Hotel Savoia una tegola non solo economica Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 12 Ottobre 2007 10:18

Hotel Savoia una tegola non solo economica

La pressione fiscale dei contenziosi aperti incombe e crea problemi interni alla maggioranza. A Casamicciola Terme legislatura irta di insidie e addirittura, deteriorata nei rapporti interpersonali fra i reparti del neogruppo di governo. Potrebbe infatti per questo saltare la seduta di consiglio prevista per stasera con all’ordine del giorno l’importante questione del riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Una frangia di dissidenti nel gruppo di maggioranza non vedrebbe di buon occhio l’accordo e gli accordati sul pagamento della debitoria “Savoia”. La stessa frangia almeno vorrebbe attendere importanti incartamenti prodotti da giuristi campani al fine di evitare futuri  grattacapi ai membri della giunta che si esprimeranno in merito. I rischio del disseto si fa serio.

Un riassetto economico e finanziario profondo e radicale, obbligato e senza vie di scampo. Ma come si sa, i guai non sono mai soli a venire, così, non bastassero le disposizioni del Tribunale anche nell’ambito della maggioranza preme la spinta di un nutrito gruppo di dissidenti costituito in parte da ex assessori decaduti per deficit di voto vedi Capezza e Pirulli da assessori con molti voti ma scontentati dallo scarso impiego temporale dei vigilini Silvitelli e dal notorio pacchetto voti fisso sul centinaio arch. Conte. Ovviamente si tratta di sole ipotesi sulla presunta esistenza di tale gruppo di dissidenti visto che è lo stesso assessore Cioffi “pecora nera” e dissidente per vocazione della giunta D’Ambrosio le eventuali «dissidenze sarebbero fatte rientrare evitando dolorosi capitomboli»… il problema è una altro.
Infatti sempre secondo i ben informati è lo stesso D’Ambrosio ad usare il condizionale sulla eventuale seduta di consiglio comunale prevista per stasera, ma per problemi connessi alla indisponibilità cause nozze dei singoli! Eppure lo sposo è uno. Dunque ecco che rispunta l’ipotesi della protesta che come orami da prassi coinvolge il roccioso assessore alle Finanze etc. Salvatore Strabella, reo di star praticando una politica eccessivamente accentratrice e decisionista e soprattutto eccessivamente di parte (di parte al Dott. Mennella consulente di parte nella questione Savoia) sulla questione del debito riconosciuto agli ex proprietari dell’Hotel Savoia.
Meno estrema invece pare essere la motivazione che porterebbe alla mancata riunione di Consiglio. Pare che la Giunta si sia adoperata per contattare eminenti giuristi in terra partenopea affinché venissero preparati tutta una serie di atti e documenti in grado di evitare futuri grattacapi e problematiche a quanti andranno ad esprimersi sulla vicenda del credito vantato per i danni all’ex Hotel di San Pasquale. È di luglio una nota a firma tale signor Monti, ma presumibilmente apocrifa, dove si intima, appunto, di rivalersi su quanti, amministratori e non, hanno causato tale disavanzo.
Il negoziato indiziato di aver portato a presunte frange di dissidenza è volto a risolvere la cogente e cocente questione dei debiti vantati dagli ex proprietari dell’ex Hotel Savoia e vede  rappresentati da una parte, il privati,proprio dal noto commercialista casamicciolese e dall’altra, il comune, Sirabella.
Una debitoria che grava sull’ente locale per una cifra che si aggirerebbe niente meno che intorno ai due miliardi e mezzo e che ove mai non si trovasse una soluzione, metterebbe una seria ipoteca sul futuro economico e sociale del nostro paese.
L’ente pubblico, volendo adottare tutti gli adempimenti per ottenere regolare mutuo finalizzato al saldo del dovuto, potrà essere contratto per la sola sorta capitale, mentre per la restante quota di interessi dovranno essere solvibili dalla gestione corrente.
Dove proprio l’aspetto temporale della circostanza, riveste un ruolo molto delicato. Infatti se gli attuali rappresentanti dell’ente locale volessero riservare una futura azione civile risarcitoria nei confronti di vecchi amministratori per l’incaglio finanziario quale parte attrice per la quota capitale, gli stessi potrebbero essere esposti quali convenuti per la sorta di interessi, essendo arrivati in ultimo ad una trattativa, per un credito certo e vantato, al pari di altri creditori dell’ente.
Insomma sarebbe quest’ultima fase a preoccupare i votanti e non gli accordi intavolati dal Sirabella avverso il quale, sempre stando ai beni informati, i dissidenti stanno avviando un lavoro di ridimensionamento dei ruoli e dell’operato, non certo una destituzione bella e buona. In caso contrario, facendo insomma saltare per mancanza del numero legale la seduta di stasera per la questione del Savoia, potrebbe essere nominato un commissario ad acta dal prefetto e questo rappresenterebbe il vero problema irrisolvibile senza se e senza ma, l’avvio su di una corsia preferenziale per il dissesto comunale.  Amministrazione D’Ambrosio dunque in prima battuta ferma al capitale preso in prestito e non  dell’investimento pubblico redditizio. Ripianificazione debitoria e navigazione a vista per scongiurare l’assedio dei membri facenti parte dello stesso equipaggio. E se il buon giorno si vede mattino…
Ultimo aggiornamento Sabato 16 Maggio 2009 09:16