Concessione quindicinale sul porto per Comune e Cala degli Aragonesi Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 06 Aprile 2008 15:40

Accolta l’istanza del 2005 dopo una lunga trafila burocratica

Concessione quindicennale sul porto per Comune e Cala degli Aragonesi

56mila euro annui più gli adeguamenti per la gestione del bene demaniale dal cui sfruttamento l’ente locale conta di ottenere buoni proventi e soprattutto ampio raggio d’azione per la creazione d’infrastrutture. L’impegno oltre alle elementari regole del buon concessionario, è quello di realizzare l’escavo nel porto ed il ripascimento del litorale cittadino oltre all’ampliamento dell’offerta ormeggi destinati ai maxy yacht attualmente sospesi per le note vicende e i contenziosi.

Giustificata la soddisfazione del Sindaco D’Ambrosio e dell’assessore delegato Cioffi per la concessione sino al 2023 delle aree portuali nel comune di Casamicciola Terme. All’Ente Locale che insieme alla Società Cala degli Aragonesi accetta congiuntamente la contitolarità di un’area demaniale marittima del Porto per Mq.45.446,15, andrà circa l’80% delle aree lasciando la restante quota alla società privata. Di questi 35.349,58 saranno a mare e 10.096,57 di aree saranno a terra; allo scopo di effettuare l’adeguamento funzionale e la gestione dell’attività d’ormeggio nello scalo. 56mila euro annui più gli adeguamenti per la gestione del bene demaniale dal cui sfruttamento l’ente locale conta di ottenere buoni proventi e soprattutto ampio raggio d’azione per la creazione d’infrastrutture. L’impegno oltre alle elementari regole del buon concessionario, è quello di realizzare l’escavo nel porto ed il ripascimento del litorale cittadino. In particolare l’escavo ed il successivo impiego delle sabbie sugli arenili casamicciolesi sarà a carico della Cala degli Aragonesi, mentre l’adeguamento delle strutture esistenti, l’allestimento di uno specchio acqueo destinato all’ormeggio delle imbarcazioni oltre i 24mt a est del molo di sottoflutto e la rifioritura preesistente dello stesso molo, dovrebbe essere a cura del Comune; seppur attualmente oggetto delle note vicende giudiziarie e dei contenziosi in atto.
Il provvedimento giunge dopo lunga trafila, iniziata nel maggio 2005 e proseguita negli anni con successive conferenze di servizi ed istanze. L’Ente locale siglati, infatti, gli opportuni accordi con la Cala sottoponeva al vaglio dei responsabili regionali del settore Demanio Marittimo oltre che la richiesta di una concessione prolungata nel tempo, il progetto di effettuare nuove opere portuali e soprattutto il dragaggio dello scalo fortemente penalizzato dalla presenza di un mammellone sabbioso all’altezza delle banchine turistiche interne. Ottenendo con ciò si può dire tranquillamente due piccioni con una fava. « Grazie a questa concessione quindicennale non avremo più l’assillo annuale di ottenere pareri ed autorizzazioni», commenta il sindaco D’Ambrosio all’indomani del provvedimento, « saremo in grado così di mettere in atto una progettualità e soprattutto opere di più ampio respiri».
Dello stesso parere l’assessore alla portualità ed alla risorsa mare Cioffi « La concessione sino al 2023 ci consentirà di non avere la seccatura di rinnovare ogni anno in più ci permetterà di recuperare le concessioni libere. Abbiamo allargato i posti barca e di rimando Cala ha investito portando ad un nuovo indotto economico per il paese. La firma dell’atto concessorio c’è stata qualche settimana fa in Regione. Questo per noi è stato un risultato buonissimo ed un grande vantaggio per lavorare in prospettiva».

IL PARERE SUL BLOCCO DEI LAVORI PER L’AMPLIAMENTO DELLO PORTO TURISTICO

In merito poi alle controversie ed ai contenziosi sul versante est l’assessore delegato Cioffi replica con ottimismo ai timori ed alle remore sul blocco dei lavori:« Abbiamo ripreso le aree in concessione. Il braccio di ferro con la ditta incaricata di eseguire le opere va avanti e nel frattempo stiamo effettuando delle audizioni con le altre società che avevano partecipato alla gara. Ufficialmente la seconda classificata non ha ancora rifiutato pur avendoci fatto sapere che quasi sicuramente non accetterà. Ora vedremo che intenzioni hanno le altre tre ditte. Nel caso tutto dovesse andare per le lunghe a breve interverremo con “Marina di Casamicciola ” per far si che almeno l’estate alle porte possa essere affrontata in maniera dignitosa. »

Ma la regione in merito vi ha chiesto chiarimenti e delucidazioni pena l’annullamento del finanziamento già stanziato?
« Alla missiva della Regione non abbiamo ancora risposto. Però teniamo i vertici regionali informati di ogni nostro passo. Nel merito attendiamo che il direttore dei lavori ci fornisca il suo parere tecnico»

Visto che alla base della rinuncia fatta dalla MGA che aveva ottenuto l’incarico ci sono questioni di carattere tecnico legate a presunti errori progettuali, pensa che in merito abbia grandi responsabilità l’ex assessore al ramo Pirulli o cosa ?
« Non so. Non sono un tecnico, forse il nuovo assessore ai Lavori Pubblici è in grado di spiegare meglio qual è la situazione. Io so solo che dobbiamo cercare di recuperare il gap e almeno approcciare alla prossima stagione turistica. Ricordo che il porto e Marina di Casamicciola rappresentano il vero volano di sviluppo per il paese. Basti pensare che nonostante i problemi e le difficoltà da Gennaio ad oggi ha già prodotto introiti che il comune “fagocita” direttamente per circa 547243,30 €»

Facciamo una previsione?
« Spero che entro la settimana sia tutto concluso per il fronte mare, sia per le spiagge che per il porto. Attendiamo che si completi l’iter e solo allora penseremo a come salvare la stagione lavorativa»

Lei parla di salvataggi, ma le partecipate come MDC sono le principali indiziate dei fallimenti economico comunali, tanto che si parla di riunificate i suoi servizi all’AMCa. Cosa ne pensa?
«Noi come PD siamo contrari. Nell’amministrazione a parlarne è uno solo. “Marina di Casamicciola” è una società sana. Vanta verso il comune crediti che arriveranno a poco più di 900mila € tra canoni non pagati ed ordini di servizio da riconoscere dunque forse quando si parla di affamatrici del comune ci si dovrebbe rivolgere ad altre realtà».

Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:01