Valorizzazione flop del Patrimonio: arenata la vendita del Ccpricho Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 27 Febbraio 2009 20:46

Mattone Comunale, più che una cura una purga

Valorizzazione flop del Patrimonio: arenata la vendita del Capricho

Il divieto di utilizzare gli introiti per le spese correnti quale sostenibilità daranno all’operazione? Mentre il medico studia il malato “affoga”. Nasce sotto il segno della sfortuna la procedura di dismissione degli immobili comunali. La crisi del mercato si somma al primo vero arresto del settore edilizio degli ultimi vent’anni, un settore che a Casamicciola vede fiorire e prosperare oculati ed occulti imprenditori, esperti amministratori del cateto e dell’ipotenusa che per loro stessa ammissione sono il Totò Riina in salsa ischitana.

Il ciclone Romeo ha messo innegabilmente in crisi le gestioni programmate e troppo spesso forzate. Parlare di Flop, però, a Casamicciola è ormai lecito dopo che son trascorsi mesi dalle varie dichiarazioni d’intenti inerenti le procedure ultrasemplificate introdotte con le manovre d’estate. La vendita degli immobili comunali non è partita e la pioggia di offerte prospettata non ha avuto bisogno d’ombrelli perché come evidenziato da esimi esperti “una norma non crea un mercato”. Emblematico è il caso del Capricho di Piazza Marina, ritenuto vendibile dall’amministrazione D’Ambrosio, cerca ancora un acquirente dopo che a quanto pare i Calise hanno rifiutato di versare un anticipo sui 4,5 milioni di € fissati per l’acquisto. Intanto mentre il medico studia il malato “affoga”! Lo stabile di Piazza Marina oltre al degrado imperante in cui versa, visibile da chiunque frequenti anche occasionalmente la piazza, nei giorni scorsi è stata oggetto di allagamenti nella zona del seminterrato e solo ieri, giovedì 19 febbraio è stato oggetto di operazioni bonifica. “Ignoti”, visto che da tempo lo stabile dovrebbe essere tornato nelle pertinenze dell’Ente Locale, hanno provveduto con pompe e bocchettoni a tirar fuori tutta l’acqua che aveva sommerso i locali seminterrati. Il punto è e resta, oltre i timori di perdere per sempre la struttura, magari osservandola marcire, che il progetto ( attesa la legittimità del caso Capricho), sarà una nuova occasione di disperdere la ricchezza accumulata negli anni. In questo le precedenti esperienze di Finanza Creativa dovrebbero far riflettere. Dovrebbe inoltre far riflettere chi reputa di poter salvare il bilancio delle spese correnti  che la stessa norma che agevola le dismissioni evidenzia altresì che tutto il valore delle cessioni si utilizzabile solo per nuovi investimenti o per la riduzione del debito consolidato e non della sola rata annuale. La vendita del Capricho sarà dunque in tutti i sensi sostenibile? Quel che sembra evidente è che a Casamicciola, seguendo il trend continentale, si è aperta la strada ad un nuovo depauperamento del patrimonio dell’Ente Locale e rappresenta “ una violazione del principio costituzionale del buon andamento”(Stefano Pozzoli Analista Sole 24ore). A questo punto, acquisite le certezze dei mesi provendita sfrenata, sarà certo l’assenza di un notaio( dato che quello preposto è già in pensione) a bloccare l’iter sin qui vestito da Salvatore delle casse.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:11