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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 31 Marzo 2009 20:10

200€ di multa a Stefano Trani

Sicurezza sul lavoro: Maresciallo dei vigili urbani non si presenta alle visite mediche.
L’uomo malato di cancro, operato e costantemente controllato da medici e specialisti aveva appena fatto un controllo in ospedale. Ha così disertato l’appuntamento con il medico assegnato al corpo, reputando inutili gi incontri. Dopo l’ammenda promette battaglia e denunce sulle presunte violazione della privacy perpetrate a suo danno.

Con un diavolo per capello, dinamico e battagliero come al solito, in un attimo e pochi metri di banchina il Maresciallo dei Vigili Urbani di Casamicciola Terme, Stefano Trani smuove mari e monti, sputa fuoco e punta il dito. « Lavorano forse in sicurezza quegli operai, il fratello del sindaco, li in piazza, mentre tagliano le piante dall’alto di un carrello e senza casco? Studiano in sicurezza i bambini al Manzoni dove da anni segnalo cornicioni pericolanti? Eppure in questo paese, in questo comune, questa gente che consente tutto ciò mi viene a parlare di sicurezza e mi multa! », così il Maresciallo Trani introduce la vicenda che di recente l’ha visto protagonista. Lui malato di cancro, operato ed in via di guarigione, con una percentuale di invalidità riconosciuta del 67% a giorni andrà in pensione eppure ha la convinzione di essere ancora come sempre negli anni vittima di una sorta di persecuzione. Trani è stato infatti multato di 200€ per non aver preso parte alle visite mediche stabilite per il corpo vigili urbani presso il Dott. Morgera. L’agente ha infatti, a suo dire, reputato superflui gli incontri visto che lui stesso regolarmente si sottopone a visite mediche accurate e che proprio prima dell’incontro stabilito aveva fatto un controllo in ospedale. Per Trani questa è la dimostrazione che si va a trovare il pelo nell’uovo quando si convive con un trave nell’occhio. Intanto seguendo le indicazioni delle norme per la scurezza sul lavoro, ex legge 626, il Maresciallo Trani è in contravvenzione e deve per la sua condotta versare un’ammenda pecuniaria. Dispositivo che lo stesso mostra di non voler accettare di buon grado avendo già intrapreso tutte le iniziative e le azioni legali del caso per contrastare e usando le sue parole « fare battaglia sino alla fine contro un sistema che non ci tutela e spreca soldi per pagare professionisti e controlli che non servono a niente».
Ultimo aggiornamento Mercoledì 01 Aprile 2009 18:05