Fermoposta all’italiana Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 15 Aprile 2009 14:23

Fermoposta all’italiana

Ancora disservizi nella consegna della posta a Casamicciola
Canone Rai sul lampione e raccomandata in viaggio da tre mesi. Casi eclatanti registrati tutti nella zona tra La Rita e Piazza Maio. Si fa sempre più strada la convinzione che il nostro Paese necessita di un cambiamento nell'organizzazione della consegna della corrispondenza.
Orami da anni segnaliamo i disservizi postali, con il racconto ed il reportage di lettere mai consegnate, documenti dispersi, cumuli di missive gettati chissà dove e senza che questo però sensibilizzi i vertici della società affinché vengano presi provvedimenti. Nella fattispecie le ultime da Casamicciola che meritano un’ulteriore grido di denuncia sono la mancata consegna da una ricevuta di ritorno per una raccomandata inoltra da oltre tre mesi e il fermo posta su palo della luce.

« Le Poste non consegnano le lettere ed io qui  ad aspettare documenti importanti! Sottolineo che non è la prima volta che accade una cosa del genere!», dice il signor Nunzio Iaccarino che da settimane fa su e giù per gli uffici postali alla strenua ricerca della sua raccomandata e relativa ricevuta di ritorno, soprattutto di qualcuno che gli possa dire cosa e come fare per recuperare l’originale della spedizione. Una ricevuta importantissima per l’uomo orami esasperato dal timore di poter avere ricadute in termini economici se la sua ricevuta non verrà ritrovata al più presto.
Direte voi:"Non è l'unico"… fatto certo è che situazioni del genere non dovrebbero accadere, soprattutto se pensiamo che il servizio non è affatto gratuito, anzi, periodicamente le tariffe vengono aumentate!
«Gli uffici postali a cui mi sono rivolto mi hanno dato le stesse risposte: "manca il postino, il ritiro va effettuato presso di noi, torni domani, vada Ischia, vada di qua vada di la"...ma cosa vuol dire "manca il postino"?! E ritirare presso di gli sportelli significa aspettare una o due ore per fare in modo che la mia posta venga cercata? Scherziamo!E poi quale postino?
Meglio fermarsi qui…ci tengo a precisare che di reclami ne ho fatti diversi, ma le risposte non sono mai arrivate!», conclude il signor Iaccarino.
Il problema cardine del sistema di distribuzione sembra essere legata all’assenza di portalettere ferrati e con esperienza e conoscenza del territorio
Questa figura professionale sta scomparendo, ora ci sono quasi unicamente "poveri" ragazzi assunti tramite agenzia interinale che diventano matti ad imparare il giro di consegna per poi, in molti casi dopo pochi giorni, essere trasferiti o addirittura lasciati a casa! Emblematico e al limite dell’assurdo è il caso delle signora Della Corte che in settimana ha trovato la lettera di pagamento per il canone Rai appesa ad un lampione della luce in località La Rita. Ad avvertire la donna un nipote che giocando a pallone in strada si è incuriosito a quella busta e sul frontespizio ha riconosciuto le generalità della zia…cose da pazzi, cose di casa nostra. Quasi sicuramente la busta è stata messa li da qualche cittadino a cui erroneamente, come da prassi capita, la lettera è stata recapitata o da qualcuno che l’ha rinvenuta dopo che il postino se l’era persa. Solo il timore di poter mettere nei guai “il povero” e giovane postino ha impedito alla donna di rivolgersi ai Carabinieri, limitandoci a segnalare a noi questo grave episodio Un fatto ad ogni modo gravissimo che lascia intendere lo stato in cui versa il servizio che è regredito di anni luce con i cittadini alla strenua ricerca della propria posta lasciata dove capita e da chiunque risieda almeno nella zona indicata sulla busta.
Penso che situazioni del genere debbano far riflettere, a questo punto allora andrebbe agevolato chiunque voglia aprire una agenzia di spedizione corrispondenza, tanto da offrire al consumatore la possibilità di appoggiarsi a chi ritiene più valido!
Il nostro Paese necessita di un cambiamento nell'organizzazione della consegna della corrispondenza. Tutti noi paghiamo ed i servizi DEVONO essere garantiti.
Altrimenti la dicitura "Posta Prioritaria" potrebbe diventare una vera e propria presa in giro per i consumatori, una pubblicità ingannevole!
Diciamo BASTA, e chiediamo che qualcuno intervenga prima che si inizino a chiedere rimborsi di massa.