Mattei a pezzi: dopo la palestra chiuse cinque aule ed una toilette Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
CasamicciolaNews - Attualità
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 08 Novembre 2009 21:32

Mattei a pezzi: dopo la palestra chiuse cinque aule ed una toilette

Lavori in corso all’ITCG.
Cantieri interminabili e assenza dei limiti di sicurezza. Nuova tegola sull’istituto Casamicciolese alle prese con attività edilizie troppo spesso inadeguate e necessità di nuovi interventi. L’ASL interdice un intera ala con ulteriori e gravi ripercussioni sulla didattica. Inizio d’anno tribolato per l’ITCG Enrico Mattei di Casamicciola Terme alle prese con lavori interminabili e sempre forieri di nuove problematiche.

Infatti, dopo la chiusura ordinata dall’ASL della palestra grande è toccato subito dopo a bel cinque aule destinate alle attività didattica e ad una delle toilette. In tutti i casi l’ASL ha addotto motivazioni legate alla sicurezza dell’utenza delle strutture. Se, però, per la palestra l’assenza degli standard di sicurezza era stata determinata dalle infiltrazioni d’acque dal tetto da poco oggetto di lavori di  rifacimento che inspiegabilmente non avevano previsto l’apposizione di asfalto o materiale isolante, per le aule il problema sta all’origine. Il problema sta, pare, in un giunto cardanico che al tempo dell’edificazione dell’istituto concepito in più tronconi, univa l’originaria  sede alle nuove unità strutturali che si andavano via via aggiungendo. Un giunto isolato con fogli di polistirolo per coaudiuvare l’opera del giunto stesso ed evitare problemi di assestamento dando continuità all'interno delle strutture in calcestruzzo realizzate in periodi diversi. Il giunto deve consentire, infatti, il libero espletamento delle traslazioni relative orizzontali in direzione ortogonale al piano del giunto, che, in genere, sono conseguenti a dilatazioni o contrazioni termiche o a contrazioni di ritiro igrometrico, deve insomma impedire che si verifichino traslazioni relative in direzione verticale e rotazioni relative tra le due porzioni di pavimento. A quanto pare secondo gli ispettori dell’ASL la linea del giunto è divenuta allo stato un elemento preccuopante da tenere sottocontrollo  e considerare alla stregua i una lesione strutturale. Tanto preoccupante da spingerli a richiedere l’immediata chiusura delle aule interessate dal “fenomeno”. Ben cinque aule, distribuite tra primo, secondo e terzo piano, sottratte alla fruizione di uno stabile alle prese con la “frauca di San Pietro” e con le gravi ripercussioni sul normale andamento della didattica. Nel corso dell’ispezione che ha portato alla interdizione delle aule anche una toilette  dell’istituto è stata interdetta per l’assenza dei necessari parametri di sicurezza ed il mancato rispetto della normativa in materia. Fortunatamente, però, quest’ultima è stata oggetto di immediati lavori di adeguamento e restituita in breve alla fruizione. Per l’ala, sede delle aule, il problema si presenta un po’ più articolato e di lunga risoluzione. Attualmente, dopo l’interdizione ASL, tecnici ed addetti ai lavori,incaricati dall’Ente provinciale, hanno effettuato saggi e verifiche tecnico statiche volte a stabilire i provvedimenti e le opere da porre in essere per il recupero e l’adeguamento delle strutture in oggetto. Ora non resta che attendere le relative determinazioni, lo stanziamento dei fondi necessari e l’assegnazione dei lavori: dunque non resta che attendere e sperare che il tutto non venga, rimandato nel disinteresse generale, alle calende greche. Quel che fa specie in tutta questa vicenda è che nessuno protesta, nessuno pretende rispetto ed attenzione per una delle realtà scolastiche più importanti dell’isola, prima fiore all’occhiello ed ora relegata al ruolo di cenerentola. Perché nessuno parla di questi lavori raffazzonati e dannosi che tanto nocumento stanno provocando non solo ai discenti, ma anche al territorio. Forse nessuno protesta perché come al soliti, tanto, paga pantalone.

Ultimo aggiornamento Lunedì 09 Novembre 2009 22:23