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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 19 Marzo 2009 16:42

Tavolati, nuovo accesso della Polizia e nuovo sequestro

Proseguono le indagini sulle opere che interessano le scogliere a protezione della costa
Le piattaforme balneari eseguite in spregio alle indicazioni della Soprintendenza di Napoli non sono state rimosse nel mese trascorso dalla data di dissequestro. La Polizia Giudiziaria operante dispone il divieto di accesso alle opere.
Sono ancora in corso le indagini da parte della Polizia di Stato sulle piattaforme balneari del comune di Casamicciola Terme, dissequestrate più di un mese fa per consentirne la rimozione totale ed in parte ancora insistenti sulle opere i protezione della costa casamicciolese.

Gli agenti del commissariato di Ischia hanno eseguito un nuovo decreto di sequestro preventivo nel pomeriggio di ieri, chiesto dal pm Lucia Esposito della Procura della Repubblica di Napoli ed accolto dal gip Anna Lauro Alfano, riguardante i tavolati e le strutture lignee, realizzate la scorsa estate sulle scogliere nella zona adiacente Suor Angela ed a Perrone. La Polizia, che si occupa del caso, aveva rilevato delle violazioni inerenti le progettualità iniziali e prospettate nella fase di appalto delle strutture che si sarebbero realizzate sugli scogli. Si doveva trattare di semplici solarium. Le opere al contrario sono state eseguite in spregio alle indicazioni della Soprintendenza di Napoli, in quanto realizzate non rispettando alcuni requisiti minimali del progetto, riscontrandosi per l’appunto i cabinati posizionati sui tavolati in legno oltre a serbatoi d’acqua e vasche per gli scarichi delle acque reflue. Trattasi inoltre di opere stagionali che prima del sequestro non risultavano rimosse, con tutte le implicazioni statiche inerenti gli agenti atmosferici mutevoli e di carattere invernale. I sequestri operati dalla Polizia sono stati a carico del sindaco di Casamicciola, Vincenzo D’Ambrosio, e dei concessionari. Il comandante della Polizia Municipale di Casamicciola è stato nominato custode giudiziario. Gli accessi di questi giorni, l’ultimo lunedì, sono serviti ad acquisire un supplemento ai dati ed agli elementi raccolti ed a stabilire che le disposizioni della magistratura in merito alla rimozione delle opere disposta ad inizio febbraio non erano state eseguite da parte dei soggetti colpiti dal provvedimento. Dunque ancora incertezza in merito alla questione e al futuro dei tavolati! E’ certamente incredibile che l’amministrazione locale si sia avventurata in un tale progetto senza l’idonea previsione di servizi per l’utenza, specialmente servizi essenziali come quelli igienici e l’acqua corrente e soprattutto abbia previsto bandi di gara ed interessato imprenditori che dopo aver investito sono stati abbandonati alla mercé di denunce e procedimenti giudiziari. Va pertanto sottolineato che lo scorso febbraio proprio il dissequestro temporaneo aveva assunto i caratteri di una iniziativa tesa ad eliminare la parte rimanente del tavolato al fine di ripristinare lo stato dei luoghi. Una scelta che era stata sollecitata dai difensori dei titolari degli stabilimenti. Al fine di consentire con l’apertura della nuova stagione turistica la reinstallazione in rispetto della stessa concessione che obbligava i titolari alla rimozione entro e non oltre il 30 novembre. Dunque, alla luce dei fatti, ritardi ben ponderati dai concessionari, dato che i costi eccessivi per la rimozione e la riapposizione del tavolato avrebbero comportato una spesa sostenuta, divenendo tutta l’attività non più remunerativa, anzi si prospettava un passivo. L’iniziativa dell’ufficio del procuratore ha ottenuto l’avallo del giudice per le indagini preliminari Anna Laura Alfano che nel provvedimento ha spiegato la legittimità del sequestro proprio in relazione agli atti che sono stati trasmessi preventivamente dalla polizia giudiziaria, che avrebbero dimostrato una sorta di forzatura dei titolari degli stabilimenti balneari e una certa assenza dell’amministrazione comunale di Casamicciola. Il procedimento penale comunque va avanti e deve ancora delinearsi in modo chiaro ed inequivocabile in ordine alle responsabilità di natura penale che dovrebbero emergere in futuro. Ma quello che più preme è l’aspetto amministrativo, che dovrà sobbarcarsi il Comune, per disciplinare la gestione di questo tratto di mare.
Ultimo aggiornamento Venerdì 20 Marzo 2009 10:56