dei lavori! ) e in offesa al patrimonio boschivo? E cosa assai comica, se non tragica, perché si debba operare una devastazione di un area boschiva, in un’isola dalle ventimila case abusive in parte a rischio demolizioni , per costruirvi un struttura che sarà chiamata poi a difendere e ad intervenire su un territorio a rischio, quello del’intera isola d’Ischia, che se resiste lo deve certamente alla laboriosità dei contadini ( in forte ripresa è la vinicoltura), alla presenza delle piante ( là dove non vengono abbattute! ) ed a quella rete di canali viari naturali e frutto dell’ingegno dell’uomo costruiti a seguito di vecchie tragedie (in primis quella del 1910) che nel tempo nessuno ha mai saputo sapientemente curare e conservare?
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Ultimo aggiornamento Sabato 28 Novembre 2009 22:23 |