Dopo la DIA DIO Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 04 Aprile 2009 16:55

Dopo la DIA DIO

Continua il caso Maxi Gazebo a Casamicciola Terme
Smontata parzialmente la struttura lignea montano le proteste per al mancata rimozione della base che campeggia al centro. Imbufaliti commercianti e cittadini chiedono una maggiore valorizzazione dei beni pubblici. È scontro tra il comandante dei vigili ed il titolare del mobilificio Polito. Sul caso spunta il permesso e l’appoggio assicurato da un amministratore locale.

Non si placa la polemica sul maxi gazebo in Piazza Marina a Casamicciola Terme. Nonostante l’ordine di rimozione entro le 24 ore e la parziale dismissione della struttura lignea annessa al ristorante D’Orta è continuata la dura protesta dei cittadini ed in particolare del titolare del mobilificio Polito. Agostino Polito, imbufalito per l’ingombro lasciato dinanzi al suo locale è giunto al confronto acerbo ed acceso con il comandante dei Vigili Urbani reo di non far applicare i dispositivi e le norme. Infatti ricevuto l’out out per lo sgombre dell’area occupata dal casermone i titolari del ristorante hanno ben pensato di rimuovere la sola copertura, lasciando il resto, persuasi della bontà del loro titolo, giacché, risultando insufficiente la DIA, accettata dall’ufficio Tecnico, hanno giocato la carta di DIO. Sarebbe stato proprio uno degli esponenti del gruppo di maggioranza deputati alla materia ad assicurare, pare, ampie garanzie sulla realizzazione dell’immobile amovibile innalzato, secondo radio piazza, al “culto del limone”. Il caso maxi gazebo è oramai divenuto, oltre che materia di studio e di approfondimenti, oggetto di commenti e chiacchiere di paese che alimentano commenti pepati e note poco velate sull’ardire progettuale ed il senno di governanti che promettono la vista sul Partenone dimenticandosi che non siamo in Grecia. Intanto sulla piazza resta la pedana di appoggio sulla quale al posto della copertura saranno posizionati ombrelloni, l’ordine di rimozione non rispettato e le immancabili polemiche tra chi come i Polito vuol veder valorizzato il suo investimento e chi ugualmente alla ricerca di valorizzazione cerca di prendere aria visto. I D’Orta allo stato tentano di non ceder lo spazio occupato con la pedana evidenziando che il suolo pubblico ricevuto dinanzi al proprio locale è compromesso dal servizio fognario mal funzionante e maleodorante e dunque poco confacente alle finalità del loro commercio mentre gli altri imprenditori di piazza e molti cittadini protestano per l’inopportunità della sistemazione. Insomma una bella gatta da pelare che difficilmente potrà trovare una rapida conclusione.
Ultimo aggiornamento Sabato 04 Aprile 2009 17:01